venerdì 27 gennaio 2012

QUELLO CHE RESTA PER NON DIMENTICARE!


Sono diversi giorni che leggo e rileggo questo post...Spinta dall'emozione l'ho scritto per il 27 gennaio: IL GIORNO DELLA MEMORIA...ma non ho avuto il coraggio di postarlo, perchè ritenevo fosse fuori luogo nel contesto di un blog che vuole essere un momento di svago e di leggerezza , giorno dopo giorno l'ho riletto  e poi mi sono decisa...  oltretutto è un modo per ricordare il mio amatissimo papà .
Sicuramente questa testimonianza è lontanissima da quella orribile che siamo , purtroppo, stati abituati ad ascoltare e vedere anche nelle riproduzioni cinematografiche.
Ma devo sottolineare che quando ancora non era stato istituito il 27 gennaio come "giorno della memoria" affinchè le generazioni presenti e future non dimenticassero mai quello che è stata in un periodo infausto della nostra "civiltà" la follia di un movimento politico, insomma quando ero piccola, spesso restavo terrorizzata e sconcertata ad ascoltare il racconto di mio padre, che lo  faceva spesso, schivo e quasi vergognoso di dover ammettere di aver vissuto in prima persona solo marginalmente quello che ha colpito milioni di perone.
Poi quando lui ci ha lasciati, come ovunque accade, rovistando e mettendo ordine nei suoi affetti, sono emerse le lettere che lui mandava da quel luogo, e allora: tenere in mano quelle pagine e buste ingiallite dal tempo e leggere la bella grafia di mio papà, beh, questa è stata tutta un'altra emozione, e leggerle in quel momento ha suscitato, forse, un'angoscia e consapevolezza più grandi.....avevo perso mio papà, ma lo avevo avuto contro chi non lo è mai stato , contro chi non è mai cresciuto, contro chi non ha visto più i suoi figli crescere......orribile!!!
E' bene ogni tanto soffermarsi su quello che è storia recente anche se sembra lontana...


...non è possibile dimenticare  l'infausto periodo coinciso con l'olocausto.
A memoria di quel periodo infame ci sono le lettere che mio papà spediva da quel campo che lo vide prigioniero  di guerra negli anni 1943-44, all'età di 22 anni. Era il campo di Fallingbostel in Germania
Un'età che oggi, i nostri figli li consideriamo ancora fanciulli e li accudiamo come tali fossero.
A quell'età mio papà aveva già conosciuto la "signora morte" e la "signora fame"
Tanti suoi compagni aveva visto sparire dalle camerate ......non so se tra quelli c'erano degli ebrei o dei "diversi" e in una lettera raccontava "fortunato io che posso dire di avere 22 anni, tanti di quelli che ho conosciuto non possono parlare più!".
Parole che sembrano raccontate da un vecchio e che invece ad avere quei sentimenti era un ragazzo poco più che adolescente!
Ci raccontava che lui era stato più fortunato,perchè salvato da quel poco di francese che conosceva....
serviva un interprete e così per fortuna è riuscito  a tornare a casa.....
Il freddo e la fame ...queste due erano le sensazioni che non riuscì mai a dimenticare..oltre la paura di non tornare a casa.
Per placare la fame rubava le bucce delle patate dai rifiuti delle cucine e le poggiava sui tubi roventi delle stufe fino a quando si staccavano e le mangiava con avidità.
Queste storie mi sono rimaste impresse...
Quando tornò a casa  aveva vestiti consunti e scarpe spaiate ai piedi...
ma lui è tornato ...altri, tanti, no: giovani, bambini, anziani....speranze disperse , ambizioni  e amori divisi e cancellati e chiediamoci :PERCHE'?
Mai si potrà trovare una risposta a questa domanda
le sue lettere si ripetevano  e con esse cercava risposte e notizie da casa  che non arrivavano perchè la sua corrispondenza impiegava anche 1 anno per essere recapitata e la sua angoscia cresceva...... tuttavia non lasciava mai trasparire l'angoscia che premeva sul suo animo chiuso in quel campo di prigionia.
Non ho mai saputo se in quel campo avvenissero le "selezioni di massa"...ma spero che almeno questo il mio papà non abbia dovuto vederlo.
Non dimentichiamo......MAI.
Elie Wiesel ha detto "non possiamo permettere che il nostro passato sia il futuro dei nostri figli!".

HO RIPESCATO QUESTO POST TRA LE BOZZE DELLO SCORSO ANNO...NON EBBI IL CORAGGIO DI POSTARLO ALLORA...PER PUDORE...PERCHE' RAPPRESENTA LA TESTIMONIANZA DI UNA STORIA FINITA BENE  E.. PER RISPETTO VERSO COLORO CHE L'ORRORE L'HANNO VISTO PASSARE SULLA PROPRIA PELLE, MA A DISTANZA DI UN ANNO HO MATURATO LA CONSAPEVOLEZZA CHE QUALUNQUE TESTIMONIANZA VISSUTA IN GUERRA VENGA FATTA CONOSCERE SENZA VERGOGNA .
LO POSTO COSI' COME LO SCRISSI SENZA CAMBIARE NULLA PERCHE' NULLA E' CAMBIATO NELLA MIA COSCIENZA A RIGUARDO DI QUEGLI ANNI ORRIBILI, ONTA E VERGOGNA DEL GENERE UMANO!!!

12 commenti:

  1. questo post non compare sul blog - roll e provo un commento per verificare

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  2. Ti abbraccio forte, Anna. Non so che altro dire. Spero solo davvero che le nuove generazioni saranno educate a non dimenticare.

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  3. grazie per aver voluto condividere con noi questo ricordo!!!! Capisco ancora di più perchè sei così speciale!!!

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  4. Un giorno triste da condividere per nn dimenticare e grazie per questi bellissimi ricordi che ci hai regalato!!baci,Imma

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  5. un giorno da ricordare e non dimenticare maiiiiiiiiii

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  6. Condividere certi ricordi è molto importante perchè ove fosse necessario aiuta a non dimenticare mai !
    un abbraccio
    Alice

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  7. Hai fatto benissimo a pubblicare quest post, è giustissimo ricordare ai giovani quello che hanno dovuto sopportare le altre generazioni, quelli che sono tornati, per gli altri valgono proprio le loro testimonianze, mi dispiace molto per il tuo papà..un grande abbraccio...

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  8. problemi di blogspot

    Aver fatto gli auguri al post precedente e commentare a questo post è dura! sono passata da uno stato d'animo all'altro.. ad ogni modo sono contenta che il tuo papà sia tiuscito a tornare.
    Chi è tornato ha raccontato ciò che aveva visto, vissuto, quello che realmente succedeva in quei campi..è anche grazie ai sopravvissuti che possiamo ricordare.. ciao cara

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  9. Cara mia , la vita è fatta di cose belle da ricordare e cose brutte da non dimenticare.
    egidiobaresedibari

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  10. la storia del tuo papà è finita bene perchè a differenza dei milioni che non sono tornati lui ce l'ha fatta, ma l'esperienza è stata lo stesso devastante, disumana e indimenticabile.
    in questa storia non ci sono vittime di serie A o serie B, sono tutte vittime della malvagità e della follia degli uomini!

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  11. Ti abbraccio forte mia cara so cosa vuole dire non perchè ci sono stata o altro ma perchè parenti hanno e sono stati aiutati. Non si deve dimenticare anche se ci sono scusa dei mentecatti che dicono che è tutta una propaganda.
    Bacioni cara amica e forte abbraccio. Buona serata.

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grazie per essere passati a farmi visita,qualunque sia il vostro commento ,è gradito.
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