martedì 31 gennaio 2012

LA ZUPPA DI PESCE.....il ciambotto

Se non si va alla traina, se non si fanno escursioni subacquee c'è sempre la pesca a bolentino! 
Insomma il capitano non se ne fa scappare una .....di tecniche di pesca dico!
E domenica è andata proprio così...pesca a bolentino e con il bottino di questo tipo di pesca non ci può scappare la zuppa di pesce che nel nostro dialetto chiamiamo "ciambotto".
Nulla ha a che vedere con i vari brodetti di pesce preparati nelle varie regioni italiane, il nostro è molto semplice,veloce e altrettanto saporito. La parte da leone per incidere un gusto "sconvolgente" la fanno le cicale di mare o comunque qualunque crostaceo che sarebbe bene non mancasse mai! Comunque in mancanza si ottiene ugualmente un brodo di pesce squisito.
Un'altra cosa determinante è la quantità di olio che deve essere generosa.
E' un piatto caldo fumante e avvolgente  che sottolinea tutti i sapori del mio mare Adriatico così ricco di fondali generosi e in queste giornate fredde ha scaldato e profumato casa mia!!




Ingredienti

500 gr. di pesce di piccola pezzatura (scorfano , gallinella, pagello sarago ecc.)
2 o 3 cicale di mare o gamberi
300 gr. di pomodoro da sugo
100 gr. di olio
prezzemolo
sale
pepe
2 spicchi d'aglio
500-600 gr. di acqua (deve coprire a filo i pesci)

Tra il bottino erano presenti anche alcuni esemplari di "serranidus scriba" da noi comunemente chiamati "cane" e "perchia" ecco qui la loro foto presa dal web
sono pesci "poveri" e poco conosciuti ma la loro carne è saporitissima e bianca...








Procediamo:
in una casseruola tagliare a pezzi i pomodori e l'aglio, unire l'olio e il prezzemolo, quindi cuocere bene quasi fino a far sfrigolare il pomodoro.
A questo punto unire l' acqua , sale e portare a bollore.
Precedentemente avremo eviscerato e BEN squamato i pesci.
Unire nell'acqua a bollore prima i crostacei e i pesci che hanno bisogno di più cottura ( si parla di pochi minuti in più): scorfano e serranidi, dopo unire il resto dei pesci. Cucinare per 5-7 minuti e spegnere. Lasciar riposare per 10 minuti prima di servire con pepe macinato al momento



Servire con pasta corta preferibilmente spaghetti spezzati a mano o semplici crostini





.....Però quando faccio "il ciambotto" finiamo sempre tardi di pranzare per gustare fino all'ultima spina questa leccornia!!!!!!!!!!!!!!!

lunedì 30 gennaio 2012

PESCE AL FORNO



In questo periodo la pesca a bolentino è generosa di varie qualità di pesce....tra quelli in genere di pezzatura ideale per una rustica zuppa di pesce alla "tranese" a volte spiccano nel secchio del bottino anche pezzature interessanti che non vuoi e puoi mettere nella zuppa ( perchè quella più buona viene con i pescetti!!!)
Allora li salvo e propongo in altre cotture come può essere questa gustosa che rappresenta ,s e si vuole, un pranzo o  cena completi!














Ingredienti
3 pesci da 250 gr. l'uno (io 1 sarago, un pagello e un lacerto)
2 patate medie
2 pomodori pelati
1 piccola cipolla fresca
1 bicchiere di vino bianco
1 trito fatto di prezzemolo, maggiorana e timo freschi
poco pangrattato
50 gr. di olio
sale
pepe

In una teglia da forno affettare sottilmente la cipolla, irrorare d'olio,
affettare sottilissime le patate e farne uno strato nella teglia.
Condire con pomodoro pelato sale olio e pepe e infornare per 15 minuti a 240°.


Mentre le patate cuociono, riempire la pancia dei pesci con un po' di trito di aromi condito con sale e pepe e 1 pezzetto di pomodoro pelato



 Dopo 15 minuti, mettere sulle patate i pesci spolverandoli con un po' di pangrattato,sale pepe , olio e prezzemolo. Salare





dopo 15 minuti, riprendere la pentola, irrorare con il vino bianco e portare a cottura. Ci vorranno all'incirca ancora 15 minuti.






Gustare il pesce accompagnando con le patate




sabato 28 gennaio 2012

....E SE TI PREPARO LASAGNE AL POLPO?





Dopo aver riproposto la "bolognese di polpo"  è d'obbligo postare quello che ho fatto con il sugo avanzato!! Perchè : prima eravamo in 12, poi in dieci e alla fine in 8...e poichè io sono una che si porta avanti col lavoro, mi è avanzato un po' di sugo......e meno male!! Perchè complice un avanzo di questo saporitissimo sugo ho deciso di provare a condirci le lasagne!...risultato? be' non c'è bisogno di aggiungere altro che : golosaaaaa!!!!







Ingredienti
1 confezione di sfogliavelo Giovanni Rana
1 polpo da 1 kg.
1 porro
1 bel ciuffo di prezzemolo
70 gr. di olio
70 gr. di panna per cucina
sale
pepe

Preparare la bolognese di polpo e farla intiepidire.
Sciogliere la panna nel sugo e aggiungere una bella manciata di prezzemolo tritato.
Mettere sul fondo della lasagnera un mestolo di sugo e fare gli strati, almeno 4, condendo semplicemente con il sugo in cui si è sciolta la panna.
Alla fine ancora poco prezzemolo e un giro d'olio.
Infornare per 15 minuti o finchè si sarà formata un po' di crosticina.
Far riposare fuori dal forno per 10 minuiti.











venerdì 27 gennaio 2012

QUELLO CHE RESTA PER NON DIMENTICARE!


Sono diversi giorni che leggo e rileggo questo post...Spinta dall'emozione l'ho scritto per il 27 gennaio: IL GIORNO DELLA MEMORIA...ma non ho avuto il coraggio di postarlo, perchè ritenevo fosse fuori luogo nel contesto di un blog che vuole essere un momento di svago e di leggerezza , giorno dopo giorno l'ho riletto  e poi mi sono decisa...  oltretutto è un modo per ricordare il mio amatissimo papà .
Sicuramente questa testimonianza è lontanissima da quella orribile che siamo , purtroppo, stati abituati ad ascoltare e vedere anche nelle riproduzioni cinematografiche.
Ma devo sottolineare che quando ancora non era stato istituito il 27 gennaio come "giorno della memoria" affinchè le generazioni presenti e future non dimenticassero mai quello che è stata in un periodo infausto della nostra "civiltà" la follia di un movimento politico, insomma quando ero piccola, spesso restavo terrorizzata e sconcertata ad ascoltare il racconto di mio padre, che lo  faceva spesso, schivo e quasi vergognoso di dover ammettere di aver vissuto in prima persona solo marginalmente quello che ha colpito milioni di perone.
Poi quando lui ci ha lasciati, come ovunque accade, rovistando e mettendo ordine nei suoi affetti, sono emerse le lettere che lui mandava da quel luogo, e allora: tenere in mano quelle pagine e buste ingiallite dal tempo e leggere la bella grafia di mio papà, beh, questa è stata tutta un'altra emozione, e leggerle in quel momento ha suscitato, forse, un'angoscia e consapevolezza più grandi.....avevo perso mio papà, ma lo avevo avuto contro chi non lo è mai stato , contro chi non è mai cresciuto, contro chi non ha visto più i suoi figli crescere......orribile!!!
E' bene ogni tanto soffermarsi su quello che è storia recente anche se sembra lontana...


...non è possibile dimenticare  l'infausto periodo coinciso con l'olocausto.
A memoria di quel periodo infame ci sono le lettere che mio papà spediva da quel campo che lo vide prigioniero  di guerra negli anni 1943-44, all'età di 22 anni. Era il campo di Fallingbostel in Germania
Un'età che oggi, i nostri figli li consideriamo ancora fanciulli e li accudiamo come tali fossero.
A quell'età mio papà aveva già conosciuto la "signora morte" e la "signora fame"
Tanti suoi compagni aveva visto sparire dalle camerate ......non so se tra quelli c'erano degli ebrei o dei "diversi" e in una lettera raccontava "fortunato io che posso dire di avere 22 anni, tanti di quelli che ho conosciuto non possono parlare più!".
Parole che sembrano raccontate da un vecchio e che invece ad avere quei sentimenti era un ragazzo poco più che adolescente!
Ci raccontava che lui era stato più fortunato,perchè salvato da quel poco di francese che conosceva....
serviva un interprete e così per fortuna è riuscito  a tornare a casa.....
Il freddo e la fame ...queste due erano le sensazioni che non riuscì mai a dimenticare..oltre la paura di non tornare a casa.
Per placare la fame rubava le bucce delle patate dai rifiuti delle cucine e le poggiava sui tubi roventi delle stufe fino a quando si staccavano e le mangiava con avidità.
Queste storie mi sono rimaste impresse...
Quando tornò a casa  aveva vestiti consunti e scarpe spaiate ai piedi...
ma lui è tornato ...altri, tanti, no: giovani, bambini, anziani....speranze disperse , ambizioni  e amori divisi e cancellati e chiediamoci :PERCHE'?
Mai si potrà trovare una risposta a questa domanda
le sue lettere si ripetevano  e con esse cercava risposte e notizie da casa  che non arrivavano perchè la sua corrispondenza impiegava anche 1 anno per essere recapitata e la sua angoscia cresceva...... tuttavia non lasciava mai trasparire l'angoscia che premeva sul suo animo chiuso in quel campo di prigionia.
Non ho mai saputo se in quel campo avvenissero le "selezioni di massa"...ma spero che almeno questo il mio papà non abbia dovuto vederlo.
Non dimentichiamo......MAI.
Elie Wiesel ha detto "non possiamo permettere che il nostro passato sia il futuro dei nostri figli!".

HO RIPESCATO QUESTO POST TRA LE BOZZE DELLO SCORSO ANNO...NON EBBI IL CORAGGIO DI POSTARLO ALLORA...PER PUDORE...PERCHE' RAPPRESENTA LA TESTIMONIANZA DI UNA STORIA FINITA BENE  E.. PER RISPETTO VERSO COLORO CHE L'ORRORE L'HANNO VISTO PASSARE SULLA PROPRIA PELLE, MA A DISTANZA DI UN ANNO HO MATURATO LA CONSAPEVOLEZZA CHE QUALUNQUE TESTIMONIANZA VISSUTA IN GUERRA VENGA FATTA CONOSCERE SENZA VERGOGNA .
LO POSTO COSI' COME LO SCRISSI SENZA CAMBIARE NULLA PERCHE' NULLA E' CAMBIATO NELLA MIA COSCIENZA A RIGUARDO DI QUEGLI ANNI ORRIBILI, ONTA E VERGOGNA DEL GENERE UMANO!!!

BUON COMPLEANNO BLOG





Oggi  è  il compleanno del mio amatissimo spazio virtuale!!


Uno spazio che condivido da tre anni con persone speciali, arricchito da amicizie virtuali che mi fanno compagnia quasi fossero fisiche e presenti nella mia quotidianità.....e non potrei far passare inosservato questo giorno coinciso con l'inizio della mia esperienza nel web
offro a tutti i visitatori del mio blog una fetta virtuale di questa torta preparata un anno fa in questi giorni!!






AUGURI AL MIO BLOG...CHE POSSA RESISTERE ANCORA A LUNGO!!!!!!!!




p.s.


non so come sia successo che il post pubblicato poco fa su "IL GIORNO DELLA MEMORIA" non compaia nel blog-roll!!
gradirei un aiuto se possibile....^_^



giovedì 26 gennaio 2012

FARFALLE AI FUNGHI AROMATIZZATE AL BRANDY





Non era previsto un post con questo primo piatto perché improvvisato a mezz'ora dal pranzo!
Una ricetta senza pretese a coronare una mattinata frenetica che comunque, quante volte vuoi che ti capitano, devi sempre concluderle con piatti fumanti da portare a tavola!!
Poi al primo assaggio scopri un gusto avvolgente e appagante e allora scatti fugacemente con la forchetta nel piatto perchè vuoi immortalare questa "improvvisata" caso mai volessi ripetere e con la memoria ad acqua che litiga con l'ultimo neurone sopravvissuto non si sa mai!!






Ingredienti


300 gr. di pasta tipo "farfalle"
350 gr. di funghi
20 gr. di porcini secchi
1 piccola cipolla fresca
2 rametti di maggiorana
1 rametto di prezzemolo
3 pomodori rossi piccoli
1 bicchierino di brandy
50 gr. di olio
sale
pepe


Mettere a mollo in acqua tiepida i funghi secchi
Pulire  e lavare velocemente i funghi.
Vanno bene tutti i tipi tranne i porcini perchè PRIMO qui da me non se ne trovano
SECONDO li aggiungo secchi e ammollati perchè sono una mano santa nell'insaporire i piatti a base di funghi!!
in una padella che contenga anche la pasta mettere la cipolla affettata, i funghi freschi e secchi sminuzzati, maggiorana e prezzemolo tritati e l'olio.
A fiamma alta far soffriggere velocemente, bagnare generosamente di brandy e lasciar evaporare l'alcool.
A questo punto unire i pomodori, il sale e cuocere a fuoco moderato per 5 minuti. Spegnere. Cuocere la pasta e saltarla in padella unendo pepe nero macinato al momento.
Più a scrivere che a fare!!





martedì 24 gennaio 2012

QUICHE AI BROCCOLI SICILIANI

Che si può fare quando ti arriva un carico di broccoletti e non vuoi assolutamente buttarli?
Dopo averli semplicemente lessati, poi stufati, poi accompagnati a un bel piatto di pasta provo l'impiego del gustoso ortaggio come ingrediente principe di una torta salata.
Il risultato è piaciuto: un gusto robusto e rustico che è spezzato dal dolce della ricotta e il profumo del porro!

Le Crucifere, famiglia cui appartengono i broccoletti (come cavolfiore verza e cime di rapa) contengono importanti quantità di:
 zolfo, iodio, calcio, vitamina C e potassio, e in particolare nei broccoletti è presente una buona quantità di ferro.

E tutte le crucifere devono essere presenti regolarmente sulla nostra tavola!!
Non importa il profumo poco gradevole che rilasciano! Questo va dimenticato ricordando le loro benefiche qualità! E poi è occasione per fare una bella torta il pomeriggio  😋 della serie chiodo scaccia chiodo!!!!






Ingredienti per una tortiera da 26-28 cm  
250 g. broccoletti (peso netto)
1 dose di pasta brisè all'olio cui ho aggiunto 1/4 di busta di lievito istantaneo per torte salate
250 g. ricotta
50 g. pancetta
1 piccolo porro
1 cucchiaio di olio
50 g. di  prosciutto cotto a fettine
1 cucchiaio di  parmigiano
1 cucchiaio di  formaggio romano
30 g. latte
3 uova
noce moscata q.b.
sale
 pepe





Ho preparato la pasta base della quiche aggiungendo questa volta un pizzico di polvere lievitante !
L'ho messa a riposo avvolta in pellicola trasparente nel frigo.
Se non avete voglia di preparare la base in casa, al supermercato si trovano rotoli di pasta brisè già pronti.
Ho tagliato sottile il porro e stufato con la pancetta e l'olio ma senza sale.
Dopo aver lavato le cime dei broccoletti le ho lessate per 5 minuti in acqua salata e quindi raffreddate velocemente sotto il rubinetto con acqua fredda per preservarne il colore.
Ho sbattuto le uova con la ricotta, il formaggio, la noce moscata, il latte,  sale e pepe .
Queste operazioni sono durate giusto il tempo di riposo della pasta.
Ho steso la pasta  su carta forno larga tanto da permettermi di foderare una tortiera del diametro di 26 cm anche lungo i bordi.
Ho sistemato carta da forno e sfoglia nella tortiera.
l'ho punzecchiata sul fondo e ho distribuito le cime di broccoletti. Ho distribuito il porro e pancetta e le fettine di prosciutto cotto spezzettate, quindi ho ricoperto il tutto con le uova sbattute. Ripiegato i bordi della pasta e infornato a 200° statico per 25 minuti.




La torta salata è risulta abbastanza alta perchè volutamente non ho schiacciato le cime di broccoletti!




così nel taglio sono risultate ben evidenti.


sabato 21 gennaio 2012

RIPROPONGO LA BOLOGNESE DI POLPO QUASI PASSO PASSO



Agli inizi del blog avevo postato sommariamente questa ricetta che vale la pena riproporre con particolari più dettagliati.

E' il cavallo di battaglia della cena di Natale che si ripete ogni anno a grande richiesta!!
E' un primo di  non difficile preparazione se si organizzano i tempi e si divide la preparazione del polpo dall'esecuzione del sugo, anticipandosi la prima fase della ricetta anche un giorno prima.
Il formato di pasta da condire con questo delizioso sugo può variare a seconda dei propri gusti ma se può valere un mio modestissimo suggerimento, la "bolognese" di polpo va a nozze con la pasta fresca , e in particolare i troccoli trafila tipica del subappenino dauno!!!!!











dosi per 6-8 persone

Ingredienti

per il polpo:

1 polpo di circa kg. 1,200 di peso
1 carota
1gambo di sedano
1 foglia di alloro

per la "bolognese":

1 porro ( o  1 piccola cipolla e 1 spicchio d'aglio)
1 scatola di pomodori pelati ( o 300 gr. di pomodori freschi e 200 gr. di passata di pomodoro)
1 bicchiere di vino bianco
100 gr. di olio evo
una bella manciata di prezzemolo tritato
sale
pepe


per la pasta alla "chitarra"


4 uova

2 cucchiai di olio
400 gr. di semola rimacinata



Incominciamo con il lessare il polpo dopo averlo trattato come descrivo qui.

Lo metto a lessare con carota sedano e alloro per 40 minuti se si tratta di un unico polpo del peso indicato, un po' meno se si tratta di polpi più piccini. In generale vale la regola:se la forchetta infilza il polpo e viene via facilmente il polpo è cotto, se rimane nella carne del polpo bisogna proseguire la cottura.
Lasciar raffreddare il polpo nella sua acqua di cottura.
Prelevare il polpo e liberarlo di tutta la pelle in eccesso preservando le ventose





Tagliarlo a pezzi e con la mezzaluna ( o il tritacarne) ridurlo a pezzetti piccolissimi






Tritare ora il porro e il prezzemolo e metterli in una pentola con l'olio








Lasciar rosolare senza che prenda colore e unire il polpo rigirando. Questi assorbirà immediatamente l'olio, non preoccupiamoci, alla fine risulterà ben condito.

Lasciarlo sfrigolare un po' e bagnare con vino bianco






Evaporato il vino unire i pomodori pelati precedentemente frullati un attimo con il minipimer.

Aggiustare di sale e pepe e cuocere per 20-25 minuti, finchè il sugo sarà ristretto.


la tradizione vorrebbe i troccoli fatti solo di semola e acqua ma trattandosi di una "bolognese" l'uovo ci sta tutto!

Impastare la semola con le uova e l'olio e lasciar riposare la pasta ottenuta per  20 minuti in pellicola per alimenti a temperatura ambiente.
Tirare la sfoglia abbastanza spessa (io al n° 4 della tirasfoglia Marcato) e lasciarla asciugare un po'.
quindi armarsi di "chitarra"







e aiutandosi col matterello e la farina passare le sfoglie sull'attrezzo e ricavarne i troccoli













Scaldarli in acqua bollente salata e condire con la salsa , spolverando con prezzemolo crudo




che squisitezza!!

venerdì 20 gennaio 2012

L'AMMUTINAMENTO

Oggi niente ricetta ma un sfogo personale che sono certa leggerete



immagine presa dal web








Non era assolutamente previsto che l'anno iniziasse in questa maniera!
Quando inizia un nuovo anno siamo tutti armati di buoni propositi e fiduciosi che quello che verrà sarà un anno migliore del precedente!
Anche se in punta di piedi, viste le anteprime pre-natalizie del "governo tecnico" ogni food blogger ha dato il meglio di se durante i pranzi e le cene di fine anno, ne sono certa!
E anche io non da meno , nel mio piccolo, ho prodotto,spignattato e infornato a tal punto che quando entravo in cucina nei primi giorni dell'anno, sentivo vocine stanche che mi imploravano :"basta, basta, un po' di riposo".
Ma si sa che le feste di fine anno son lunghe ed io ignoravo i lamenti supplichevoli e andavo avanti: biscotti, pane, teglie di lasagne, arrosti,piatti da scaldare......nulla, fingevo di non sentire....ho ignorato completamente.........
I lamenti sottovoce sono sicura continuavano anche in mia assenza, borbottii e sbruffi....chissà....
Il primo a prendere una decisione drastica è stato lui:il mio fido micro!
Mattina di inizio anno:tazza con latte, apri imposti......non succede nullaaaaa!!!!!!!! ha dato forfait, ha detto basta dopo lunghi dieci anni di fidata collaborazione il microonde mi ha mollata, così senza preavviso!!! a nulla è valso cercare di scuoterlo e farlo riprendere, aveva proprio tirato le cuoia e quindi con fatica ( quanto pesano 'sti aggeggi), mesta mesta lo affido alla raccolta differenziata con un velo di tristezza (macchè era rabbia per il  nuovo acquisto da fare a inizio anno grrrr).
Vabbè mi dico aspetto un po'...senza quell'aggeggio si può sopravvivere, l'importante è avere il forno vero!!
Ma mi potevo stare zitta anche coi pensieri???
Eppure lenticchie e riti scaramantici non me li sono certo fatti mancare!!!!!
Dopo qualche giorno dal saluto al "caro estinto tecnologico" mi appresto a fare una profumata crostata di mele, accendo il forno, e inforno la delizia appena approntata.
Ok è pronta si raffredda la tolgo dalla tortiera: ?*!#**?? ma che caspiterina (sono gentile, non trascrivo gli improperi che svolazzavano nell'aria di domenica mattina, non si dice!).....cruda sotto!!!!!
Provo, riaccendo il forno nulla il gelo più angosciante ecchecavolo!!!
Vado in panico, senza di lui no, non si può sopravvivere
Vabbè anche questa volta, due giorni di attesa (si rompono sempre nel fine settimana, chissà perchè)
e nel contempo mi sento mutilata, come se una parte di me fosse diventata inefficiente!!!
Comunque qualcosina riesco a farla dai!!! Ho il fornetto che anche se in piccole dosi mi può accontentare!
Aridaie con questi pensieri menagrami : devo riscaldare il pane, accendo il fornetto imposto il timer e.....gulp!!!!!!!!! non riscaldaaaaaaaa....ei fu!!

ditemi voi SE QUESTO NON E' AMMUTINAMENTO!!!!!
Non ne possono più neanche loro di me!!

immagine presa dal web


mercoledì 18 gennaio 2012

MEZZE MANICHE CON GALLINELLA E BROCCOLO SICILIANO



In un vecchio libro che mi è stato regalato moltissimi anni fa ho trovato una ricetta con gamberi e broccoli che ha stuzzicato il mio palato, solo che al posto dei gamberi ho deciso di sposare ai buonissimi broccoletti siciliani  dei filetti di gallinella!!

immagine presa dal web





Ingredienti

300 g. di mezze maniche rigate
2 gallinelle (400 gr.)
200 g. di cimette di broccolo siciliano
1 spicchio d'aglio
1 scalogno
300 g. di pomodori pelati
50 g. di olio evo
erba cipollina tritata
1 bicchierino di brandy
sale
pepe

Sfilettare le gallinelle, buttare la testa e tenere la spina dorsale che darà solo più sapore , poi butteremo anche quella.
Scaldare 1/3 dell'olio e prima che sfrigoli metterci dentro i filetti di pesce  precedentemente salati e la spina, scottandoli per 1 minuto.
Bagnare con il brandy, lasciar evaporare e mettere da parte al caldo i filetti eliminando la spina.
Unire nella stessa padella ancora poco olio e rosolarci mezzo spicchio d'aglio. Appena sarà dorato, toglierlo e mettere nella padella i pomodori pelati spezzettati, salare pepare cuocere per 10 minuti.
In un'altra padella, che contenga poi anche la pasta, rosolare lo scalogno e l'aglio rimasto ben tritati, non lasciar prendere colore e unire pomodoro e filetti di pesce cuocendo il tutto per 5 minuti rigirando con molta delicatezza i filetti per non farli rompere.
Toglierli e tenerli al caldo
Sbollentare per 5 minuti le cimette di broccolo in acqua salata. scolarli al dente e raffreddarli rapidamente con acqua molto fredda per preservarne il colore.
Cuocere le mezze maniche e 1 minuto prima del tempo indicato per la cottura scolarle e mantecarle nel sugo
unendo l'erba cipollina tritata e le cime di broccoletto.
Decorare con i filetti di gallinella.




Neanche a dirlo che appena possibile proverò con le mazzancolle!! 😃



lunedì 16 gennaio 2012

POLLO ALLA CACCIATORA


La ricetta originale con questo nome è tipica della Toscana ma in ogni regione esiste una variante sul tema.
Io lo preparo così:




Ingredienti
kg 1,200 di pollo ruspante (peso netto cioè privato di pelle e appendici varie)
2 cucchiai di trito per soffritto (cipolla preferibilmente fresca, carota e sedano)
50 g. di olio
200 g. di vino rosso
10 bacche di ginepro
1 rametto di rosmarino
1 pezzetto di peperoncino piccante
500 g. di pomodori rossi

Come elencato pulisco il pollo da pelle  ed eccesso di grasso (lascio con la pelle solo parte delle ali).
Sciacquare i pezzi in l'acqua  tra le mani per togliere eventuali residui di ossa frantumate.
Quando lo seziono io sto attenta a tagliarlo seguendo le giunture, ma il macellaio non ha quasi mai questa accortezza (forse è a società coi dentisti? )
Scolare i pezzi e asciugarli con carta per cucina.
Scaldare l'olio in una padella antiaderente, quando è ben caldo ma non fumante unire i pezzi di pollo.






Rosolarli per benino da tutti i lati, unire i trito per soffritto (io ne preparo una certa quantità che surgelo a porzioni pronte all'uso), le bacche di ginepro, un pezzetto di peperoncino piccante e il rosmarino.






Rosolare ancora un po' e far asciugare, quindi bagnare con il vino rosso e lasciare che evapori.
A operazione ultimata unire il pomodori, il sale.





 coprire e cuocere per 40 minuti rigirando i pezzi di tanto in tanto.




A fine cottura deve essere quasi asciutto








venerdì 13 gennaio 2012

RISOTTO AI CARCIOFI




Il risotto con i carciofi è un saporitissimo primo piatto  che apprezziamo tutti!!

qui a casa non tutti amano però ritrovarsi troppe foglie di carciofo nel piatto e quindi adotto il sistema del purè
Il tutto si amalgama in una cremosità deliziosa!!



Ingredienti

3 carciofi

1 cipolla piccola
prezzemolo tritato
le foglie di un rametto di maggiorana tritate
1/2 bicchiere di vino bianco
300 gr. di riso arborio o carnaroli
1 litro o poco più di brodo leggero di carne
50 gr. di olio
una noce di burro
parmigiano grattugiato
sale
pepe

Preparare un brodo leggero di carne o pollo.Io l'ho fatto con 1 pezzo di carne di circa 100 gr. che avevo in freezer.
Pulire ed affettare sottilmente i carciofi.
In padella, carciofi a listarelle e cipolla tritata, aggiungere olio e prezzemolo tritato; cuocere i carciofi unendo un mestolo di brodo.
Scaldare a secco il riso nella casseruola del risotto, bagnare con il vino bianco e procedere alla cottura del risotto unendo brodo caldo.
Raccogliere i carciofi in una ciotola e con un minippiner tritare il tutto riducendo in crema. Lasciare da parte al caldo alcune listarelle di carciofo per decorare il piatto.
A metà cottura unire i carciofi frullati e finire di cuocere; mantecare con una noce di burro, parmigiano, pepe e eventualmente sale.
Preparare i piatti e distribuire su ognuno un po' di carciofi cotti tenuti da parte al caldo.


Naturalmente la foto su è solo per fare scena!! ^__^
I carciofi lessi sono un ottimo contorno!



mercoledì 11 gennaio 2012

UNA TORTA IMPROVVISATA...cioccolato e pere

Mai post fu più difficile!!!!!!!!! Blogger da ieri mi ha fatta impazzire!! spero che venga ben pubblicato questa volta!!


Avanzi di ingredienti, avanzi di frutta, ma perchè le pere maturano così presto??
Scatole mezze vuote sulle mensole della dispensa.
Voglia di liberarla da profumi, ingredienti e tentazioni.
E così raccolgo un po' di qua e un po' di là e viene fuori un profumato dolce equilibrato nel gusto.


La torta cioccolato e pere è un classico nel web, ma questa raccoglie ingredienti completamente diversi aldilà della pera ^____^


Ingredienti

70 g. di mandorle spellate e ridotte in farina 
100 g. di cioccolato bianco
30 g. di cacao zuccherato
100 g. di yogurt bianco naturale
100 g. di burro temperatura ambiente
120 g. di farina 00
30 g. di maizena o fecola
50 g. di farina di castagne
60 g. di latte
3 uova 
150 g. di zucchero tipo Zefiro
1 bustina di lievito per dolci
1 pera abbastanza grande ( o 2 piccole)
2 cucchiai di zucchero di canna







Tritare il cioccolato e tenerlo da parte.
Lavorare il burro morbido con le uova e lo zucchero rendendo il tutto un composto chiaro e spumoso.
Unire la farina di mandorle, il cioccolato bianco tritato, il cacao zuccherato, lo yogurt, la farina 00,la maizena,la farina di castagne, e il latte.
mescolare tutti gli ingredienti per 1 minuto e alla fine unire il lievito per dolci.
In una tortiera del diametro di 24 cm ricoperta con carta da forno versare il composto.
Posizionare a raggiera gli spicchi di pera precedentemente sbucciata con delicatezza senza affondarli nel composto (si affonderanno da soli durante la cottura).
Cospargere la superficie della torta con 2 cucchiai di zucchero di canna e infornare a 170° per 40 minuti (fare comunque la prova stecchino).






Preparata per il pranzo di capodanno non ho avuto la "forza" di fare tante foto anche perchè non ero sicura del risultato.
Invece è stata buonissima e sicuramente da ripetere, magari tra un po'.....il tempo di smaltire i bagordi....che son stati troppi!!! ^_^




lunedì 9 gennaio 2012

TAGLIATELLE DI GRANO ARSO IN SALSA DI MAZZANCOLLE


Abbiamo archiviato albero, presepe addobbi, abbuffate, tombolate ,serate in famiglia, auguri e tutto quello che riguarda le feste di fine e principio anno, anche la befana!
Incominciamo un nuovo anno che sempre inizia con buoni propositi, ma che poi inevitabilmente prende la piega che vuole, coinvolgendoci e facendoci protagonisti, ognuno nel suo universo!
Abbiamo lasciato l'anno con tanti nodi al pettine che si spera l'anno nuovo possa districare (seee) e se così non sarà non ci strapperemo certo i capelli!!
Le foto non sono state molte, presa come ero da preparativi e organizzazioni varie.
Questa ricetta è stata il piatto forte della sera di s. Silvestro



Ingredienti

per le tagliatelle:
100 g. di farina di grano arso
200 g. di semola rimacinata
3 uova
2 cucchiai di olio

per la salsa di gamberi:
300 gr. di mazzancolle
1 piccolo scalogno
70 g. di olio
1 bicchierino di brandy
1 bicchierino di vino bianco secco
2 cucchiai di panna per cucina
2 cucchiai di passata di pomodoro
prezzemolo tritato
sale
pepe

per il fondo: 
le teste e i carapaci delle mazzancolle
1 pezzetto di sedano
1 di carota
1 pezzetto di cipolla
poco vino bianco
1 bicchiere di acqua
sale

Sgusciare i gamberi e liberarli del filo nero, lasciando 2 gamberi a testa interi e liberati di filo nero e zampette.(serviranno per decorazione , ma se si vuole se ne può fare a meno).
La salsa  può essere tranquillamente preparato con gamberetti surgelati.
Per il fondo di scarti procedere come qui
Si avrà circa un bicchiere di liquido vista la quantità esigua che ho riportato negli ingredienti!
Ce ne vuole proprio poco.

Preparare l'impasto per le tagliatelle e lasciarlo riposare come di solito avvolto in pellicola trasparente, a temperatura ambiente.

In  una padella stufare lo scalogno tritato in 50 gr. di olio.
Unire i gamberi sia sgusciati e tagliati a tocchetti piccolissimi che interi e rosolarli appena.
Bagnare con brandy e vino bianco.




Evaporato l'alcool, aggiungere la passata di pomodoro, il prezzemolo tritato e qualche cucchiaio di fondo di scarti, cuocere per 5 minuti a fuoco dolce quindi unire  la panna.
Lasciare addensare pochi minuti, spegnere e unire 20 gr. (1 cucchiaio) di olio crudo.
Tenere da parte il fondo di scarti di gambero.
Con la macchinetta tirasfoglia fare la sfoglia passando via via il numero di spessore fino a quello desiderato (io n° 7 tirasfoglia Marcato).
Lasciar asciugare 5 minuti quindi tagliare a trafila la sfoglia.




Cuocere le tagliatelle e versarle nella padella della salsa di gamberi.
Unire 1 o 2 cucchiai di fondo e mescolare pochi secondi.
Aggiungere prezzemolo tritato a crudo.





Dopo abbiamo gustato questi




la ricetta è qui