giovedì 28 maggio 2015

PANE FRANCESINA ANCORA L'IMPASTO CHE NON DELUDE MAI

Questo E' l'impasto Piu' semplice E versatile Che abbia mai fatto. Ve ne ho già parlato qui e qui . Mi è venuto quasi spontaneo voler provare l'impasto nella realizzazione di un pane semplice senza tanti passaggi.
Il risultato è stato altrettanto soddisfacente. 
Il fatto di non prevedere troppi passaggi nella prima lavorazione mi spingerebbe a chiamarlo senza pretese.
Diciamo che comunque la nota caratteristica delle mie ricette con lievito madre, salvo alcuni casi particolari, è la semplicità di esecuzione.
Mia grande soddisfazione è stata leggere un commento di Grazia, appassionata come me di ricette lievitate e membro del "Gruppo Pasta Madre " su facebook che definisce le mie ricette " garanzia di ottima riuscita, fattibilissime senza tanti sbattimenti e patemi! Ricette pragmatiche, adatte per donne di corsa, che amano la buona cucina con un risultato sicuro e ottimo!" 
grazie!!!!





Ingredienti
70 gr. di lievito madre rinfrescato e raddoppiato
250 gr. di farina 0 W 260 o 11 gr. di proteine
160 gr. di acqua a temperatura ambiente
6 gr. di sale
1 cucchiaino di malto (o zucchero)
1 cucchiaio di olio

In ciotola: spezzettare il lievito madre , unire 50 gr. di acqua e la farina setacciata con lo zucchero.
Se usiamo il malto unirlo all'acqua in ciotola.
Avviare a bassa velocità e lavorare per 5 minuti affinchè si raggiunga un impasto piuttosto omogeneo. Inserire la quantità d'acqua residua poco per volta, unendo la successiva quando la precedente è perfettamente assorbita. Con l'ultima parte di acqua unire il sale. Una volta assorbita completamente unire il cucchiaio di olio e aumentare la velocità postando l'impasto ad incordatura.
Spegnere la planetaria e coprire lasciando riposare per 15 minuti.
Ribaltare su piano infarinato, dare un giro di pieghe a tre, pirlare formando una palla che metteremo in una ciotola unta d'olio. Copriamo con pellicola e attendiamo il raddoppio. Io prevalentemente impasto la sera e lascio lievitare tutta la notte, con la stagione fredda mi aiuto mettendo l'impasto nel forno spento con lucina accesa, nella stagione calda sarà sufficiente lasciare sul piano della cucina al riparo da correnti d'aria.
A raddoppio avvenuto ribaltare l'impasto sul piano di lavoro cosparso di farina e allargarlo delicatamente affinchè non vadano persi i gas di lievitazione. Arrotolarlo su se stesso e formare un cornettone ripiegando le punte verso l'interno oppure dare al forma che si preferisce.
Spostare il pane sulla leccarda o teglia di cottura preventivamente ricoperta di carta forno e cosparsa di farina. Cospargere la superficie del pane con farina. Chiudere i lembi della carta forno fermando le estremità con un paio di mollette per permettere al pane di mantenere la forma in corso di lievitazione e aspettare il raddoppio. Ci vorranno dalle due alle tre ore.
Io verifico l'avvenuto raddoppio, oltre che lasciandomi guidare dall'aspetto e profumo, pigiando con il polpastrello sull'impasto. Se l'impronta torna su lasciando solo l'ombra del dito il pane è pronto alla cottura.
Accendere il forno a 240° modalità statico con pentolino di acqua sul fondo.
A temperatura raggiunta liberare il pane dalle mollette, praticare i tagli e infornare per 10 minuti. Ora abbassare la temperatura a 180° , togliere il vapore, trasferire il pane direttamente sulla griglia liberandolo della carta forno; questo per evitare che il pane prenda troppo colore sul fondo. Io lo faccio con ogni tipo di pane che cuocio. Proseguire la cottura per altri 30 minuti per questa pezzatura, ultimi dieci minuti con sportello a fessura. Spegnere il forno e lasciare il pane in verticale ancora per trenta minuti nel forno con sportello a fessura per permettere che si asciughi ulteriormente. Finire di raffreddare a temperatura ambiente sempre in verticale. 




COTTURA FORNETTO ESTENSE:
mettere sulla teglia inferiore un pentolino d'acqua (io uso il bicchiere di una vecchia caffettiera moka da due tazze), coprire e posizionare con fori chiusi su fornello medio (7cm.). Una volta raggiunto il bollore del pentolino posizionare il pane sulla teglia superiore, che non va messa a scaldare ma tenuta fredda, praticare i tagli e cuocere con fori chiusi per 50 minuti. Controllare la doratura e se si desidera più colorato proseguire altri 5 minuti a fori aperti.




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sabato 23 maggio 2015

FETTUCCINE AI CARCIOFI CON GUANCIALE CROCCANTE SU CREMA DI FONTINA E PARMIGIANO

Gli ultimi!! Purtroppo gli ultimi, mi mancheranno i carciofi! Li preparo almeno una volta a settimana, come primo o secondo ma anche contorno, e infine anche in deliziose torte salate.
Ma ogni ortaggio ha la sua stagione e ora li sostituirò con zucchine e tutto ciò che di fresco e profumato la bella stagione ci offrirà.
Gli ultimi sono stati questi, usati per un primo piatto particolare , goloso e saporito.
Andiamo in cucina? Leggiamo cosa ho combinato questa volta.






Ingredienti

5 carciofi
2 spicchi di aglio in camicia
100 g. di guanciale a fiammifero
100 g. di fontina valdostana
30 g. di parmigiano grattugiato
20 g. di pecorino romano grattugiato
300 g. di latte
1 cucchiaino di maizena o fecola di patate
50 g. di olio evo
sale e pepe q.b.
400 g. di fettuccine all'uovo


Per prima cosa puliamo e affettiamo i carciofi. In padella con poco olio uniamo le fettine di carciofi con l'aglio in camicia, regoliamo di sale e stufiamo fino a cottura dei carciofi. Mettiamo da parte.
In un altro padellino antiaderente facciamo rosolare a fuoco dolce il guanciale senza grassi aggiunti fino a renderlo croccante.
In una casseruola mettiamo il latte e con l'aiuto di un colino a maglie strette sciogliamo al suo interno il cucchiaino di addensante scelto , uniamo il parmigiano e la fontina ridotta a piccoli tocchetti. Poniamo sul fuoco e sempre mescolando cuociamo fino a che il formaggio si sarà fuso completamente e il tutto addensato a formare una crema fluida.
Cuociamo la pasta e a un minuto dalla sua cottura scolare e trasferire in una wok dove avremo messo carciofi e guanciale insieme a un terzo della crema al formaggio. Unendo qualche cucchiaio di acqua di cottura della pasta mantecare il tutto.
Alla base di ogni piatto fare uno strato a specchio di crema al formaggio e porzionare le tagliatelle. Volendo ognuno termini con eventuale formaggio.



giovedì 21 maggio 2015

LIQUORE NESPOLINO UNA RICETTA SULLA SCIA DELLA STIMA TRA BLOGGER



Frequentando la blogsfera si fanno incontri stupendi anche se virtuali e frequentando i social anche.
Devo dire che da quando sono su facebook ho imparato e migliorato tantissimo,sia nella pratica delle ricette che nella realizzazione delle foto per i miei post.
Di strada ne ho ancora tanta da fare ma , se guardo i vecchi post e le relative foto, mi ritengo abbastanza soddisfatta dei piccolissimi progressi fatti!
Una grande parte del merito spetta certamente alla tecnologia ma non posso non  riconoscere che i consigli avuti abbiano il loro peso.
Insomma discorrendo di foto e ricette nel gruppo le bloggalline di cui mi onoro far parte , l'attenzione cade sui liquori fatti in casa e, dato il periodo , su quello alle nespole che avevo degustato in un ristorante del posto.
A questo proposito apro una piccola parentesi: in questo straordinario gruppo le donne e gli uomini che lo compongono hanno realizzato quello che credo sia il sogno di qualunque foodblogger, pubblicare un libro!!
E si, ci sono riuscite, e direi alla grande! Un libro con tantissime ricette, stupende foto, simbolo della passione che accomuna donne normalissime, conosciutesi prima solo virtualmente e ,tante, poi finalmente dal vivo alla presentazione del libro il gusto della terra al salone internazionale del libro di Torino., con la prefazione di un vero "grande" Luca Montersino!
Il ricavato della vendita del libro sarà devoluto in beneficenza a favore dell' Associazione del Banco Alimentare Onlus , quindi se vorrete deliziarvi con stupende foto e ricette acquistatelo e farete anche una buona azione di altruismo!
Ma torniamo all'oggetto del post, il mio liquore "nespolino" la cui ricetta mi è stata "passata" dalla bravissima e premiatissima Miria , sbirciate sul suo bellissimo blog non ve ne pentirete!!
Grazie cara Miria , ho davvero molta stima di te! Per tutto quello che riesci a realizzare e complimenti per i tuoi meritati riconoscimenti!!
Venite e seguite i semplicissimi passi per eseguire questo delizioso liquore fatto in casa dal profumo e gusto di mandorla amara che adoro!




Ingredienti

36 noccioli di nespole

300 gr. di alcool a 95° per liquori
4-5 mandorle armelline ( Miria 3-4 gocce di aroma mandorla)
250 gr. di zucchero (la ricetta di Miria ne prevede 300)
300 gr. di acqua

Mangiatevi le nespole e conservatene i noccioli :) .
lavateli e privateli di ogni scoria, quindi asciugateli con carta cucina e versateli in un barattolo di vetro insieme alle mandorle armelline, copriteli con l'alcool, tappate e mettete a riposo al riparo dalla luce per 24 giorni, magari ogni tanto dategli una scrollata.





Trascorsi i 24 giorni filtrare l'alcool attraverso un colino a maglie strette in modo da trattenere tutti noccioli e mettiamo a riposare ancora 24 ore.
Prepariamo lo sciroppo: In un pentolino mescoliamo acqua e zucchero, mettiamo al fuoco e una volta raggiunto il bollore e sciolto completamente lo zucchero spegniamo e mettiamo a raffreddare.
Una cosa importante che vale in genere per tutti i liquori fatti in casa: alcool e sciroppo vanno mescolati tra loro quando lo sciroppo è completamente freddo. Pena un risultato finale torbido.
Il giorno dopo mescoliamo i due liquidi e imbottigliamo.
Gustarlo dopo alcuni giorni di ulteriore riposo.
Fidatevi: mettetelo in frigo, ghiacciato è favoloso!!!!




Le foto che ritraggono il nespolino nel bicchiere son dell'ultimo rimasto dello scorso anno :) , ho aspettato un anno per potervi deliziare con questa proposta!!
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facebook, proprio ieri ho raggiunto quota 1000, che gioia!!




giovedì 14 maggio 2015

PIZZA A LIEVITAZIONE NATURALE CON IDRATAZIONE AL 100%


Questa volta il lievito madre ha fatto un bellissimo tuffo in un impasto idratato al 100%!!!
E ' la mia prima esperienza con una idratazione così elevata.
Ho messo insieme alcune nozioni assimilate nella mia breve esperienza con i lievitati a base di pasta madre che tante soddisfazioni mi sta donando.
Ho carpito segreti che i grandi maestri generosamente hanno messo a disposizione di noi semplici appassionati casalinghi e mi sono lanciata in questa nuova sperimentazione.
Credo che la caratteristica mia in questo ultimo periodo sia quella di cercare impasti semplici di sicura riuscita, "fattibilissimi  senza tanti sbattimenti e patemi" come mi ha scritto una amica su un gruppo fb commentando una mia proposta sul gruppo, e la cosa mi ha quasi commossa.
Un impasto abbastanza semplice, che non necessita di troppi passaggi e tante attese se non consideriamo quelle tipiche della lunga lievitazione.
Un impasto che viene manipolato poco e che si stende quasi da solo.
Ovviamente ,data la alta idratazione questa è una pizza in teglia che non può cuocersi su fornetti o gestire come i classici panetti della pizza la piatto.




Ingredienti per una teglia 36 cm. di diametro

70 gr. di licoli (lievito in coltura liquida)

300 gr.di farina Petra 3 specifica per pizze e focacce (indice proteine 13.5)
300 gr. di acqua a temperatura ambiente
1 cucchiaino di zucchero
8 gr. di sale

una scatola di pomodori pelati da 400 gr.
200 gr. di mozzarella o meglio scamorza fresca
capperi a piacere
origano
sale q.b.
olio q.b.

Mescolare la farina con 150 gr. di acqua e lasciare in autolisi per 1 ora ( io ho fatto tutto in planetaria mescolando con la spatola).
Dopo 1 ora ho unito il licoli, montato il gancio a foglia e avviato la planetaria a minimo.
Ho aggiunto lo zucchero e MOLTO lentamente i restanti 150 gr. di acqua, unendo la successiva solo quando la precedente era stata assorbita. Con l'ultima parte di acqua ho unito il sale.
Ho aumentato la velocità della macchina fino quasi al massimo, sbattendo così l'impasto fino a quando lo stesso non si è staccato dalle pareti della ciotola.
Ora ho sostituito il gancio a foglia con quello ad uncino e proseguito sempre ad alta velocità er tre - quattro minuti.
Tempo totale dell'operazione circa quindici minuti.
Ho ribaltato sul piano di lavoro di marmo: ATTENZIONE non usare la spianatoia di legno, ma marmo o meglio ancora acciaio.
Lasciar riposare scoperto per 15 minuti, l'impasto si allargherà, va bene così.
Dopo un quarto d'ora con il tarocco dare una sorta di pirlatura per avvicinare l'impasto e procedere a pieghe Stretch and folding (S&F) per trenta volte, tranquille che l'impasto si staccherà dal piano.
Trasferire in una contenitore unto d'olio, segnare il livello e mettere a triplicare in luogo caldo, a seconda della temperatura ci vorranno da 6 a dieci ore.
Alla fine l'impasto si presenterà pieno di bolle





Ora prepariamo alla stesura che porterà l'impasto alla seconda lievitazione: cospargiamo generosamente la teglia del diametro di 36 cm. con semola rimacinata, magari aiutatevi con un piccolo colino a maglie strette come quello che vedete in foto per fare uno strato uniforme ci vorranno circa 50 gr. di semola.



Ora versiamo l'impasto dalla ciotola direttamente nella teglia cosparsa di semola




e con le mani umide, prendendo l'impasto da sotto, allarghiamo i bordi verso l'esterno della teglia




Ora coprire la teglia e mettere a lievitare nuovamente per tre ore. Si presenterà così , avrà riempito gli spazi vuoti




Accendere il forno alla massima temperatura solo sotto (a me 240°) e aspettando la temperatura condire la pizza con pomodoro pelato che avremo sminuzzato e condito con sale e poco olio, mozzarella, origano, capperi  e un giro di olio.



Posizionare sulla griglia nella parte più bassa del forno e cuocere per 15-20 minuti. Ora accendere la resistenza superiore del forno e passare la teglia nella parte più vicina alla resistenza lasciando colorire per pochi minuti.
Ho provato anche a cuocere la pizza accendendo sopra e sotto modalità statico e lasciando sempre in cottura nella parte bassa del forno, viene meno dorata in superficie ma si può fare non avendo l'opzione di poter accendere distintamente le resistenze del proprio forno.





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lunedì 11 maggio 2015

CROSTATA RICOTTA E FRAGOLE


Qual'è per voi il dolce che  riporta indietro nel tempo? 
Qual'è per voi il dolce che più di ogni altro fa casa? 
Qual'è per voi il dolce che con più facilità sapete eseguire? 
Anche ad occhi chiusi e senza ricettario sottomano?
Per me il dolce , il peccato di gola più innocente, il pensiero di dolce che più in fretta mi assale è quello della crostata, dolce della domenica, dei pomeriggi sorseggiano un te o un caffè, delle ricette legate al cuore, che prevarica  tutti i dolci man mano entrati nella mia agenda e nel mio diario virtuale, non regge muffin, non regge ciambellone non regge nulla in confronto ad un dolcissimo triangolo profumato tagliato da una ruota decorata a scacchiera,ripiena  sia di marmellata, sia mele o crema o ricotta o abbinamenti stagionali. Una fantastica fetta di crostata insomma!!!
E allora andiamo insieme a preparare una crostata, con ricotta e con il frutto di stagione più profumato accattivante ed amato del momento: la fragola.


Ingredienti per una teglia diametro cm.22

Pasta base:

300 g. di farina 00 (o specifica per dolci)
100 g. di burro freddo a tocchetti
100 g. di zucchero finissimo
1 uovo medio 
8 g. di lievito per dolci
1 pizzico di sale
buccia grattugiata di limone bio (se gradite) o mezza bacca di vaniglia (se gradite)

Per la farcia di ricotta:

400 g. di ricotta vaccina piuttosto asciutta
100 g. di zucchero a velo o finissimo
buccia grattugiata di limone q.b.

Per la copertura di fragole:

300 g. di fragole
50 g. di zucchero semolato
2 cucchiai di acqua
2 cucchiai di rum 

Cominciamo col preparare la pasta di base per la nostra crostata:
In ciotola, setacciare farina e lievito, mescolare con lo zucchero , unire l'uovo , il burro freddo a tocchetti e il sale. Impastare fino a formare un impasto liscio e omogeneo.
Se si impasta in planetaria lavorare con il gancio a foglia.
Formare un panetto, avvolgere in pellicola e riporre in frigo per un'ora almeno ma anche di più, io ho preparato il pomeriggio per il giorno dopo.
Rivestire la teglia per la cottura con un foglio di carta forno o se preferite ungete di burro e spolverate di farina come si faceva anticamente :) .
Aspettando il riposo in frigo della base per crostata prepariamo le fragole, tagliandole a pezzi. In un padelli o che le contenga versare lo zucchero con i due cucchiai di acqua, mettere a sciogliere sul fuoco e prima che lo sciroppo diventi color caramello versare  i cucchiai di rum e le fragole a pezzi. Rigirare e cuocere per non più di tre o quattro minuti.
Versare in un colino e raccogliere lo sciroppo formatosi, mettendo le fragole poi a raffreddare in un piatto.
Ora che l'impasto base e pronto spolveriamo il piano di lavoro con della farina e adagiamoci il panetto liberato della pellicola.
Accendiamo il forno modalità statico a 180°.
con il mattarello battere la pasta per ammorbidirla e renderla duttile alla manipolazione.
Lavorare per poco tempo tra le mani e procedere alla stesura di 2/3 dell'intero impasto in un foglio che vada poi a rivestire fondo e bordo della tortiera.
In una ciotola lavorare la ricotta con  lo zucche e una volta ottenuto un composto liscio e senza grumi versarlo in teglia livellando. Ricoprire con le fragole aromatizzate al rum e sgocciolate , ormai fredde.





ora stendere il restante impasto e formare le classiche fettucce di pasta che andranno a formare la griglia di copertura della crostata.




Infornare a temperatura per circa 35- 40 minuti.



Una volta fredda e sformata volendo spennellare con parte dello sciroppo residuo della cottura delle fragole per dare alla costata un delizioso riflesso roseo.








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