lunedì 29 febbraio 2016

PETTO DI POLLO CURCUMA E NOCCIOLE


Succede a volte di non aver voglia di restare tra i fornelli a lungo e succede di decidere di ricorrere ad un secondo veloce.
Ma questo non significa, nella cucina di foobblogger, rinunciare al gusto, ai colori alla creatività.
Un banalissimo petto di pollo che si trasforma e colora per diventare un piatto delizioso nella sua semplicità.





300 gr. di petto di pollo a fettine
50 gr. di olio
20 gr. di granella di nocciole tostate
mezzo bicchiere di brandy
1 cucchiaino raso di curcuma in polvere
farina q.b.
sale e pepe q.b.





E' un secondo piatto veloce succulento che va preparato al momento, ci vogliono giusto 6-7 minuti.
Infarinare le fettine di petto di pollo.
Mettere a scaldare l'olio quando sarà caldo ma non fumante aggiungere le fettine di petto di pollo infarinate e la granella di nocciole.
Rosolare le fette da ambo i lati per qualche minuto .
Sciogliere la curcuma in poco brandy , bagnare le fettine di petto di pollo con in brandy rimanente e subito dopo unire anche la parte in cui avremo sciolto la curcuma.
salare e pepare, cuocere ancora per qualche minuto e servire subito.
Va mangiato al momento perchè raffreddandosi la salsina succulenta formata da brandy e farina delle fette di petto  raffreddandosi si rapprende.

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venerdì 26 febbraio 2016

CONFETTURA AMARICANTE AL LIMONE



Il citrus limonia appartiene alla famiglia delle rutacee con origine in Asia. E' un albero dai rami lunghi irregolari assai ramificato .Ha foglie aromatiche di un bel colore verde e fiori isolati o a mazzetti di aspetto ceroso bianchi sfumati verso il porpora dal profumo delicato.
La fioritura avviene sia in primavera che in autunno a seconda della varietà.
I frutti ovali o oblunghi si suddividono in 8 o 10 spicchi mentre la buccia si presenta più o meno sottile , molto aromatica.
E' utilizzato come pianta da frutto.
Il raccolto invernale da i frutti migliori.
L'albero nel nostro giardino e prossimo a veder sbocciare i nuovi germogli e boccioli , nonostante ciò è ancora ben carico di frutti.
Ne ho raccolti alcuni per preparare le scorzette candite,ma il profumo intenso che ha lasciato in cucina mi ha spinta ad utilizzare la polpa dei limoni sbucciati per preparare una marmellata.
Non amo molto quella pura di limoni e ricorrendo alla mia fedele guida  su come conservare i frutti ho scelto di preparare una confettura.
Seguitemi in cucina.




Ingredienti per tre vasetti da circa 200 gr.

500 gr. di polpa di limoni ( io 7 di media grandezza)
500 gr. mele golden delicius a tocchetti ( peso netto, 4 mele di media grandezza )
500 gr. di zucchero
1 bicchierino di brandy ( o rum)





Recuperare dai limoni solo la polpa eliminando la pellicina e i semi.
Sbucciare e tagliare a tocchetti le mele
Raccogliere il tutto in una casseruola non di alluminio e mettere a cuocere.
Quando bolle schiumare e continuare la cottura a fuoco moderato mescolando spesso per evitare che si attacchi sul fondo.
Quando avrà raggiunto una consistenza gelatinosa sarà pronta.
Ci vorranno all'incirca 40 minuti,  non cuocere eccessivamente perchè raffreddandosi si rapprenderà.
I tocchetti di mela si disfaranno ma se comunque non si amano eventuali pezzi di frutta nella confettura sarà sufficiente una passata di frullatore ad immersione.
Nel frattempo avremo preparato i vasetti e i tappi debitamente sterilizzati.
Quando la confettura sarà pronta toglierla dal fuoco e unirvi il bicchierino di liquore.
Mescolare e ancora bollente versare nei vasetti, tappare e capovolgere su un panno , coprirli e lasciarli raffreddare capovolti in modo da creare il sottovuoto.
Ecco pronta una confettura che ci delizierà sia se usata nei dolci sia se accompagnata a formaggi.

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giovedì 18 febbraio 2016

FLUFFOSA ALL'ACQUA E VANIGLIA VESTITA A FESTA

Una nuova versione di fluffosa, il gruppo di amiche blogger ne ha fatte di ogni, sarà facile cercare quella che si preferisce andando su google.
Io di questo impasto per dolci mi sono innamorata! Tanto da voler provare a vestirla a festa come torta di compleanno.
Il risultato scenografico è strabiliante!
La mia scarsa manualità non sa andare oltre ahimè  però devo dire che, come prova di torta per il compleanno di Viola la mia principessa, ha avuto successo!!
Quando l'ha vista ha esclamato "Nonna è proprio come la volevo!"
Devo ringraziare Enrica e Valentina  per il supporto psicologico datomi quale  pasticcera imbranata io sono!!







E per la festicciola con i compagni di classe la nonna ha preparato con il supporto della mamma questi deliziosi fluffins che sono andati (mi hanno detto) alla grande ....fofficità infinita!!!

Distribuire in ogni pirottino 40 gr. di composto o comunque riempire per 3/4 . Cuocere a 175-180 gradi per 15-20 minuti e raffreddare capovolti.





Andiamo in cucina a preparare la squisita fluffosa all'acqua...seguitemi


Ingredienti per uno stampo da 24-26 cm


Ecco la foto presa del mio stampo con i piedini che non va assolutamente nè imburrato nè infarinato prima dell'utilizzo.


285 g. di farina 00
300 g. di zucchero finissimo
7 uova
120 g. di olio di semi di mais (o olio evo leggero)
1 bustina di lievito per dolci
1 cucchiaino di cremor tartaro
1 cucchiaino di sale fino
scorza grattugiata di mezzo limone bio
semi di 1 bacca di vaniglia
195 g. di acqua minerale frizzante

Per decorare:
500 g. di panna fresca da montare
40 g. di zucchero a velo
400 g. circa di fragole







Preriscaldre il forno a 165° modalità statico
In una ciotola molto grande setacciare farina, zucchero, sale e lievito.
Fare un foro nel centro delle polveri e versare in sequenza: i tuorli,l'olio, i semi di vaniglia, la scorza di limone,l'acqua frizzante e lasciare stare così.
Montare gli albumi con il cremor tartaro a neve fermissima.
Ora con una frusta amalgamare gli ingredienti in ciotola fino ad avere una crema fluida ed omogenea.
Aggiungere un terzo degli albumi montati a neve e con una spatola inglobare con un movimento delicato dall'altro verso in basso. Unire il resto degli albumi e procedere come sopra fino ad aver inglobato per bene il tutto.
Versare il tutto nello stampo classico in alluminio con piedini e fondo rimovibile per ciambellone americano che non va né imburrato né infarinato e cuocere a 165° per 45 minuti quindi a 175° per altri dieci minuti (vale la prova stecchino).
Se non si ha lo stampo apposito va bene un comune stampo che però andrà imburrato e infarinato come si fa di solito.
Capovolgere il dolce fino a raffreddamento e se non si staccasse da solo procedere a staccarlo delicatamente una volta ben freddo.
Usando stampo diverso andremo a capovolgerlo poggiandolo sul bordo di tre tazzine della stessa altezza.
Nel caso preparassimo il dolce il giorno prima di decorarlo avremo cura di conservarlo ben coperto.
Montare 500 g. di panna con 40 g. di zucchero a velo.
Affettare le fragole lasciandone alcune intere comprese di picciolo per la decorazione finale.
Disribuire la panna su tutta la superficie della fluffosa.
Con un sac a poche e bocchetta a stella decorare con piccoli ciuffi di panna la base e la circonferenza esterna del dolce, colmare anche il foro centrale della fluffosa, distribuiremo poi a cucchiai sulle fette la panna all'interno.
Decorare tutta la superficie con fettine di fragole e il centro con le fragole tenute integre.
Conservare in frigo fino al momento di servire.
Ho vestito a festa una fluffosa che sarà comunque ottima e umida anche consumata al naturale.
Si conserva, debitamente coperta, per due o tre giorni.




E se invece non abbiamo proprio voglia di decorare con la panna farà una figura eccellente anche solo con zucchero a velo. Uno stencil semplicissimo , un po' di cacao zuccherato e sarà bellissima anche in questa semplicità







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lunedì 15 febbraio 2016

FLUFFOSA AGLI AGRUMI , UNA CHIFFONCAKE MORBIDISSIMA

Ci sono ricette che ti entrano nel cuore perchè le condividi con tante persone , oppure perchè le guardi e ti solleticano la fantasia oltre che le papille.
Che te le metti nella infinita lista dei " to do" , che avrò bisogno di un'altra vita prima di esaurirla.
Questa in particolare , dall'aspetto molto semplice ma di effetto visivo, l'anno scorso è stata il filo conduttore di miriadi di commenti e conversazioni a distanza tra amiche virtuali che l'hanno ripetuta in tantissime versioni.
Sulla base della famosissima chiffon-cake , dolce di origine americana ormai trapiantato in tutto il mondo dove ha conquistato i palati degli amanti del dolce grazie alla sua infinita leggerezza.
una torta altissima che necessita di uno stampo particolare, chiamato per ciambelle americane,ma anche no.
Se si usa lo stampo apposito non avremo bisogno nè di imburrare nè di infarinare, ma se eventualmente ne saremo sprovvisti andrà bene un qualsiasi stampo preventivamente imburrato (o oliato) e infarinato a dovere.
Peculiarità imprescindibile:una volta cotto il dolce va fatto raffreddare prima di sformare tenendolo capovolto, da qui i famosi piedini dello stampo apposito.
La torta fu inventata nel 1927 da un agente assicurativo californiano che abbandonata la sua agenzia si diede alla ristorazione Harry Baker, che mantenne segreta la ricetta per oltre venti anni fino a che vendette la ricetta alla General Mills multinazionale alimentare  che ne divulgò la ricetta e divenne il dolce americano per antonomasia . tanto da meritarne un giorno nazionale: il 29 marzo è il lemon chiffon cake day.
Una torta che all'inizio aveva  il suo nome ed era conosciuta come Baker cake ma che data la sua sofficità e morbidezza prese in seguito il nome del tessuto chiffon famoso per la sua impalpabile leggerezza.
A base di olio vegetale invece che burro, ingrediente predominante nei dolci americani. che prende la sua leggerezza dall'inserimento degli albumi montati a neve e di agenti chimici lievitanti che la spingono su su in alto nel suo spessore  donandole un gusto spugnoso e umido oltre che leggerezza incredibile.
Nella evoluzione di tempi, l'elenco degli ingredienti si è arricchito fino a darne innumerevoli versioni.
Fino ad approdare nel gruppo di foodblogger Dove Monica ammaliata dalla sua scioglievole sofficità la ripropone chiamandola  "fluffosa",  e così è rimasta nell'immaginario collettivo di noi amiche foodblogger che la replichiamo nella sua immensa "fofficità" :)





Io in particolare l'ho eseguita nella versione più semplice e profumata: agli agrumi 


Ingredienti per uno stampo da 24- 26 ad anello

285 gr. di farina 00
300 gr. di zucchero finissimo
7 uova medie
il succo di 1 limone e di 1 arancia bio (circa 190 gr. eventualmente allungare con acqua minerale a raggiungere il peso)
120 gr. di olio di semi di mais
scorza di limone e arancio bio
1 cucchiaino di cremor tartaro
1 bustina di lievito per dolci
1 pizzico di sale

In una grande ciotola, che possa poi contenere gli albumi montati a neve, inserire farina, zucchero e lievito setacciati, fare un buco al centro e nell'ordine aggiungere l'olio, i tuorli,il succo e la scorza degli agrumi ,il pizzico di sale.

In planetaria montare gli albumi a neve con il cucchiaino di cremor tartaro.
Mentre gli albumi montano, con una frusta mescolare il composto in ciotola fino ad ottenere una crema omogenea e fluida.
Unire molto delicatamente gli albumi in più riprese mescolando con una spatola dall'alto verso il basso per non smontare il tutto.
Versare ora nello stampo apposito con fondo removibile che non necessita di essere imburrato e infarinato.
Se si opta per uno stampo comune da ciambella si avrà invece cura di trattarlo con burro o olio e farina come si fa di solito.
Infornare a 165 gradi per 55 minuti e a 175 gradi per altri dieci minuti ( vale la prova stecchino).
sfornare e capovolgere fino a raffreddamento quindi liberare dallo stampo e spolverare , volendo, di zucchero a velo.


















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lunedì 8 febbraio 2016

FINOCCHI AL FORNO CON TIMO E LIMONE

 Una ricetta semplicissima  e come spesso accade le più semplici sono anche le più deliziose.
Ricetta acquisita grazie alle amiche blogger di welcome ba(c)kery Daria e Stefania.
I finocchi al forno soliti di casa mia sono questi, vecchio cavallo di battaglia.
La versione odierna è molto spartana negli ingredienti ma di un gusto davvero accattivante.
Li preparo praticamente un giorno si e l'altro pure.
Vi scrivo la ricetta disarmante , provateli e mi ringrazierete.






Ingredienti

3 finocchi

3 rametti di timo
1 limone
sale e pepe q.b.
olio evo q.b.







La nota differente dalla ricetta scoperta sul blog amico è solo il taglio dei finocchi.
Nel post originale tagliati a spicchi, nella mia versione tagliati a fettine sottilissime che li rende ancor più appetitosi grazie al parco condimento che avvolge completamente le sottili fette di finocchio esaltandone il sapore.

In una teglia da forno unta d'olio versare le fettine di finocchio e procedere al condimento: cospargerle di sale e foglioline di timo fresco, quindi irrorare generosamente con succo di limone, un giro generoso di olio , una spolverata di pepe e via in forno a 240° per circa 40 minuti avendo cura di rigirare a metà cottura.
Facciamoli bruciacchiare un po', perchè così saranno una delizia garantita.




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giovedì 4 febbraio 2016

TORTA DI ROSE SALATA CON LIEVITO MADRE

La torta di rose è una preparazione scenografica che lascia sempre grandi soddisfazioni.
La ricetta originale la prevede dolce , arricchita di burro fuso, zucchero e magari cannella.
Io l'ho provata in versione salata con farina 0 e integrale.
Inutile aggiungere che è stata graditissima, soffice e saporita.
Ideale per una rimpatriata tra amici in qualunque stagione.
Seguitemi in cucina.....



Ingredienti stampo 40x30

Impasto: 300 gr. di farina 0 , 11 proteine
50 gr. di farina integrale ( io Casillo)
12 gr. di zucchero
160 gr. di latte (vaccino o di soia)
65 gr. di lievito madre solido rinfrescato e raddoppiato
9 gr. di sale
1 cucchiaio di olio evo
3 tuorli

 per il ripieno:
100 gr. di fontina
50 gr. di prosciutto cotto
40 gr. di salame tipo Milano
io ho aggiunto anche qualche cucchiaio di brunoise di verdure che avevo preparato per il cous cous




Miscelare tra loro le farine.
In ciotola della planetaria inserire il lievito rinfrescato e raddoppiato, le farine e metà del latte a temperatura ambiente.
Avviare a velocità minima , quando il latte sarà stato assorbito dalla farina unire 1 cucchiaio di olio e lasciarlo assorbire perfettamente; continuare a inserire la seconda metà di latte alternando allo zucchero e inserendo la parte successiva solo quando la precedente sarà stata assorbita dall'impasto. Con l'ultima parte  di latte inserire anche il sale. Lasciar lavorare fino ad assorbimento e procedere ora l'inserimento dei tuorli leggermente sbattuti.
In questa fase aumentare la velocità ( 2 del kenwood) . Finite le uova e ottenuto impasto incordato omogeneo fermare la macchina e lasciar riposare l'impasto coperto per 15 minuti quindi ribaltarlo sul piano di lavoro e pirlarlo.
Mettere a raddoppiare in ciotola unta leggermente di olio.
A raddoppio avvenuto trasferire su piano leggermente infarinato e stendere in un rettangolo grande circa 50 x 30 cm..
Nel mixer tritare il formaggio e i salumi e distribuirli sull'impasto steso, tralasciando i bordi.
Se avete a disposizione delle verdure potrete unirle al ripieno siano esse fresche che conservate, ad esempio funghetti o carciofini sott'olio.



Bagnare e strizzare un foglio di carta forno e rivestire una teglia da forno delle dimensioni di cm. 40 x 30.
Arrotolare l'impasto nel senso della lunghezza formando una sorta di salame




Ora aiutandosi con uno spago per cucina tagliare il rotolo in tocchi della lunghezza di circa 5 cm . In questo modo stringendo lo spago avrete facilità a chiudere leggermente la parte che poggerà sulla base della teglia.



Posizionare dodici porzioni distanziate tra loro che crescendo colmeranno il vuoto lasciato tra un pezzo e l'altro.




Coprire con pellicola e mettere a raddoppiare a 28°. Ci vorranno all'incirca 4 ore ma ovviamente dipende dalla forza del lievito quindi inforneremo quando gli spazi saranno colmati.
Spennellare volendo con tuorlo diluito con latte.
Cuocere a 200 gradi modalità statico per circa 30 minuti





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mercoledì 3 febbraio 2016

UMBRICELLI CON SALSA DI GAMBERI BIANCHI E PROFUMO DI CURCUMA


Umbricelli....mi sono innamorata del nome, prima ancora di scoprire di cosa si trattasse, ovvio da subito sapevo fosse pasta fresca, ma per quanto riguarda la forma la fantasia spaziava. "Umbri" mi sembrava tradisse l'origine legata alla regione cuore d'Italia, "celli" mi ha fatto subito pensare ai vermicelli.... consulto internet incuriosita e trovo queste notizie che prendo per intero da SapereSapori


Si tratta di un tipo di pasta, simile agli spaghetti, che sta conoscendo un notevole successo, e che testimonia la sobrietà e la semplicità della cucina umbra di un tempo. Bisogna ricordare che, fino ad un po' di anni fa, le uova venivano adoperate, anche in campagna, con molta parsimonia: esse erano in genere vendute in città, oppure al sensale e ne rimanevano ben poche per il consumo familare. 
La pasta all'uovo, magari le tagliatelle, con la sfoglia stesa a mano col matterello, si gustava solo in poche occasioni di festa, mentre negli altri giorni la pasta era fatta solo di acqua e farina. 
La lavorazione è laboriosa, ma il risultato è ottimo. 
Dopo aver realizzato il normale impasto, si ricavano dei pezzi che, spianati fino a mezzo centimetro di spessore, vengono poi affettati da uno speciale piccolo matterello di legno scannellato; ogni singolo pezzo viene quindi allungato e affusolato con le mani, fino ad avere gli "umbricelli". 
Nel Ternano, gli umbricelli con qualche variante prendono il nome di "ciriole" e nello Spoletino "strozzapreti". C'è chi li chiama "stringozzi" ed anche "strangozzi". 
Secondo alcuni, il nome potrebbe esser dovuto al fatto che tale pasta, di forma allungata, ricorda un stringa per scarpe, una sorta di laccio, che poteva essere usato anche per strangolare i preti. 
Va infatti ricordato che l'Umbria, pur essendo terra di Santi, è stata per secoli sotto il dominio papale, per cui era assai sviluppato un forte sentimento anticlericale. 
In quel di Gubbio, si produce un tipo di pasta dalla forma simile alle tagliatelle, detta "rondoloni", che nei negozi di pasta fresca si trova adesso tutto l'anno. 
Il tipico condimento degli strangozzi era con un sugo di pomodoro, reso un po' piccante dal peperoncino e aromatizzato dal prezzemolo, ma ovviamente oramai vengono proposti nei ristoranti dell'Umbria con ogni tipo di salsa. 
Per chi volesse anche provare nuovi sapori, in commercio si trovano anche umbricelli o strangozzi ai gusti più diversi: al tartufo, alle ortiche, al pomodoro, ecc.


Per imparare a farli mi sono affidata all'ottimo video di 2 Amiche in Cucina il canale you tube dell'omonimo blog di Miria
Andiamo, seguitemi in cucina , vi scrivo come realizzare un primo piatto da leccarsi i baffi




Ingredienti

per gli umbricelli
200 gr. di farina tipo 1
100 gr. di semola rimacinata
140-150 gr. di acqua

per la salsa
700 gr. di gamberi bianchi
1/2 cipolla rossa
1 ciuffo di prezzemolo
uno schizzo di vino bianco
100 gr. di pomodoro datterino o ciliegino
sale e pepe q.b.
50 gr. di olio evo

per un fumetto veloce
teste e gusci dei gamberi
1 foglia di alloro
1/2 cipolla 
1 ciuffo di prezzemolo
40 gr. di olio
1/2 bicchiere di vino bianco
sale q.b.

 e inoltre:
mezzo cucchiaino di curcuma in polvere sciolta in mezzo bicchiere di acqua tiepida



Per prima cosa preparo l'impasto che m servirà per la pasta: ho usato farina tipo 1 che ultimamente prediligo.
Miscelare le farine, disporle sul piano di lavoro aggiungendo acqua necessaria a formare un impasto compatto , liscio ma non duro. Nella preparazione della pasta fresca non all'uovo io uso una idratazione vicina al 50% del peso della farina. Formare un panetto e mettere a riposare per almeno trenta minuti a temperatura ambiente avvolgendolo in pellicola.
Dopo questo tempo procedere ala formazione degli umbricelli .
Seguire il video del link messo nella prefazione del post.




FOTO PRESA DAL WEB 


Ora dedichiamoci ai crostacei sgusciando i gamberi bianchi, sapete quali sono vero? In questo periodo abbondano e il loro prezzo è abbordabile,qui a casa mia vengono a farmi visita almeno una volta a settimana. Il capitano li usa come esca nelle sue scorribande del fine settimana quando si dedica alla pesca a bolentino. Freschissimi e lucidi, sono un ingrediente fantastico per sughi e zuppe.

foto da archivio

Raccolgo i gusci e le teste dei gamberi in una pentola , i frutti li libero dal filo nero posto in cima al corpo e li tengo da parte.
Ora ai carapaci dei gamberi vanno aggiunti l'olio e la foglia di alloro, dopo averli  rosolati a fiamma moderata fino a sentirli sfrigolare, vanno Bagnarti con il vino bianco,  evaporare quindi aggiungere la cipolla, il prezzemolo e il sale, coprire a filo di acqua e lasciar cuocere per venti minuti a fuoco moderato. Filtrare con un colino a maglie strette.





Prepariamo il condimento:
In una larga padella stufare la cipolla tritata finemente con il prezzemolo e tutto l'olio indicato negli ingredienti, prima che prenda colore sfumare con il vino e una volta evaporato unire i pomodori spezzettati, regolare di sale e portare a cottura per dieci minuti a fiamma moderata. verso fine cottura unire i frutti dei gamberi. Una volta spento il fuoco unire al tutto un paio di cucchiaini della curcuma sciolta in acqua.Il resto andrà unito all'acqua di cottura della pasta insieme ad 1 cucchiao di olio.
Cuocere gli umbricelli e mantecare per qualche minuto nella salsa ai gamberi


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