I taralli scaldati sono una tradizione della mia regione. Li preparo da tanti anni con lievito di birra e naturalmente con lievito madre, ora che il mio "vito" è diventato amico fidato dei miei lievitati. Ma , nella versione con lievito madre,scaldarli me li rendeva sempre piuttosto duri, e allora dopo tante prove ho finalmente trovato la via giusta per renderli perfetti.
e allora ecco il post!!!
Ci sono diverse scuole di pensiero riguardo la realizzazione di questi sfizi tipici della mia regione: c'è chi sostiene che nell'impasto dei taralli non ci vada il lievito, ma la ricetta che realizzo io mi è stata passata da una zia che a sua volta metteva in cantiere la stessa ricetta della sua mamma.Una ricetta vecchia di quasi cento anni quindi .
Ingredienti
500 gr. di farina 0
150 gr. di lievito madre rinfrescato e raddoppiato
200 gr. di acqua tiepida
120 gr. di olio evo
12 gr. di sale fino
1 cucchiaino di semi di finocchio
ho fatto tutto nella macchina del pane ma con lo stesso procedimento si può fare con la planetaria o a mano:
inserire l'acqua tiepida nel cestello, unire il lievito a pezzetti, l'olio, la farina , i semi di finocchio e il sale. Avviare il programma impasto + lievitazione. L'impasto dovrà essere morbido ma non appiccicoso. Tempo totale 1.30. Al termine del programma ribaltare l'impasto sul piano di lavoro, coprire e lasciar riposare per 15 minuti coprendo con un canovaccio pulito. Formare un rotolo con l'impasto e tagliarlo in tanti piccoli pezzi ( ne escono circa 50) rotolare ogni pezzo sotto le mani fino a formare un bastoncino che chiuderemo a formare il tarallo.
In planetaria: inserire farina, olio e lievito a piccoli pezzi ; avviare a velocità minima unendo acqua poco per volta. Quando la massa si sarà formata aumentare a velocità 1 e proseguire ad aggiunger acqua poco per volta, con l'ultima parte unire il sale e i semi , lavorare fino a farli inglobare. La massa non deve essere incordata ma liscia e omogenea: come diciamo qui deve fare la faccia, cioè l'olio non si deve vedere in chiazze o parti unte.
Se si procede con planetaria o a mano : dopo l'impasto che deve essere morbido e non appiccicoso, formare una palla e lasciar riposare per trenta minuti prima di procedere alla formatura dei taralli.
immagine di repertorio |
Una volta formati i taralli accendere il forno a 170-180 gradi modalità statico e disposti i taralli su teglia ricoperta di carta forno infornarli fino a doratura, ci vorrà all'incirca mezz'ora per ogni teglia.
qui troverete la versione con lievito di birra
SPETTACOLO!!!! troppo buoni i taralli pugliesi! Me li faccio spedire sempre dalla mia mamma, qui non li trovo così buoni e farli non è proprio velocissimo, ma mi stai facendo venire una gran voglia di provare! Terrò presente la tua ricetta.
RispondiEliminaGrazie mille.
Alice
Ma tu pensa.. io faccio una versione da anni.. senza lievito!! Dovrò provare la tua versione prima o poi.. li adoro!! smackk
RispondiEliminaSabato pomeriggio provero' questa tua ricetta...mi piace e sicuramente mi darà degl iottimi taralli fragranti e friabili. a presto,Peppe.
RispondiEliminaNe vado matta. Ogni volta che vengo nella tua regione ne faccio una scorpacciata.
RispondiEliminaehm buona sera sono passata a fare l'ordine...1 kg potrebbe bastare..intanto ^_________^
RispondiEliminache meraviglia! io e mia figlia ne siamo golosissime e li mangiamo a quattro palmenti. ai semi di finocchio, ma i miei preferiti sono quelli un pò piccanti di peperoncino. forse questi ultimi non sono della tradizione della tua stupenda regione, ma tant'è.... io li adoro.
RispondiEliminaun bacio
irene
Anna anche io ho il lievito madre bello ed arzillo che dici provo a farli anche io ? la tua ricetta mi piace proprio.
RispondiEliminaTu vivi a Trani....che posto meraviglioso una volta son venuta in vacanza!
Un abbraccio
Patrizia
ho provato a farli con il lievito madre e con la pre-bollitura ma, come è successo anche a te, duri ma proprio troppo; farò come dici tu e li lascio riposare all'aria prima di infornarli :-)
RispondiEliminagrazie dei consigli
raffaella
L'aspetto è straordinario...e mi sa che li provo ;) Ciao bellezza !
RispondiEliminamih...non li ho mai fatti, che vergogna! e dire che si possono fare anche senza glutine...vabbè..li proverò anche io! grazie per la ricetta e i suggeriemnti, un bacio
RispondiEliminaI taralli a me piacciono tanto ma ho sempre avuto un certo timore nel realizzarli per paura che non riuscissero. Provo con la tua ricetta cara . Bacioni
RispondiEliminaAnna, ma quanti me ne mangerei di sti taralli??!
RispondiEliminaSicuramente tanti, probabilmente troppi!!!
;)
Un bacio, Cri
Io li adoro i taralli Annina e non li ho mai fatti!!!
RispondiEliminaSe inizio a mangiarli non mi fermo finchè non sono gonfia così..
Ok, mi devo produrre sto benedetto lievito madre...copio e scappo via!!
Bacioni e buon fine settimana!!! Roby <3
hai mai provato con esubero di pasta madre? vedo che in molti lo fanno con l'esubero?!?!?!
RispondiEliminagrazie, volevo cimentarmi!!!!
Francesca
Francesca ciao
Eliminaho provato con esubero ma mi son venuti duri
Ma perché io il tuo trucco non lo leggo?Comunque da quanto ho capitodai commenti li metti all'aria ad asciugare..potresti dirmi per quanto per favore?Grazie mille!!
RispondiEliminaciao Sara,
Eliminai taralli vanno asciugati all'aria nel caso vengano "scaldati" e vanno lasciati ad asciugare in genere una mezz'oretta ma non c'è una regola a al proposito. In questo caso, con lievito madre, io salto il passaggio bollitura e appena formati , accendo il forno e li inforno.
Grazie di essere passata
Mmmmmm fantastici! I taralli pugliesi sono una squisitezza!Li acquisto online su antoniofiore.net, qui non li trovo così buoni e farli non è proprio velocissimo.
RispondiEliminaLi trovo molto genuini, come quelli fatti in casa! Ricetta appuntata nel caso voglia provare l'ebbrezza di preparare i tarallini pugliesi..
Grazie mille.