Ci sono cose che tante volte dai per scontato. Nella tua cucina molto spesso si avvicendano preparazioni che ormai esegui automaticamente senza neanche pensarci, le fai e basta perchè fanno parte della tua tradizione e della cultura del territorio. Poi un giorno ci pensi e ti rendi conto che tu sei una curiosona che gira in rete e che vuole , almeno le piacerebbe, provare e saper fare i piatti e le ricette di altre realtà territoriali del tuo Belpaese. So bene che la mia conoscenza a tal merito è ancora davvero infima e sempre con rispetto ed umiltà mi accosto alla territorialità della nostra cucina chiedendo se posso, suggerimenti e notizie per cercare di riprodurre il più possibile fedelmente quel che di buono c'è di regione in regione.
Allora un giorno di fine settimana in cui ti appresti come spesso accade a impastare qualcosa di goloso per il week-end ecco che ricado nella tradizionale focaccia che sempre è gradita. E ti soffermi a pensare che ultimamente il capitano ha una predilezione spudorata per una focaccia che vendono in un paio di negozi e che viene direttamente da un forno a legna di Corato, paese limitrofo dove sfornano pane da urlo, e la tal cosa un poco mi fa incavolare! orgoglio di foodblogger!!!!!!
Io la focaccia la faccio da una vita, quella morbida con la patata nell'impasto come scritto qui e anche qui e anche integrale.
La focaccia seme della discordia ha un impasto più asciutto e consistente, quindi senza la patata che conferisce sofficità e morbidezza.
Ora è quella che preparo sempre, la patata l'ho abbandonata :)
Ingredienti per una teglia da 25 cm. di diametro
100 gr.di semola rimacinata
200 gr. di farina 0 , 11 proteine
210 gr. di acqua
50 gr. di lievito madre rinfrescato e raddoppiato (oppure 4 gr. di lievito di birra)
2 cucchiai di olio
7 gr. di sale
1 cucchiaino di zucchero
circa 10 pomodorini rossi
olio evo con generosità per il fondo della teglia e per irrorare la focaccia
origano
sale
olive a piacere
Volendo si può usare tutta farina 0. Sciogliere il lievito insieme allo zucchero nell'acqua, unire le farine mescolate e avviare la planetaria a velocità minima, o impastare a mano finchè l'acqua si sarà completamente assorbita, quindi unire il sale e l'olio e continuare ad impastare, con la planetaria aumentando di poco la velocità, finchè si avrà un impasto incordato, uniforme e liscio. Ad impasto avvenuto trasferire su piano e pirlare quindi mettere in una ciotola unta d'olio e coprire con pellicola per alimenti.
con lievito di birra solido: 4 gr. di lievito di birra 190 gr. di acqua il resto invariato
A questo punto abbiamo due opzioni: aspettare il raddoppio oppure dopo 15 minuti trasferire la ciotola in frigo.
Nel caso si scelga la prima opzione : a raddoppio avvenuto ungere generosamente la teglia con olio evo e trasferire l'impasto, io eseguita questa operazione lo rigiro sottosopra in questo modo la superficie sarà unta d'olio e non avrò problemi a stenderla. Volendo si possono ungere per bene le mani con olio e stendere.
coprire la teglia e metterla in forno spento con lucina o in luogo dove si possa assicurare una temperatura di 25-26 gradi e aspettare che raddoppi nuovamente. Per raggiungere il raddoppio ogni impasto ha bisogno di calore, quindi è superfluo scrivere che nella stagione fredda ci aiuteremo con stratagemmi tipo a lucina in forno sento o coperte e contenitori caldi. Ma nella stagione cui andiamo incontro sarà probabilmente sufficiente lasciare coperta la teglia con un vassoio o pellicola e un panno pulito. Io adopero la leccarda del forno messa la contrario sulla teglia, la superficie ben unta impedirà che si asciughi compromettendo la lievitazione.
Nel caso avremo scelto l'opzione riposo in frigo, avremo cura di mettere fuori la ciotola la sera tardi in modo che tra tempo di riscaldamento e tempo di lievitazione al mattino troveremo l'impasto raddoppiato, infatti ci vogliono circa 6 ore perchè questo abbia luogo.
Quindi procederemo come scritto sopra.
Avvenuta la seconda lievitazione dopo aver steso l'impasto nella taglia, copriremo con pomodori e volendo olive nere snocciolate, condiremo con sale e origano e una generosa quantità di olio.
Inforneremo in forno già caldo a 220° modalità statico fino a cottura, circa 20-30 minuti.
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