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martedì 30 ottobre 2018

SFORMATO ZUCCA E MOZZARELLA

La zucca si presta a tantissime interpretazioni in cucina e fuori, vedi in questi giorni le bellissime zucche svuotate e rese lampade per ricordare la festa americana di Halloween che sta sempre più prendendo piede anche tra noi!
In questi giorni facevo una riflessione legata alla mia infanzia e alla tradizione dell'albero di Natale.
Oggi non è concepibile il Natale senza un albero in casa, che sia grande o piccolo è il simbolo per antonomasia della festa più bella dell'anno.
Quando ero piccola il mio nonno materno a casa nostra allestiva un presepe immenso costruito durante tutti i giorni dell'avvento, con tanto di impalcatura rivestita di montagne e prati, personaggi grandi e illuminazione a lampioni che davvero rendeva il tutto spettacolare. Il presepe prendeva tutta la parete di una grande stanza adibita a soggiorno dove si trascorreva la maggior parte del tempo della giornata.
Il mio rammarico è non avere nessuna foto del periodo; Era quello il nostro Natale, il presepe, la processione di mezzanotte e le tombolate immense con le bucce di manderini ( quelli veri) che profumavano l'aria usati per coprire i numeri delle cartelle, la stufa a legna che ci scaldava e noi bambini che aspettavamo la befana e no Gesù bambino per i doni. Niente albero, niente!
Poi intorno alla fine degli anni sessanta si cominciarono a vedere, almeno da noi; i miei nonni e un po' anche i miei genitori si rifiutavano di allestirlo, a dire il vero più i nonni perhè papà accolse subito con entusiasmo la nuova moda. Lui era un anticonformista un uomo sempre avanti nei tempi, aperto a qualunque novità, non se ne perdeva una. Anzi, ci portava a Bari dove babbo natale accoglieva i bimbi per le foto di rito e dove nei grandi magazzini Upim o Standa, assenti qui da noi, acquistavamo i primi doni e nelle caffetterie oggetti di cioccolato che usavamo per  abbellire l'albero, nuovo arrivato.
Questo tutto nei ricordi della mia infanzia per fare un paragone con la festa di halloween, che sono certa fra qualche anno festeggeremo quasi come fosse nostra; per ora io ancora resisto e la lascio passare inosservata con qualche disappunto delle nipotine che invece già la ritengono come nostra.
Un antefatto nostalgico per introdurre un piatto a base di zucca che mi è piaciuto non poco, veloce e saporito che vi farà apprezzare questo cucurbitaceo tornato grandemente sulla scena dopo anni di immeritato abbandono.



Ingredienti per una teglia 20x15

300 g di zucca (peso netto) 
200 g di mozzarella
50 gr di farina
50 g di parmigiano grattugiato
30 g di pecorino romano grattugiato
una spolverata di noce moscata
qualche cucchiaio di pangrattato
sale e pepe q.b.
olio evo
2 o 3 cucchiai di latte




La preparazione è abbastanza veloce:
accendere il forno a 200° modalità statico
ungere la teglia con olio e spolverare con pangrattato.
sminuzzare la mozzarella.
mescolare in una ciotola i due formaggi , la noce moscata, un cucchiaio raso di pangrattato, sale ( poco) e pepe.
Tagliare a fettine sottilissime la zucca, infarinare le fettine e comporre uno strato nella pirofila, 
condire con il miscuglio di formaggi, mozzarella e un filo d'olio.
Proseguire in questa maniera fino a terminare con l'ultimo strato di fettine di zucca infarinate cosparse del miscuglio di formaggio. Spolverare con pangrattato, irrorare d'olio, punzecchiare con i rebbi di una forchetta la superficie dello sformato fino alla base della pirofila.
Versare lungo i bordi due o tre cucchiai di latte e cuocere a 200° modalità statico per circa quaranta minuti. Controllare la cottura della zucca quindi portare a massimo il forno per altri 10 minuti. Lasciar intiepidire prima di consumare.

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