Nel tempo dei miei ricordi.....nel profumo dell'agrumeto nella nostra villa in campagna che, in questo periodo vivevamo nelle sue prime giornate all'aria aperta , condite di profumi, fave e pecorino!!
I pomeriggi trascorsi in compagnia, con la musica di Lucio Battisti come sottofondo, i mazzetti di fiori di capo raccolti e donati da chi mi ama e quel fiore dietro l'orecchio. Una foto di un periodo felice della mia vita.......
e tra cori scanzonati e occhiate complici si raccoglievano lungo i muretti a secco i germogli di quella pianta spinosa che oltre gli aculei lasciava intravedere i teneri rametti : gli asparagi.
Oggi solo ricordi!!
Che belli i ricordi che possono essere risvegliati da un profumo.....da un gusto.....
E stamattina tra un'occhiata al mio limone che alterna fiori frutti appena spuntati e frutti da raccogliere
e le mani intente a spezzare le punte degli asparagi , non ho potuto fare a meno di spolverare questi ricordi!!!
ingredienti
1 mazzetto di asparagi
1 piccola carota
1 cipollotto fresco
100 gr. di speck a dadini
4 cucchiai di olio evo
200 gr. di brodo vegetale
pepe
350 gr. di gnocchetti sardi Garofalo
1 bustina di zafferano
Spuntare gli asparagi e tenere da parte le punte, tagliare a rondelle la parte tenera degli steli.
Affettare sottilmente la carota e metterla a lessare in acqua salata. A cottura quasi ultimata unire le punte degli asparagi. Sbollentare ancora 5 minuti , spegnere e tenere da parte nell'acqua di cottura.
Tagliare a metà il cipollotto e metterlo in una padella con l'olio. Farlo rosolare un po' e unire lo speck, rosolare un pochino. Aggiungere le rondelle di asparagi, mescolare per bene , unire il brodo caldo e cuocere fino a cottura degli asparagi a padella coperta.
Eventualmente unire ancora poco brodo.
Poco prima di spegnere
unire le punte di asparagi e le carote a rondelle, sciogliere nell'intingolo la bustina di zafferano.
Mettere a scaldare la pasta e due minuti prima della cottura scolarla conservando un bicchiere di acqua di cottura. Unirla agli asparagi e continuare la cottura nel sughetto unendo l'acqua tenuta da parte, come si fa per un risotto.
Spolverare di parmigiano, mescolare e impiattare dopo una generosa macinata di pepe.
solo per il fatto di avermi riportato alla mente momenti spensierati, adoro questo piatto!!!!!