mercoledì 27 luglio 2016

TRECCIA RIPIENA SALATA 2.0

Estate, tempo di serate tra amici, incontri all'aria aperta, cieli stellati risate sonore.
Racconti festosi di ricordi e di progetti, di viaggi fatti e da fare, voglia di spensieratezza.
Dimenticare per qualche ora la quotidianità , e perdersi festosamente nell'oblio della semplicità, ritornare quasi bambini, appartarsi al riparo dalla luce per guardare quel telo nero, immenso sopra di noi, bucato, che lascia trasparire fori di luce , migliaia, miliardi.
Io amo il cielo stellato delle sere d'estate, specie se ti capita una notte senza luna, dove la stupida, bellissima sentinella non ci guarda con quel suo sorriso beffardo a rischiarar la notte.
Dove, senza di lei, lo sciame meraviglioso delle stelle lontane si staglia nel cielo e si mostra ai nostri occhi bramosi di conoscenza e assorbiti dal fascino dell'ignoto lontano.
Talmente festosi e rari questi momenti, che senti di doverti accompagnare con qualcosa di buono, profumato e fragrante, preparato con amore per celebrare l'amicizia e la spensieratezza, così rare in questa nostra affannosa quotidianità.
Cosa so fare io di buono? con cosa so dimostrare il mio affetto e la mia stima? con i miei amati lievitati.
Venite , seguitemi e vi mostro tutto, elaborazione liberamente ispirata da una ricetta del libro pasta madre di Antonella Scialdone !!






per l'impasto:

250 gr. di farina tipo 0
100 gr. di latte
70 gr. di pasta madre rinfrescata e raddoppiata
40 gr. di burro
1 uovo (60 gr.)
4 gr. di zucchero
6 gr. di sale
2 cucchiai di semi di papavero

per il ripieno:

1 melanzana da 250gr.
100 gr. formaggio spalmabile
2 fette prosciutto cotto
2 fette salame milano
70 gr. scamorza fresca

per finire:

semini  vari
tuorlo e latte sbattuti insieme per spennellare.


Preparare l'impasto sciogliendo nel latte leggermente tiepido il lievito  a pezzettini e lo zucchero, scioglierlo meglio che si può. Versare nella planetaria e con il gancio a foglia unire a velocità minima l'uovo e la farina. lasciar amalgamare per bene il tutto quindi cominciare ad unire il burro a pomata un pochino per volta aspettando che il pezzetto sia assorbito prima di unire l'altro. Terminato il burro unire il sale e semi di papavero quindi passare al gancio a uncino, aumentare gradatamente la velocità portandola a livello medio lasciando incordare l'impasto. Raccogliere l'impasto formando una palla, coprire e lasciare in ciotola della planetaria per un'ora.
Trasferire sulla spianatoia infarinata, appiattire l'impasto cominciando a dare una serie di pieghe a tre. Formare il panetto, pirlando l'impasto






 e metterlo in una ciotola leggermente unta d'olio, coprire con pellicola e lasciar lievitare per tutta la notte in luogo caldo ( forno spento con lucina accesa per esempio) e comunque fino a raddoppio dell'impasto in ciotola.
Oppure trasferire in frigo per la notte e al mattino rimettere a temperatura ambiente per seguire la lievitazione, onde evitare che con temperature ambiente elevate , l'impasto possa passare di lievitazione durante la notte.
Nel frattempo tagliare a cubetti molto piccoli la melanzana e saltarla in padella con olio e sale. Tenere da parte.
tritare gli altri ingredienti mescolati tra loro.
Versare l'impasto lievitato sulla spianatoia infarinata, e con il matterello stendiamolo in un rettangolo spesso circa 1/2 cm , delle misure approssimative di cm 30x38. Dividiamolo in tre strisce nel senso della lunghezza Distribuiamo il ripieno al centro di ogni striscia e richiudiamo i lembi del lato lungo su se stessi






formiamo la treccia








e posizioniamola sulla leccarda coperta di carta forno. Mettiamola a lievitare  per 3 ore coprendola con pellicola nel forno spento con lucina accesa. 




Quando vedremo il suo raddoppio ,estraiamola dal forno che accenderemo alla temperatura di 180° statico . Aspettando che il forno raggiunga la temperatura indicata, spennelliamo la treccia con tuorlo d'uovo sbattuto con un po' di latte e ricopriamo con semini vari a piacere. Cuocere per 35 minuti circa.









Gustare tiepida.






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lunedì 25 luglio 2016

PASTA FROLLA SENZA GLUTINE CON FARINA DI RISO E FARINA DI GRANO SARACENO

Scorro gli scaffali delle farine e come spesso accade, oltre alle mie solite, mi capita di rifornirmi di cereali alternativi, perchè mi riprometto sempre di sporcarmi le mani con consistenze diverse e profumi nuovi.
E poi? e poi le farine giacciono lì in dispensa in attesa, e poi arriva il caldo e la voglia di far niente ti assale e ti fa prigioniera.
Santo frigo! chiudo i sacchetti per bene e li ripongo al fresco, in attesa di tempi migliori.
Ma ben so che la mia quiescenza è altalenante, e all'improvviso mi prudono le mani e il desiderio ti assale, hai voglia di sporcarti le mani e allora perchè non approfittare di quelle farine "strane" e provare a realizzare un biscotto diverso? si , perchè ho proprio voglia di qualcosa di dolce.
E poi quest'anno ho fatto davvero tanta confettura di fragole che mi sento, sarà ottima col profumo del grano saraceno, ci starà benissimo.
Biscotti con farina di riso? già fatti qui  e qui le ricette, mescolata a farina 00 e allora andiamo e facciamone di senza glutine ( entrambe le farine utilizzate riportano sulla confezione il simbolo della spiga sbarrata del senza glutine), strepitosi, il cap appena addentato ha detto "davvero buonissim" alè!!
Venite con me in cucina






Ingredienti

120 g. di farina di riso ( certificata da  spiga sbarrata)

80 g. di farina di grano saraceno( certificata da spiga sbarrata)
70 g. di zucchero finissimo
90 g. di burro morbido
1 pizzico di sale
1 uovo
confettura di fragole o albicocca per farcire (facoltativo)





In una ciotola mescolare le due farine con lo zucchero e il sale, unire l'uovo e il burro a pezzetti.
Impastare velocemente, trasferire su piano spolverato con farina di riso, formare un rettangolo che richiuderemo in un foglio di carta forno o pellicola per alimenti.
Riporre in frigo per almeno trenta minuti ma anche la sera prima per il giorno dopo o viceversa.
Accendere il forno modalità statico alla temperatura di 180°.
Ammorbidire la frolla tra le mani sporcate con farina di riso.
Stendere tra due fogli di carta forno spolverati con farina di riso fino ad uno spessore di 4 millimetri e ritagliare i biscotti nella forma desiderata.
Volendoli farcire è carino dividere le forme e a metà delle stesse praticare il classico foro dei biscotti occhio di bue.
Posizionarli su leccarda coperta  con carta forno e cuocere in forno a temperatura per dieci minuti.
Una volta freddi, desiderando, farcire con confettura di fragole o albicocca.

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mercoledì 20 luglio 2016

PANE DA TOAST E FETTE BISCOTTATE FRIABILI CON AUTOLISI E LIEVITO MADRE

Ho un po' cambiato i miei procedimenti in fatto di impasti con pasta madre.
Da un po' di tempo metto in atto la tecnica della autolisi della farina prima di procedere all'impasto vero e proprio.
L'autolisi è un metodo di lavorazione che permette di migliorare l'elasticità dell'impasto producendo un aroma ed un alveolatura più pronunciata rispetto al tradizionale metodo diretto. Questa tecnica si pratica impastando farina e acqua per un brevissimo periodo di tempo, al termine del quale si interrompe la fase di impastamento e si lascia riposare tutto com'è per un tempo che va da una ventina di minuti ad un massimo di un' ora e mezza, dipende soprattutto dalla qualità della farina.
Questo periodo di tempo permette una maggiore idratazione della farina e anticipa lo sviluppo della maglia glutinica. Dopo la fase di riposo si  aggiungono gli altri ingredienti  continuando ad impastare normalmente.

E così partendo dalla ricetta dell'ottimo e apprezzato panbauletto all'olio di oliva cambiando farina, cambiando liquidi ecco la stessa ricetta trasformata in friabilissime fette biscottate che sono la nostra solita colazione con un velo di confettura.









Ingredienti per due stampi usa e getta cm. 10 x 23 di alluminio *


200 gr. di farina w 330 ( o manitoba comune)

200 gr. di farina tipo 1
200 gr. di acqua
60 gr. di latte
150 gr. di lievito madre rinfrescato e raddoppiato
7 gr. di miele
30 gr. di zucchero
5 gr. di sale
70 gr. di olio

In alternativa agli stampi usa e getta uso, a volte, due stampi antiaderenti da plum cake 10x30 e 10x20, unti d'olio.  Impasto finale all'incirca gr. 900:nello stampo maggiore 600gr. in quello più piccolo il resto.

Mescolare le farine e fare autolisi di almeno trenta minuti con 200 gr. di acqua.
Trascorso il tempo unire alla farina in autolisi il lievito a pezzetti, il miele e lo zucchero ed avviare la planetaria con gancio a uncino a velocità minima per cinque minuti, quindi cominciare ad unire poco per volta i 60 gr. di latte aumentando la velocità portandola a 1, con l'ultima parte unire anche il sale.
Unire ora in tre volte l'olio, e lasciar assorbire la prima dose prima di unire la successiva portando la velocità a 1,5-2 e abbassando nel momento di aggiunta della dose successiva.
Terminata l'aggiunta dell'olio portare ad incordatura.
Spegnere l'impastatrice, coprire e lasciar riposare l'impasto per 4 ore ( in estate saranno sufficienti da due a tre ore, si noterà il rilassamento e rigonfiamento dell'impasto indice di inizio lievitazione).
Trasferire su piano leggermente infarinato e dividere in due parti.
Appiattire con le mani fino a formare un rettangolo e arrotolare su se stesso, mettere a lievitare negli stampi ricoperti con carta forno con la chiusura sotto. Coprire con pellicola.
Temperatura di lievitazione 28-30 gradi.
Vi mostro una foto da archivio per mostrare cosa intendo con avvenuta lievitazione



e se siete curiosi di sapere cosa è questo in foto:stesso impasto a cui cui insieme al sale ho aggiunto semi di sesamo e papavero, strepitoso!

Quando l'impasto avrà raggiunto il bordo degli stampi  scoprire e accendere il forno modalità statico alla temperatura di 160°, a temperatura raggiunta introdurre gli stampi e  cuocere per circa trenta minuti. Io cuocio con la griglia posizionata nel secondo binario, quindi piuttosto in basso , questo per evitare che si cuocia troppo la cupola.




questo impasto è ottimo come pane per toast. Per  trasformare in friabili fette biscottate , aspettare prima di tagliarlo anche 24 ore, tostare a 120° modalità statico, griglia penultimo binario verso il cielo del forno. 
Per un taglio migliore , una volta freddo,si può tenere in frigo per 12 ore.




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mercoledì 6 luglio 2016

TYROPITA ( torta salata con porri e feta) ovvero un tuffo nei ricordi di una vacanza indimenticabile

Arriva questo periodo e mi prende la nostalgia delle belle lunghe vacanze passate, e ripasso le dita sulle foto, sulle pagine dei diari che immancabilmente scrivo nei giorni ludici dedicati al girovagare per luoghi lontani.
I pochi giorni dedicati alla scoperta di posti e tradizioni si dilatano nel tempo e ti lasciano impressi nella memoria sensazioni indescrivibili e di straordinaria bellezza.
Non importa se si tratta di pochi giorni o di una settimana, il fascino dell'evadere dal quotidiano sta proprio nel dilatare del tempo. La prima cosa che faccio quando sono in vacanza è togliere l'orologio, il dannato marchingegno che scandisce la nostra quotidianità durante l'anno ma che almeno in quei pochi giorni voglio abbandonare sul comodino a guardarmi ticchettando e io a scordarmi di lui. Mi lascio scandire le ore dal sole, incurante dei fremiti subdoli dell'inconscia tabella che staziona nel mio cervello assuefatto all'orologio biologico della mia vita.
Ora sfoglio in ordine cronologico i diari dei miei ultimi viaggi.
Tra i luoghi che hanno segnato la mia sete di conoscenza con impronte gastronomiche allettanti mi sento di ricordare con infinita nostalgia la nostra vacanza nell' isola di Kos , nel Dodecaneso, conosciuta anche come il giardino dell'Egeo, una delle isole greche più ad est, quasi a ridosso della Turchia, con numerose spiagge, visitate in auto a noleggio con gli amici di sempre.
Tra un bagno e l'altro gustavamo numerosi piatti tipici, perchè la mia sete si placa assaporando.
Qui nel blog ho dedicato due post a queste vacanze, in essi potrete trovare consigli utili nel caso voleste visitarla, il primo è al link sopra , il secondo è QUI.
Una volta tornata, inutile dire, il mio primo pensiero è stato quello di replicare ciò che avevo gustato nel'isola.
E cerca qua cerca là , nella ricerca capito da great. mangiare greco, ed è amore .
Da allora è la mia musa ispiratrice, la mia fonte sicura dove attingere ricette autentiche di questa meravigliosa regione costellata da miriadi di isole.
E capito a leggere questa ricetta che vi propongo oggi.

Ingredienti per una teglia diametro 22 cm

10 fogli di pasta fillo (banco frigo del supermercato)

200 gr. di feta greca
125 gr. di yogurt bianco intero
1 uovo
1 porro piccolo
5 foglie di menta
1 cucchiaino di aneto ( io ho usato la barbetta degli ultimi finocchi)
pepe e sale q.b.
4 cucchiai di olio + quello per spennellare i fogli di pasta fillo



Tagliare a rondelle la parte bianca del porro e appassire in padella con quattro cucchiai di olio e poco sale ( la feta è abbastanza saporita).
In una ciotola sbriciolare a pezzi non troppo piccoli la feta e mescolarla allo yogurt.
Unire il tutto al porro appassito  e mescolare senza far sciogliere del tutto la feta, togliere dal fuoco e unire le erbe aromatiche tritate.
Regolare di sale e pepe.



Lasciar raffreddare il composto e unire l'uovo leggermente sbattuto, mescolare per amalgamare bene il tutto.




Ora dedichiamoci alla composizione della tyropita:
spennellare di olio la teglia che la conterrà quindi adagiarvi un foglio di pasta fillo a coprire tutta la superficie della teglia e lasciando che i lembi in eccesso fuoriescano, spennellare il foglio e adagiarvi un altro strato di fillo, proseguire fino  ad adagiare nella teglia 5 fogli di pasta





versare il ripieno distribuendolo uniformemente , sbattere la teglia sul piano per eliminare eventuali bolle d'aria e ricoprire allo stesso modo con i rimanenti 5 fogli di fillo tagliati però a misura della circonferenza della teglia spennellando ogni strato con poco olio.
Ora spennellare anche i lembi fuorusciti e chiuderli a corona tutto intorno alla tyropita.
Spennellare ora la superficie con poco albume o olio ( con albume si avrà un aspetto più lucido, io l'ho fatto).
Incidere a quadrotti la superficie senza arrivare al fondo della torta e cuocere a 180° modalità statico per 50 minuti.
Lasciar riposare per almeno mezz'ora prima di gustare questa fantastica torta salata dal guscio scrocchiarello!!



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