giovedì 14 ottobre 2021

PEPERONI A FALDE GRATINATI, SEMPLICI E GUSTOSISSIMI

 In questo periodo i peperoni sono nel pieno della maturazione, i caldi abbracci del sole sulle piante hanno donato ai frutti i colori raggianti dell'estate; ammetto che li consumo per gran parte dell'anno tranne che in pieno inverno perchè sono tra gli ortaggi più versatili in cucina e si prestano a preparazioni di primi piatti e secondi gustosi da soli o accompagnati ad altri ingredienti in genere proteine animali.

Inoltre poichè la maturazione , almeno dalle mie parti, è al massimo della produzione si trovano a prezzi davvero abbordabili che invogliano a farne scorta per trasformarli in notevoli specialità.

Alcune notizie sul peperone:

capsicum annum, origine America meridionale è una pianta che può raggiungere anche un metro di altezza con foglie ovali a margine intero e di colore verde scuro, fiori piccoli e bianchi, frutti  carnosi e cavi all'interno dove custodiscono i semi, hanno forma colore e dimensioni diverse nelle varie cultivar.

 



Ingredienti

3 peperoni di colore diverso

2 cucchiai di formaggio pecorino romano grattugiato

2 cucchiai di pangrattato

1 spicchio di aglio tritato 

1 ciuffo di prezzemolo

1 cucchiaio di capperi in aceto

sale e pepe q.b.

qualche cucchiaio di acqua




Lavare i peperoni tagliarli a falde di dimensioni irregolari, eliminando semi e filamenti chiari che , dicono, siano la parte meno digeribile dell'ortaggio. Raccoglierli in una ciotole e condirli con gli ingredienti indicati tranne l'olio. Sale e pepe, mescolare generosamente per distribuire il condimento su tutta la superficie dei peperoni.




Ungere una teglia da forno con qualche cucchiaio di olio, versare i peperoni e mescolare ancora. Irrorare ancora generosamente con olio  e qualche cucchiaio di acqua, cuocere in forno alla massima temperatura per circa quaranta minuti, mescolando di tanto in tanto.



Quando i peperoni saranno ben cotti e leggermente bruciacchiati sui bordi saranno pronti per essere gustati come contorno o da soli, no ma che dico da soli, con una montagna di pane  😂.



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venerdì 13 agosto 2021

TZATZIKI salsa della cucina greca a base di yogurt

Quanti anni sono passati? 9 anni dal bellissimo viaggio a Kos e da tanti anni che conservo con nostalgia questo "strofinaccio" insieme a quello che spiega come fare la moussakà e l'ho ripreso e fotografato in questi giorni che ci è presa la voglia di cibi meravigliosi della gastronomia  greca. Questa salsa ha accompagnato il polpo 🐙 in un panino 🍔 gourmet di cui vi mostrerò la foto e anche dei saporitissimi souvlaki di pollo 🐔 😋
Vi scrivo di seguito come l'ho preparata seguendo le indicazioni della ricetta stampata ma con modifiche adattate ai nostri gusti 

Ingredienti
300 g di yogurt greco
1 cetriolo 🥒 ( peso circa 100 g)
1/4 spicchio di aglio ( a sentimento se di più o di  meno)
un ciuffo di aneto fresco o un pizzico secco
4 cucchiai di olio evo
sale e pepe q.b.
ho omesso aceto indicato tra gli ingredienti stampati




Sbucciare il cetriolo  🥒 e con una grattugia a fori larghi ridurlo a pezzetti, raccoglierli in un colino a maglie strette cospargere leggermente di sale e lasciar colare per pochi minuti, già da subito caccerà tanta acqua.

Versare lo yogurt greco in una ciotola e stemperarlo brevemente con un cucchiaio; a questo punto trasferire il cetriolo tritato in un panno pulito avvolgerlo e strizzarlo con forza per eliminare ogni residuo di liquido, unirlo allo yogurt con l'aglio passato nell'apposito attrezzo per tritarlo, se non lo avete dovete sminuzzarlo davvero bene bene! Unire anche olio, aneto, pepe e sale ( assaggiate per regolarvi). Mescolare sapientemente e tenere in frigo almeno un paio di ore prima di gustare questa prelibatezza. Giuro, io l'ho finita sui crackers 😄




Si conserva in frigo per qualche giorno, se riuscite a fermarvi dal mangiarla!



 ora vi lascio con il favoloso panino 🍔 a base di polpo arrosto e salsa tzatziki 😋 e vi ricordo di seguirmi sulla pagina facebook




venerdì 4 giugno 2021

PARIGI - IL LOUVRE E MONTMARTRE

 

Dopo il primo racconto del mio viaggio eccomi con un nuovo appuntamento con questo articolo su un altro scorcio della capitale francese; seguitemi! 

Quando si hanno pochi giorni a disposizione da trascorrere in una grande città un aiuto irrinunciabile per muoversi è la metropolitana.

La "métro de Paris" vide la luce per la prima volta ( manco a dirlo) in occasione dell'esposizione universale del 1900, le insegne delle stazioni più antiche e artistiche in Art Nouveau furono opera dell'artista Hector Guimard  e sono ancora oggi presenti costituendo loro stesse delle attrazioni da fotografare e ovviamente non ho potuto esimermi  dal farlo 😊


insegna Art Nouveau e sullo sfondo il cabaret più famoso del mondo 

Parigi conta ben 16 linee di metropolitana, le stazioni sono contrassegnate con i cartelli mètro, motropolitain, a volte anche soltanto una M . Come estensione è seconda soltanto a quella di Londra e Madrid

se non si opta per la navigo decouverte i singoli biglietti possono essere emessi dalle macchinette presenti in ogni stazione della metropolitana.

Per i nostri spostamenti è stata utilissima ad accorciare i tempi di percorrenza visto che abbiamo avuto a nostra disposizione pochi giorni, ogni attrazione da noi scelta nella visita alla città non era distante mai più di 500 m dalla stazione scelta per raggiungerla.

secondo giorno

oggi destinazione 1° arrondissement il quartiere fulcro della città che ospita il museo più famoso del mondo.

Scarpe comode e uscita mattutina, alle 9 siamo già pronti di tutto punto. Il biglietto costa 15 euro, noi abbiamo fatto biglietto per ingresso prioritario da casa  per evitare file lunghissime. 

Metropolitana GRANDS BOULEVARD vicino hotel prendiamo la linea 8 direzione BALARD dopo due fermate  OPERA scendiamo per cambio linea la  7 direzione Mairie D'ivry;  due fermate ed eccoci alla fermata PALAIS ROYAL MUSEE DU LOUVRE, ci troviamo praticamente nel grande centro commerciale CARROUSEL DU LOUVRE che si trova a ridosso del museo. Abbiamo ingresso prioritario e quindi ci dirigiamo verso la piramide di vetro ( orribile secondo me) che accoglie i visitatori.



Inutile dire che la maestosità del tutto è spettacolare!! 

All'interno della piramide si hanno tre possibili scelte di itinerario: a destra l'ala DENON che si affaccia sulla Senna, di fronte l'ala SULLY che si sviluppa sui quattro lati della corte quadrata del museo e  a sinistra l'ala RICHELIEU che si affaccia su Rue de Rivoli. Ogni ala  comprende ben 4 piani ed ogni ala ha ben 8 dipartimenti che accolgono le opere in base a 8 categorie.

Non è semplice decidere, così come non è possibile visitare tutto il museo in un solo giorno, anzi in poche ore, prima di tutto per l'immensità delle opere contenute, per le innumerevoli sale e chilometri e chilometri da percorrere, quindi decidiamo di procedere per l'ala DENON perchè in questa sezione del museo troveremo la Gioconda, che troveremo nella sala 6 del primo piano dell'ala DENON.

Entriamo nelle sale delle sculture e all'improvviso lei, la mia preferita per cui vale la pena fare un viaggio al Louvre, no, non è la Gioconda! è AMORE E PSICHE la straordinaria scultura di Antonio Canova!!! ( sala 4, primo piano ala DENON) Emozionatissima la fotografo da ogni angolazione girandole intorno!!











Proseguiamo il percorso fino a raggiungere un crocevia affollatissimo e in cima alla scala DARU ( primo piano ala DENON)   una vista superba sulla NIKE DI SAMOTRACIA , altre foto all'infinito ma qui con più difficoltà causa ressa di turisti tutti intenti ad immortalare la sua imponenza e maestosità





La superiamo con non poca difficoltà per raggiungere la sala dove troveremo lei, piccola, piccola quanto non te la aspetti rispetto alle altre tele immense che la circondano  ma che attira milioni di visitatori ogni anno 



Devo dirvi la verità? non voglio dire che mi abbia delusa, è comunque un capolavoro, un bellissimo ritratto, un gioiello di Leonardo da Vinci ma io ho trovato molto più interessanti altre tele più grandi più elaborate che narrano scene di vita, come ad esempio una tela immensa che si trova proprio di fronte alla Gioconda, è di un altro artista italiano: Paolo Caliari detto il  Veronese, si tratta delle nozze di Cana, affascinante, mozzafiato!! (sala 6 primo piano ala DENON)

le nozze di Cana dell'artista Veronese
  

e anche la tela di Jacques-Louis David che rappresenta l'incoronazione di Napoleone  ( sala 75, primo piano ala DENON)




Tele maestose e magnifiche, opere celebrative con scene di vita vissuta, ricche di particolari minuziosi che mi hanno conquistata.

particolare della tela di David 


Percorriamo chilometri lungo le sale in su e in giù soffermandoci davanti a capolavori incredibili che non saprei mai raccontare se non con alcune foto in particolare i tesori dell'antico Egitto (piano terra e primo piano ala SULLY)








fino al culmine poco prima di terminare, esausti, il nostro giro culturale troviamo lei a salutarci, la VENERE DI MILO (sala 16, piano terra ala SULLY)


Non riuscirei, anche volendo, ad elencare tutte le opere che ho visto scorrere sotto il mio sguardo, rapito da tanta bellezza! Sono, per questa volta, soddisfatta; non avrebbe senso continuare ancora perchè non potrei immagazzinare nella mia mente tutto il sapere che è spalmato nelle centinaia di sale del museo.
Abbandoniamo l'edificio, che di per sè è magnifico con i suoi scorci sui giardini, sulla Senna, le grandi finestre, gli stucchi e i decori.










Lasciato il museo ci dirigiamo verso ARC DU CARROUSEL e quindi nei giardini de LE TUILERIES e ci riposiamo un po' all'ombra dei bellissimi alberi; ovviamente è una idea che hanno avuto tutti coloro che hanno scarpinato ore e ore e quindi ci restiamo giusto lo stretto necessario;  




lasciamo alle nostre spalle i giardini per andare alla ricerca di qualcosa da mangiare prima di tornare in hotel, troviamo Paul una paninoteca che fa ottimi panini  e ovviamente non possiamo fare a meno di approfittarne memori dell'ottima esperienza avuta a Londra. 

Ci accorgiamo di essere vicini alla stazione metro OPERA incredibilmente tutto è così vicino! Ne approfittiamo sebbene la nostra destinazione non sia lontana, ma siamo stanchi e sappiamo che ci aspetta un pomeriggio nuovamente intenso.

Arrivati ci fermiamo nella hall per un caffè perchè non vi ho detto che in questa catena fantastica di hotel è possibile prendere te, caffè o tisane e succhi accompagnati da dolcini al di fuori dell'orario di colazione; viene tutto messo a disposizione della clientela oltre ad un pass che ti permette di approfittare di questa gentilezza in ogni hotel della catena presente a Parigi.  In stanza nel frigo bar sono a disposizione bibite non alcooliche con rifornimento quotidiano. Fantastico direi!!

Ci diamo appuntamento per le ore diciassette destinazione MONTMARTRE.

Raggiungiamo la meta con la metropolitana da NOTRE DAME DE LORETTE metro n°12 ( sempre vicinissima a hotel) tre fermate e siamo alla fermata ABESSES a ridosso del famosissimo MURO DEL JE T'AIME;



 foto di rito irrinunciabile ovviamente, poi per raggiungere la cima della collina optiamo per i quintordicimila scalini comprensivi di fiatone e battiti a mille.




 Eccoci a place du Tertre cuore pulsante del quartiere e nelle viuzze che portano alla basilica che è visibile praticamente da ogni dove con i suoi scorci bianchissimi.



Che non sia conosciuta non si può proprio dire! Che sia una meta obbligata per chi va per la prima volta a Parigi è superfluo ricordarlo. Soprattutto al tramonto la scalinata davanti al SACRE COEUR e le viuzze del quartiere si popolano di ragazzi, turisti, e artisti di strada con gli immancabili vignettisti che si mettono a disposizione per ritratti o caricature. I locali si susseguono uno accanto all'altro, tra bistrot, ristorantini e negozietti di souvenir. La calca è inevitabile ma la vista della bianchissima  basilica con le sue cupole e lo stile romanico- bizantino la fa quasi dimenticare .

Costruita a cavallo tra XIX e XX secolo come voto di espiazione per le vittime contate durante la guerra franco-prussiana con un tipo di travertino che rilascia carbonato di calcio e non trattiene polvere e smog anzi diventa sempre più bianca ogni volta che piove.




Se si ha tempo ( e noi non ne abbiamo) con 6 euro è possibile salire sulla cupola e ammirare ancora di più Parigi dall'alto. Il campanile della basilica conserva la “ Savoyarde” la campana più grande di tutta la Francia con le su 19 tonnellate.




Il quartiere, un tempo villaggio rurale disseminato di mulini che rifornivano di farina la città, è un dedalo di stradine con case ammantate d'edera e ancora oggi  conserva la sua aureola fiabesca che attirò come una calamita ai primi del novecento artisti, scrittori, pittori prostitute e protettori, e qui si insediarono menti eccelse come Manet, Degan, Va Gogh fino a Picasso, Modigliani e Dalì, incantanti dal luogo e dai prezzi modici degli affitti .





Dopo aver visitato l'interno della basilica, che conserva la sua infinita bellezza solo all'esterno, ci soffermiamo brevemente ad ammirare Parigi in lontananza



 e poi passeggiamo senza meta per le stradine. Io mi soffermo ad osservare i volti delle innumerevoli persone che incrocio, scruto le loro espressioni e ascolto con simpatia le fragorose e numerose risate; scruto i vignettisti e i loro soggetti che abbassano lo sguardo quando si accorgono che li sto osservando con curiosità e un po' mi vergogno di averli messo a disagio; è una mia caratteristica quella di unire alla bramosia per l'arte dei luoghi che visito la curiosità di osservare le espressioni e i modi di fare di chi mi circonda, turisti o del luogo che siano.

Si avvicina ora di cena e dopo un veloce consulto tra le menti della compagnia si decide per una cena in un bistrot, visto che siamo qui; non sarà una cena da gourmet ma almeno sarà caratteristica.

Decidiamo una sosta rigenerante presso un bistrot sulla via principale a base di insalata nizzarda, zuppa di cipolle, manzo bourguignon e crepes suzette; menù a 16 euro e birra un litro 18 euro!!

Il tempo tiranno ci impedisce la visita allo storico cimitero; ci sono troppi luoghi trascurati, un motivo in più per ritornare qui appena possibile non credete?

Scendiamo le stradine della collina per un chilometro o poco più lasciando uno sguardo anche alla storica vigna del quartiere ( chissà perchè viene nominata in numerose guide) ed eccoci al MOULIN ROUGE, siamo nel quartiere PIGALLE, proprio sul confine con il "nostro" IX arrondissement.



Il famoso quartiere a luci rosse dei tempi andati con il suo emblema, il cabaret più famoso al mondo. Vale la pena fermarsi a fotografare.

E sono le 22 e anche oggi giornata lunghissima e chilometrica 😁, Al volo prendiamo il tram numero 30 che fa capolinea a TROCADERO e così, nonostante la stanchezza ci fermiamo ad ammirare la torre Eiffel con vista notturna 😍. Wow wow wow, ci fermiamo una mezz'ora tra orde di turisti e artisti di strada



Quindi di nuovo come il giorno prima  alla metro 9 alla fermata ALMA-MARCEAU direzione Mairie de Montreuil otto fermate ed eccoci a GRANDS BOULEVARDS nei pressi del nostro hotel.

Domani altra giornata entusiasmante verso NOTRE DAME 

to be continued .. 


lunedì 31 maggio 2021

RISO VENERE CON GAMBERETTI PISELLI FAGIOLINI E POMODORINO

 Allora, queste foto che vedete del piatto finito sono del 2018 quando portai in tavola questa ricetta preparata a sentimento per la prima volta, poi sia foto che ricetta andarono nel cassetto del dimenticato ( avete anche voi nella vostra mente un cassetto del dimenticato? io si e pure bello grande 😂🙈).

Poi qualche giorno fa i ricordi di facebook mi hanno riproposto la foto che avevo pubblicato il giorno che preparai questa delizia e allora non avendo più scuse l'ho replicata appuntando le giuste quantità degli ingredienti per poter farvi partecipi di questo piatto che dovete assolutamente provare se amate il delizioso profumo del riso venere e i sapori del mare 🌊

Sono andata dal mio contadino di fiducia per i piselli  e i fagiolini, dal pescatore solito e anche lui di fiducia 😁 per i gamberetti 🦐 il resto son cose che tutti abbiamo in casa.

La ricetta è di per sé molto semplice, ci vuole solo un po' di organizzazione, si prepara tutto prima anche il riso 🍚 e poi il tutto si assembla al momento di portare in tavola.

Provatela perchè e divina!!




Ingredienti

250 g di riso venere
300 g di gamberetti 🍤 ( peso lordo) 
100 g di fagiolini
150 g di piselli ( peso lordo)
150 g di pomodorini 
un pizzico di prezzemolo tritato 
1 piccola cipolla 
4 cucchiai di olio 
sale e pepe q.b.

per il fumetto di crostacei

carapaci e teste dei gamberetti 🦐
1 litro di acqua  
1 piccola cipolla
1 piccolo gambo di sedano
2 rametti di prezzemolo
2 cucchiai di olio
sale q.b.

Si comincia sgusciando i gamberetti 🦐 e raccogliendo teste e carapaci in una pentola; il corpo dei gamberetti, privato del filo nero centrale, in una ciotola; condire il frutto dei gamberetti con un po' di prezzemolo tritato, sale pepe e olio, tenere da parte.
Nella pentola dove abbiamo raccolto i carapaci versare un litro di acqua condire con gli aromi elencati tra gli ingredienti, aggiungere il sale e l'olio e cuocere per venti minuti da inizio bollore, filtrare e tenere da parte 450 g di fumetto che serviranno per terminare la preparazione.


Spuntare i fagiolini e sgranare i piselli. lessarli separatamente in acqua salata, scolare e tenere da parte.


tagliare in piccoli pezzi i pomodorini.


Lessare il riso in acqua salata per il tempo indicato sulla confezione. Scolare e tenere da parte.

In una larga padella 🍳 mettere quattro cucchiai di olio e la piccola cipolla intera, scaldare  l'olio, versare il riso, coprire con metà del fumetto tenuto da parte; mescolare e quando sarà assorbito unire l'altra metà del liquido, i fagiolini e i piselli e lasciar assorbire anche questa ultima parte di liquidi, eliminare la cipolla intera ( che ormai avrà assolto il suo compito insaporitore), e  dopo qualche minuto unire pomodori e gamberetti. Tutta questa operazione richiederà circa dieci minuti.


Terminare la cottura, impiattare  e gustare ad occhi chiusi.

Il riso venere con gamberetti 🍤 può essere gustato sia caldo  che freddo.



Buon appetito e grazie per aver scelto di leggermi 👀😍.
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venerdì 28 maggio 2021

CERNIA A RAGU' OTTIMO CONDIMENTO PER PASTA E GUSTOSO SECONDO PIATTO

 I primi di pesce sono sempre i benvenuti nella mia cucina;  fortuna che abitando in una città di mare la materia prima non manca mai e per fortuna che ho un marito con la passione della pesca. E in una domenica trascorsa Il capitano ha pescato alla traina una cernia di otto chili meravigliosa!!

Non è stata impresa facile provvedere a eviscerare e  dividere in porzioni ma ce l'abbiamo fatta e ce la siamo cavata egregiamente, Tra le tante ricette che ho potuto realizzare voglio parlarvi di un primo piatto da leccarsi i baffi un ragù da gran gourmet un primo da cinque stelle ✨ 




Ecco il pesce nel suo splendore!!


Per questa ricetta ho scelto parte della testa e alcune fette di gustosa carne compatta che è una caratteristica che contraddistingue questo pesce serranide; la sua carne è tra le più pregiate e costose per le sue qualità organolettiche. E ovviamente una delle prede più ambite da pescatori sia dilettanti che professionisti.

Vi lascio quindi immaginare la gioia e soddisfazione del mio capitano per aver raggiunto questo traguardo!!! 🏆🏆🏆



Ingredienti

500 g di cernia 🐟 a tranci

1 scalogno 

400 g di pomodoro 🍅 fiaschetto

1 ciuffo di aneto ( ho sostituito con barbetta di finocchio)

1 ciuffo di prezzemolo 

2 foglie 🍃 di basilico 

50 g di olio di oliva 

1 schizzo di vino  bianco 🍷

sale e pepe q.b.

1 cucchiaino di formaggio 🧀 parmigiano grattugiato

300 g di pasta  corta

Tritare lo calogno e metterlo a scaldare con l'olio in una padella che possa contenere il pesce senza che le parti vengano sovrapposte. Appena sarà stufato bagnare con uno schizzo di vino 🍷 bianco, quando la parte alcoolica sarà evaporata unire i pomodori 🍅 spezzettati e gli aromi tritati. Cuocere per quindici minuti, regolare di sale e pepe e unire i tranci di pesce. I tranci di pesce avranno bisogno di venti minuti per cuocere, andranno rigirati a metà tempo.

Nel frattempo avremo messo la pentola per la cottura della pasta  sul fuoco 🔥. Io ho scelto mezze maniche rigate, che a mio parere con le ricette di pesce ci vanno a nozze, ma se preferite un altro tipo di pasta fate pure.

quando la pasta sarà a due o tre minuti dalla cottura provvederemo a liberare la padella dai pezzi di pesce che terremo al caldo, scoleremo la pasta molto al dente e finiremo la cottura nell'intingolo al pomodoro e pesce; serberemo un bicchiere di acqua di cottura della pasta se eventualmente dovesse servire per terminare la mantecatura e portare a temine la preparazione. 

A fuoco spento unire un cucchiaino di parmigiano grattugiato. mescolare con dovizia e servire. Buon appetito e grazie per aver scelto di leggermi 😃




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martedì 25 maggio 2021

PARIGI- e finalmente fu la VILLE LUMIERE

 E' l'ormai lontano e felice 2018 quando riusciamo a fare questo viaggio bellissimo, ora che la situazione sanitaria mondiale ci costringe a restare fermi mi consola un po' raccontare in queste mie pagine virtuali le emozioni e le nozioni del mio andare per Parigi in attesa di riaprire le ali e spiccare il volo nuovamente.

Ho sempre avuto innata in me la voglia di partire e il desiderio di luoghi lontani a me cari, amo profondamente la mia città e il mio paese, l'Italia che ancora conosco poco, ma la curiosità e l'amore per l'arte hanno sempre fatto breccia nel mio cuore, nei miei pensieri e tanti tantissimi sogni son stati chiusi nel cassetto dei desideri , così colmo da essere ormai un baule. Talmente tanta la mia passione per storia e geografia che, non ve l'ho mai raccontato, da ragazza collezionavo cartoline; centinai e centinaia raccolte e prese a parenti e amici. Peccato che siano andate perse! 

Ma torniamo a noi: tra i racconti fantastici di gioventù elaboravo i miei viaggi e raccontavo che la città per antonomasia era per me Parigi e quindi prima o poi ci sarei andata, per la torre Eiffel, per i tanti ponti, per Notre Dame ma soprattutto e prima di tutto per il LOUVRE.

Pensate, che ridere, ora mentre scrivo mi son venute in mente due scene cinematografiche: Belfagord, uno sceneggiato in varie puntate della televisione francese trasmessa anche in RAI quando ero adolescente;  forse molti di voi neanche conoscono, da ragazzina aspettavo con ansia puntata per puntata e guardavo con gli occhi coperti da una mano con le dita allargate!!!

e poi il meraviglioso codice da Vinci del mio amatissimo Dan Brown che, portato al cinema dall'altrettanto talentuoso Ron Howard ( Ric di happy days) ,  con le scene girate a Parigi e nel LOUVRE ancor più ha acceso in me la voglia irresistibile di andare nella ville lumiere.

Ed è stato così che dopo la bellissima esperienza vissuta a Lisbona, la mia mente viaggiatrice si rimette subito in moto per il viaggio successivo.

Finalmente riesco ad "estorcere" Parigi come meta delle future vacanze. Infondo dobbiamo o no visitare le principali capitali europee? e quale altra, personalmente, dopo Londra lo è? Parigi off course e Parigi sia.

Come per qualunque tipo di viaggio mi metto in moto già da diverso tempo prima perchè io il viaggio lo vivo tre volte: quando lo sogno, quando lo faccio e quando lo ricordo ( cit.).

A febbraio abbiamo già prenotato i voli di andata e ritorno con la RYANAIR che fa volo diretto ( finalmente) BARI PALESE-PARIS BEAUVAIS.

BEAUVAIS  è lo scalo scelto da RYANAIR  per i voli da Bari per la capitale francese, è un piccolo aeroporto che dista circa 90 chilometri dal centro di Parigi.

Come sempre ci affidiamo alla nostra agenzia di viaggi di fiducia che, oltre a trovarci un trasferimento privato da Beauvais a Parigi, si incaricherà anche di proporci alcuni hotels per la sistemazione.

La mia scelta cade su hotel ACADIA  della catena ASTOTEL sito in 4 rue Geoffroy Marie, IX arrondissement;  posizione strategica a mio parere per raggiungere a piedi alcune delle attrazioni , ma proprio alcune, di Parigi come l'Operà, la galleria Lafayette, Primtemps, Monmartre, museo del Louvre.

Scelgo di proposito che mi venga prenotata una camera ai piani alti perchè ho letto che le strade sono tutte molto trafficate e rumorose e quindi mi verrà assegnata una stanza al 6° piano.

Parigi è una città divisa in 20 distretti amministrativi gli arrondissement disposti a spirale partendo dal centro della città in senso orario ogni quartiere ha caratteristiche architettoniche e storiche che li caratterizza.

Basti pensare alla netta diversità delle due rive della Senna, la rive droite con la parte culturale, la più regale, la più nota con evidenza politica; qui infatti si trovano monumenti quali l'arco di trionfo, piazza della Concordia, Champs Elysees, il Louvre, petit palais, grand palais, e poi altri musei quali quello di Picasso, il centro Pompidou, il Marais, oggi quartiere ebraico

La rive gauche è invece a sud , quella romantica e culturale con il Pantheon, il quartiere latino, l'università della Sorbona, la cattedrale di Notre Dame, l'isola di Saint Louis, la Conciergerie ( le vecchie carceri parigine dove fu rinchiusa Maria Antonietta).

Sono pienamente consapevole che i pochi giorni a nostra disposizione mi daranno solo una leggera infarinatura dell'architettura, del costume, della cultura, della gastronomia della vita di questa incredibile città ma a me basterà per farmi sognare all'infinito o fino alla prossima volta che ci tornerò.



il nostro arrondissement è come già detto il IX e prende il nome di Opéra Garnier.



il nostro hotel



Parigi è una città molto grande e ricca di storia e monumenti imperdibili! Il karma che ci accompagnerà sarà keep calm and wake up early... anzi...rester calme et se lever tôt !!

E allora pronti? Vi racconto la mia esperienza!!

giorno uno

Arrivati in aeroporto e avuta conferma che il volo ci sarà ( è un periodaccio, Ryanair sta cancellando diversi voli causa sciopero personale di bordo) chiamo l'autista per il trasferimento dall'aeroporto all'hotel per confermare il nostro arrivo.

Partenza, volo e arrivo perfetti, l'autista ci raggiunge e ci accompagna in hotel.

La nostra allegra compagnia  è la stessa da ormai quattro anni, Sergio, Carmela, Aurora e Diletta sono i nostri compagni di viaggio 

Durante il tragitto scruto l'orizzonte e in prossimità della città scorgo le inconfondibili sagome della torre Eiffel, della chiesa di Monmartre e persino la sagoma oscura di tour Montparnasse.

Arriviamo in hotel nel primo pomeriggio e dopo una veloce sistemazione e rinfrescata ci diamo appuntamento per la prima escursione nella romanticissima ville lumiere.

E' inutile sottolineare che nessuno parla italiano, per scelta o per involontaria ignoranza non lo so.

Usciti per la prima escursione dobbiamo innanzitutto fare ad una stazione metro la NAVIGO DECOUVERTE la carta pass  che con foto tessera 25x30 mm ( portata da casa) applicata ci permetterà di muoverci liberamente sui mezzi pubblici. ha validità dieci anni, la facciamo per le zone 1-2  al costo di euro 5 per poi caricare un forfait navigo settimanale al costo di euro 22,80. Non include trasferimento da e per aeroporto.

Assolta questa incombenza ci avventuriamo su rue la Fayette fino a raggiungere OPERA GARNIER 

opera Garnier  






Lasciamo la maestosa figura dell'accademia della musica per dedicare un po' del nostro tempo ai grandi magazzini più famosi di Parigi: la galleria La Fayette e Primtemps, immensi fantasmagorici, elegantissimi con le migliori grandi firme in bella mostra.



la fantasmagorica sala ristorante de la Fayette 

Più delle grandi firme ciò che mi ha affascinato è l'architettura di questi antichi e imponenti palazzi!!
ora la prossima metà sarà la Madelein; si è fatta una certa ora, la giornata è stata lunghissima e impegnativa e quindi passando davanti a un Mc Donald's non possiamo far altro che fermarci per una breve pausa rigenerante.
Arriviamo finalmente alla Madelein, la chiesa dedicata a Santa Maria Maddalena, una costruzione che ricorda un tempio romano corinzio con numerose colonne. Purtroppo la troviamo chiusa e anche completamente ricoperta da uno strato grigio di smog, per fortuna sono in corso i restauri che la riporteranno al suo splendore originale. Non posso fare a meno di ammirare e fotografare il timpano della facciata principale rivolta a sud e il suo frontone scolpito che rappresenta il giudizio universale. 










Le giriamo intorno per ammirarla attraverso le sue angolazioni, dobbiamo accontentarci; e raggiungere il suo lato settentrionale da dove si dirama rue Royale che porta a place de la Concorde

lato nord 


rue Royale 

arriviamo al centro della piazza con il cuore in tumulto per l'emozione perchè oltre alla maestosa immensità di questa piazza con l'obelisco e le sue fontane,  posso scorgere alla mia destra la figura snella e grigia della torre più famosa al mondo e alla mia sinistra i giardini de Tuileres e scoprire così quanto quasi tutto sia così vicino!! Perchè le città si scoprono a piedi passeggiando  per le sue strade!! 

place de la Concorde 




le Tuileries

Ci prendiamo qualche minuto di riposo nei giardini de Tuileries, questi giardini occupano lo spazio che un tempo era del palazzo Tuileries, sede di sovrani fino alla sua distruzione per via di un incendio doloso nel XIX secolo. Oggi lo si attraversa senza ostacoli fino a giungere all'arc du Carousel e quindi il Louvre.
A questo punto, secondo il programma da me redatto in fase di organizzazione della vacanza, dovremmo tornare in albergo, ma come si fa?? Non resistiamo al desiderio di una ulteriore passeggiata lungo la Senna per respirare anche i profumi del tramonto parigino e ci incamminiamo vero la Eiffel!!
Percorriamo per un breve tratto avenue des Champs Elysees per poi svoltare su avenue Churchill e ci fermiamo ad ammirare GRAN PALAIS e PETIT PALAIS sontuosi edifici costruiti in occasione dell'esposizione universale del 1900 ( come la torre Eiffel). Oggi sono contenitori di varie esposizioni. Le collezioni permanenti esposte nelle sale del PETIT PALAIS sono gratuite.
Il GRAND PALAIS è, secondo me, uno degli edifici più eleganti della città con la sua cupola in vetro; un esempio meraviglioso di Belle Epoque.

grand palais


petit palais


avenue Churchill


Eccoci arrivati al PONTE ALEXANDRE III, sublime esempio di Art Nouveau costruito per celebrare l'alleanza franco-russa e inaugurato come i due palais nel 1900 in occasione dell'esposizione universale, è un monumento grandioso sotto tutti i punti di vista, il più bello di tutta Parigi con i suoi 40 metri di larghezza e 107 di lunghezza in un'unica arcata; collega GRAN PALAIS E PETIT PALAIS  a HOTEL NATIONAL DES INVALIDES.

ponte Alexandre III e sullo sfondo hotel des invalides

i quattro piloni sormontati dalle statue dorate che rappresentano la Fama delle arti, scienza, guerra e industria




Attraversato il ponte eccoci sulla rive gauche la riva sinistra della Senna e passeggiando lungo quai d'Orsay e attraverso viuzze sconosciute arriviamo ad ammirarla nella sua pomposa maestà proprio nel momento in cui al cambio d'ora diventa  scintillante, la torre EIFFEL





Foto di rito e oramai sono quasi le 22 e siamo davvero esausti, vorremmo prendere un mezzo di superficie, il numero 42, che ci porterebbe nelle vicinanze dell'hotel ma dopo tanto attendere inutilmente decidiamo di prendere la metro, attraversiamo il ponte de l'Alma e raggiungiamo la stazione metro linea 9 Alma Marceau fino alla fermata  Grands Boulevards  a rue Faubourg Montmartre 280 metri dal nostro hotel. Sarà questa la nostra stazione preferita per tutte le destinazioni di questi giorni in Parigi. Sono le 23 passate e completamente distrutti andiamo a dormire. Domani ci tocca il LOUVRE!!! 
to be continued......