mercoledì 27 gennaio 2021

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lunedì 18 gennaio 2021

ZUCCA IN SAOR



Zucca in tutte le maniere! Non è una novità il fatto che io sia molto attratta dal suo colore e gusto, dalla sua versatilità sia con il dolce che con il salato. E dopo averla provata in tantissimi modi mi mancava la declinazione in versione zucca della preparazione in saor.
Saor nel dialetto veneziano vuol dire "sapore" ed è legato fondamentalmente alla ricetta delle sarde fritte e poi condite con cipolla in agrodolce e pinoli. Ma nella cucina povera il "saor" rappresenta un insaporitore dedicato anche a verdure oltre che pesce e questa versione ne certifica la bontà.
all'origine gli ingredienti del saor erano rappresentati solo da aceto e cipolla ma nel corso dei secoli si sono aggiunte altre spezie e sapori in base al gusto personale.
Ho avuto la fortuna di trovare la zucca varietà butternut, una zucca dalla buccia sottile e la polpa dolce e soda con retrogusto di nocciola. La cercavo da tempo ma qui in Puglia non è molto commercializzata, è più diffusa la violino, simile nella forma ma dalla buccia più spessa e rugosa e una polpa meno profumata. Invece quest'anno appena trascorso, anomalo e da dimenticare ha portato anche qui questa deliziosa piccola zucca e io ne ho approfittato.
Seguitemi in cucina per preparare questa semplice e gustosa ricetta 









 


Ingredienti

800 g. di zucca 

60 g. di uvetta

30 g di pinoli o altra frutta secca a piacimento ( io ho usato nocciole)

1 cipolla di Tropea di media grandezza

olio evo 

1/2 bicchiere di aceto bianco ( anche di mele)

1 bicchiere di vino bianco

sale e pepe

Tagliare abbastanza sottilmente la zucca e stufarla con un po' d'olio in padella fino a renderla morbida, se necessario unire un po' di acqua per portarla alla giusta consistenza, salare e aggiungere una generosa macinata di pepe nero. Ora è il momento di dedicare un po' di tempo alla cipolla. Dopo averla affettata sottilmente stufare in padella antiaderente, sfumare con aceto e vino, far evaporare la parte alcolica quindi unire uva passa e frutta secca, regolare di sale e portare a cottura la cipolla fino a renderla molto tenera. Fare in una pirofila uno strato di zucca, coprire con la cipolla, ancora zucca e finire con la cipolla. Far riposare almeno un paio di ore prima di gustare.





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mercoledì 13 gennaio 2021

INVOLTINI DI CAVOLO VERZA ( lachanodolmades)

 Quando voglio preparare una ricetta della cucina greca il mio punto di riferimento è solo e sempre Irene del blog Great mangiare greco.

Su questo mio diario ho trascritto alcune ricette della tradizione greca e più di una sono ricette prese dal suo blog; altre replicate dopo la mia esperienza in terra greca durante una bellissima vacanza nell'isola di Kos. E' stata proprio questa vacanza a farmi scoprire e innamorare della cucina greca.

In autunno e inverno scompaiono quasi completamente dalla mia cucina le verdure prettamente estive ( dei pomodori non riesco proprio a farne a meno) e prendono pieno possesso con i loro profumi (?) tutte le varietà di cavoli

In questo periodo di abbondanza di brassicacee o crucifere che dir si voglia, insomma di cavoli, spesso mi piace preparare gli involtini di cavolo verza.

Oggi vi ripropongo la versione greca  i lachanodolmades di Irene che, come lei stessa dice, sono la ricetta degli involtini di verza della sua mamma ad Atene.

Lei scalda il cavolo verza per intero per poi sfogliarlo e con le foglie più esterne ricopre la teglia dove cuoceranno gli involtini; io ho optato per una versione più semplice, sfoglio il cavolo da crudo preservando le foglie esterne più grandi ( quelle proprio scure e dure le scarto) e utilizzo il cuore per altre ricette (stufato o minestrone o tagliato julienne e gustato in insalata).

Inoltre in uno o due  involtini ho introdotto come mia variante poco prosciutto cotto e poco formaggio, ma in linea di massima preferisco la versione integrale di Irene



Ingredienti

8 foglie di cavolo verza

200 g di carne tritata 

1 tazzina da caffè di riso ( io arborio)

il succo di un limone

mezza cipolla

1 tazzina di olio

prezzemolo

sale e pepe






Cominciamo con lo staccare le foglie dure e scure del cavolo verza, quelle che si presentano in cima già aperte per capirsi.
Ora sfogliamo il cavolo ricavando le foglie necessarie a preparare gli involtini. 
Mettere a bollire una pentola d'acqua leggermente salata e a bollore raggiunto tuffarci le foglie per qualche minuto, lasciarle ammorbidire quindi trasferirle in una scodella colma di acqua fredda. Lasciarle intiepidire e privare ogni foglia della nervatura coriacea centrale.
Mettere a bollire un pentolino con acqua leggermente salata e immergervi per due minuti il riso, scolare e tenere da parte.
La ricetta originale prevede aggiunta di riso a crudo, io preferisco sbollentarlo per qualche minuto in acqua salata
A parte mettere ad insaporire in olio la cipolla tritata molto finemente, stufarla senza che prenda colore quindi unire la carne, rosolare e unire il riso tenuto da parte, cuocere per cinque minuti, a questo punto unire sale e pepe una generosa spolverata di prezzemolo tritato e i succo di mezzo limone, mescolare per bene e togliere dal fuoco.
Su ogni foglia mettere un cucchiaio abbondante di ripieno



 




e chiudere ogni foglia a formare un fagottino senza stringerli troppo per dar modo che cuociano bene fino al centro.


Sistemare tutti i fagottini in una padella unta di olio senza sovrapporli ma ben vicini l'un l'altro.

un giro di olio, il succo dell'altro mezzo limone, coprire a filo di acqua, un pizzico di sale e mettere a cuoce a fuoco dolce avendo cura di coprire con un piatto piano rovesciato a contatto per evitare che in cottura i fagottini non restino fermi.

Cuocere per venti minuti e gustare 



Io me ne sono innamorata!! Se li provate fatemi sapere! Vi aspetto sulla mia pagina facebook