Il ginocchio reclama la sua età :/ il ginocchio da un mese mi ha costretta a sospendere le mie camminate quotidiane che tanto mi piacevano, ma non dispero di riprendere! Sono corsa ai ripari, fatte alcune applicazioni riparatrici e per fortuna va meglio.
Ho frequentato un luogo per me magico, legato ad un personaggio carismatico che a giusta ragione è stato dichiarato Santo. Sono stata a S. Giovanni Rotondo, che con il suo convento e la chiesa dedicata a S. Pio è luogo di pellegrinaggio religioso oltre che luogo di accoglienza e sollievo nel suo grande ospedale "Casa Sollievo della sofferenza". Non mi sono risparmiata di andare nella nuova superdorata cappella che accoglie le spoglie del Santo e ricalcare i luoghi del monastero dove lui ha vissuto. Ho scattato alcune foto e ora ve le mostro mescolando sacro e profano.
Era un luogo sperduto sul Gargano che grazie alla presenza del frate è ora conosciuto in ogni parte del mondo. La sua tenacia ha fatto si che vi sorgesse uno degli ospedali e centro di ricerche più attivi della nostra regione.
S. Giovanni Rotondo dista da casa mia poco più di 90 km.
Per raggiungerlo dopo un breve tratto di superstrada si attraversano Margherita di Savoia e Zapponeta due piccoli comuni l'uno famoso per le terme l'altro per le coltivazioni immense di campi bonificati dalla palude negli anni quaranta. Da allora il comune ha ancora oggi radicata la vocazione agricola e qui si coltiva la sua patata riconosciuta nel 1998 come prodotto agroalimentare tradizionale pugliese.
Zapponeta è famosa oltre che per le coltivazioni di patate ,anche per quella di carote e cipolle. Un gusto incredibile, forse dovuto al tipo di terreno.
Le patate in particolare producono due raccolti all'anno: in primavera inoltrata e in autunno inoltrato, la novella a Maggio e la tardiva a Novembre!!
E le cipolle dalla tipica forma leggermente schiacciata sono tenere e dolci e digeribili . Infine la carota profumatissima e dolce .
E quindi nel mio girovagare per il ginocchio mi son trovata a passare proprio nei giorni in cui nei campi a ridosso della strada era in corso la raccolta di patate e cipolle.Bene con la faccia tosta ho fatto fermare il cap sul ciglio e ho chiesto di poter acquistare direttamente ^___^
orbene torno a casa con 15 kg di patate e 9 di cipolle, raccolte con le mani proprio sotto i miei occhi....fantastico! Peccato non avessi la fotocamera per immortalare quelle mani grandi che affondavano nella sabbia per riemergere colme di pepite lucide e gialle proprio come oro.
Le patate una volta a casa sono andate selezionate per misura e conservate al buio mentre le cipolle quasi già finiscono....mi piacciono troppo.Tra le altre ricette ho fatto anche questa qui che mi sembra abbastanza completa anche come secondo oltre che come piatto di apertura , leggero ma nutriente. La ricetta era su uno di quei foglietti volanti che siamo solite strappare dalle riviste di turno e conservare per ogni evenienza .
Ingredienti
3 cipolle medie meglio di quelle fresche
1 zucchina media
1 patata
1 uovo
1 ciuffo di prezzemolo
qualche foglia di basilico
5 cucchiai di olio extravergine di oliva
3 cucchiai di parmigiano grattugiato
sale e pepe
un pizzico di pangrattato
Lessare la patata, privarla della buccia e schiacciarla quando è ancora calda.Sbucciare e dividere a metà nel senso della larghezza le cipolle. Sbollentarle per 7-8 minuti in acqua salata, scolarle , togliere la parte centrale ricavando delle scodelline. Tritare la parte tolta. Tritare anche la zucchina. Mettere in una padella tre cucchiai di olio e far appassire la cipolla senza lasciarla colorire;aggiungere la zucchina e rosolare il tutto mescolando con un cucchiaio di legno. Salare e pepare.
Togliere dal fuoco e mettere il composto in una terrina.Aggiungere la patata schiacciata, l'uovo, il prezzemolo, il basilico, il parmigiano e mescoliamo.Distribuire il composto nelle scodelline di cipolla, disporle in una pirofila spennellata di olio, spolverare le scodelline con pangrattato e cuocere a 200° per 30 minuti.