sabato 22 dicembre 2012

PALLINE ALLA NOCCIOLA



Questi facilissimi dolcini senza cottura hanno tutti ingredienti che contengono nocciole, nella forma ricordano una deliziosa pallina dalla carta dorata. Ma nulla di così sofisticato, sono semplicissimi e veloci!










Ingredienti per 30 palline circa
una confezione da 175 gr. di wafer alla nocciola
200 g. di crema spalmabile alla nocciola (io homemade)
30 nocciole tostate (1 per pallina)
60 g. di granella di nocciole
200 g. di cioccolato al latte


Frantumare grossolanamente in un robot i wafer.
Unire la crema gianduia leggermente riscaldata per facilitare il mescolamento (lasciatene 1 cucchiaio per la finitura).
Mescolare,  amalgamando bene wafer e crema gianduia.
Stendere l'impasto ottenuto tra due fogli di carta forno in uno  spessore di circa mezzo centimetro e mettere ad indurire in frigo per circa mezz'ora.
Con una formina tonda del diametro di circa 4 cm ricavare dei dischetti che sistemeremo su carta forno. Compattare gli avanzi di composto, stenderli come prima e rimettere a solidificare in frigo, insieme ai dischetti già formati; ripetere la divisione in dischetti fino ad esaurimento del composto. Mettere al centro di ogni dischetto una nocciola tostata bagnata in un po' di crema gianduia e con le mani umide chiudere a formare una pallina.
Metterle a indurire in frigo per un paio d'ore.
Sciogliere a bagnomaria il cioccolato al latte, unire la granella di nocciole, passare nel cioccolato e granella le palline formate e metterle ad asciugare su cartaforno .
Una volta asciutte, mettere le palline in pirottini colorati....più facile e veloce di così.......che ormai abbiamo poco tempo a disposizione.....ci siamo quasi!!!!





venerdì 21 dicembre 2012

I BISCOTTI ROSA


Non è una nuova ricetta! Si replica in casa da ormai 35 anni e sempre con lo stesso successo...tutto esaurito!!! ahahah...meglio di una commedia al teatro "Sistina" ^_^
Anche questa ricetta facilissima che per di più si può eseguire in tre tempi....anzi è meglio! : cottura biscotti, farcitura biscotti, colorazione biscotti!!! La ricetta per i biscotti è quella base classica all'olio che si è sempre preparata in casa mia anche per le "scarcelle pasquali" ma non corriamo con i tempi che già si corre abbastanza in questi giorni!!! ^_^
Anche trovare il tempo per un post è una gran fatica ma sempre un gran piacere!!





Ingredienti per circa 100 biscotti (quindi 200 dischetti)

500 gr. di farina 00 per dolci
200 gr. di zucchero zefiro o semolato
100 gr. di olio ( io uso metà evo metà girasole olio pugliese è deciso)
1 pizzico di sale
1 bacca di vaniglia o 1 cucchiaino di estratto di vaniglia o una bustina di vanillina
3 uova medie ( da 60 g ca) se sono più piccole unire 20 g di latte
12 gr di lievito per dolci ( tolgo un piccolo cucchiaino raso da una bustina)
1 vasetto medio  di crema gianduia (io homemade)
1-2 cucchiaini di estratto per liquori all'alchermes (dipende dall'intensità del rosa desiderato)
zucchero semolato per ricoprire i biscotti

Preparare la pasta base per i biscotti ottenendo un bel panetto liscio, essendo all'olio non necessita di riposo. Aiutandosi con la farina stendere un pezzo di pasta in uno strato dello spessore di 3-4 millimetri, tener presente che in cottura gonfiano un po' e che poi dovremo accoppiarli. con un bicchierino da liquore o uno stampino tondo ritagliare tanti dischetti


 e infornarli a 180° per circa 15 minuti. Tenerli d'occhio e non farli colorare eccessivamente.
Una volta finiti i biscottini, accoppiarli a due a due con uno strato di crema gianduia nel mezzo (1 piccolo cucchiaino per biscotto all'incirca. In un piatto diluire l'estratto di alchermes con acqua, passarci i biscottini velocemente e quindi ripassarli nello zucchero. Posizionarli, se possibile, in piedi su un vassoio e lasciarli asciugare per mezza giornata prima di richiuderli in una busta o scatola . Si conservano diversi giorni e gustati con una tazza di caffè sono la fine del mondo........altro che Maya!!!
😀





giovedì 20 dicembre 2012

SCORZETTE DI ARANCIA CANDITE


Ho raccontato di aver raccolto alcune arance senza trattamenti chimici e per questo non ho resistito ad autoprodurmi delle deliziose scorzette di arancia da intingere nel cioccolato per un delizioso finepasto natalizio!






La ricetta è  ispirata da quella rapida presa da Giallo Zafferano e devo dire che è stato molto semplice prepararle senza contare il profumo che aleggiava per casa!!

Tagliate a striscioline le bucce spesse di 10 arance non trattate,






eliminare il più possibile la parte bianca amara,





 dopodiché mettetele in un tegame con  dell’ acqua che le ricopra e fatele bollire per 2 minuti; fate raffreddare il tutto, poi buttate via l‘acqua e ripetete l’operazione per altre 2 volte, al fine di togliere l’amaro delle bucce.

Se si usano bucce di clementine o mandarini il tempo di bollitura sarà di 1 minuto.

Finita la terza bollitura, scolate l’acqua in eccesso e pesate le bucce; preparate in un tegame uno sciroppo di zucchero e acqua, che abbiano rispettivamente, sia l’uno che l’altra, lo stesso peso delle bucce scolate; e quando è caldo immergetevi le bucce (se per esempio, le bucce scolate peseranno 100 gr, dovrete utilizzare 100 gr di acqua e 100 di zucchero).
Ora  lasciar  cuocere le bucce a fuoco MOLTO  dolce e senza mescolare,  fino alla completa asciugatura dello sciroppo, facendo attenzione però a non fare caramellare lo zucchero, che non deve scurirsi, ma solo addensarsi e raggiungere la densità del miele.
Le scorzette non vanno mescolate, al limite con il dorso di una forchetta sommergere quelle che affiorano .
Terminata la cottura, mettete le bucce ad asciugare su carta forno tenendole ben distanziate l'una dall'altra





 e dopo se volete, potete procedere ad immergerle nello zucchero semolato (prima che siano completamente asciutte)





 oppure nel cioccolato fuso (quando saranno completamente asciutte).









mercoledì 19 dicembre 2012

BRUTTI MA BUONI E...FACILI



Ecco un'altra delle ricette dolci preparata nella mia lunga carrellata natalizia che anche quest'anno come consuetudine da sempre impegna al massimo la mia settimana precedente il Natale. E' una tradizione di casa mia e lo sanno bene tutti coloro che ben mi conoscono in questo periodo la mia casa odora di vaniglia, caffè, cannella, cacao.........è il mio modo di vivere l'attesa della Sua venuta, qui da me Lo accolgo con sapienti e avvolgenti profumi............







Ingredienti
300 gr. di mandorle sgusciate e con la pellicina
300 gr. di zucchero semolato
105 gr. di albume ( circa 3 )


semplicissimi: tritare grossolanamente le mandorle. Montare a neve ferma gli albumi con lo zucchero. Versare negli albumi le mandorle e inglobare delicatamente. Mettere in frigo il Composto per un paio di ore. Poi se non si è compattato bene aiutandosi con due cucchiaini umidi prelevare un po' di impasto e fare dei mucchietti ben distanziati su teglia ricoperta di carta forno perchè in cottura si allargano parecchio. Se invece , come è successo a me,  lasciate in frigo tutta la notte l'impasto , al mattino si possono fare delle polpettine con le mani umide.
Accendere il forno a 180° e infornare per 15 minuti al massimo.

con il bimby

montare a 40° albumi e zucchero velocità 2-3. unire le mandorle intere e lavorare a velocità 5 per pochi secondi. Procedere come sopra.

la teglia pronta per il forno



domenica 16 dicembre 2012

PANETTONE TRADIZIONALE

Questo è un post vecchio di 1 anno e siccome giaceva lì tutto triste mi sono decisa a riesumarlo e mandarlo allo sbaraglio!! E' comunque una esperienza soddisfacente vissuta tra i fornelli!!!


E' quasi due mesi che ho comprato lo stampo classico di carta e altrettanto che giro e rigiro sul web per cercare la ricetta.
Alla fine visto che l'altra volta non mi ha delusa, anzi!!, ho deciso di rivolgermi ancora una volta a lui
E così finalmente mi sono avventurata
Non è un segreto che non amo i dolci ma che adoro i lievitati!!
Mi danno soddisfazione! li corteggio e osservo fino a lavoro finito ed è sempre una soddisfazione!
Così come non è un segreto per chi mi conosce bene che la mia colazione della mattina di Natale è rigorosamente "latte e panettone" che assaporo ad occhi chiusi e con il cuore gonfio perchè è la mia coccola per eccellenza ( mi accontento di troppo poco?).
La ricetta non è facile ma nemmeno difficilissima, lunga si, anzi lunghissima.
Per farlo bisogna prendersi una giornata, tranquilla  e senza imprevisti perchè lui ( il panettone) vuol essere guardato e trattato con attenzione! ^_^
Io poi che son di poco sonno non ho avuto grandi problemi ad alzarmi presto per iniziare il lavoro che terminerà stasera sul tardi e, a maggior ragione, quando ho un chiodo fisso dormo ancora meno!!
Ma passiamo ai fatti.
Come dicevo io ho iniziato di mattina presto (alle cinque) per la biga ma si può anticipare alla sera.







notare la data





Ingredienti

per la biga:

80 gr. di farina manitoba
15 gr. di lievito di birra
40 gr. di acqua tiepida

primo impasto:

biga
156 gr. di farina manitoba
104 gr. di farina 00 (totale 260 gr.)
70 gr. di burro
70 gr. di zucchero
2 rossi d'uovo
170 gr. di acqua (30°)

secondo impasto:

primo impasto
36 gr. di farina manitoba
24 gr. di farina 00 (totale 60 gr.)
20 gr. di burro fuso
20 gr. di zucchero
10 gr. di miele
2 rossi d'uovo
3 gr. di sale
150 gr. di uvetta
80 gr. di cedro candito
80 gr. di arancia candita
aroma vaniglia
buccia di arancio e limone bio grattata



biga
sciogliere il lievito in 40 gr. di acqua tiepida, versare nella macchina del pane con metà della farina e avviare il programma "impasto per pasta" che dura 15 minuti e aggiungere poco per volta il resto della farina .
Appena la farina sarà assorbita interrompere il programma e lasciar lievitare fino al raddoppi. Ci vorranno circa quattro ore.

primo impasto
Unire alla biga l'acqua a temperatura ambiente  e avviare il programma "impasto per pasta " che dura 15 minuti. Aggiungere poco per volta le farine miscelate.
Quando la farina sarà assorbita unire i tuorli uno per volta e lasciarli inglobare all'impasto. Una volta che sarà avvenuto e la pasta avrà formato una palla che si stacca dalle pareti, va aggiunto lo zucchero.
Quando è assorbito unire il burro a tocchetti e a temperatura ambiente (tipo pomata)e lavorare per 35 minuti, riavviando il programma per 2 volte.
Riporre l'impasto in un contenitore, coprire con pellicola trasparente e lasciar lievitare per 6- 8 (tutta la notte)
 ore nel forno spento con lucina accesa.

secondo impasto
Rimettere nella macchina del pane e unire la farina ,il miele e il sale. Avviare il programma per pasta che dura 15 minuti. Quando gli ingredienti saranno ben inglobati unire lo zucchero e ad assorbimento avvenuto le uova uno alla volta. Quindi gli aromi.
Far assorbire per bene il tutto e a questo punto unire il burro fuso ma NON CALDO.
Riavviare per 2 volte il programma.
Verso la fine unire i canditi e farli inglobare.
Versare l'impasto sul piano di lavoro, dare un paio di pieghe e formare una palla. Coprire e lasciar riposare per 45 minuti. Ridare le pieghe, rifare la palla e mettere al centro dello stampo di carta che avremo posizionato sulla leccarda o una teglia in modo da no  doverlo più trasportare. L'impasto deve riempire di 1/3 lo stampo.
Mettere sul fondo del forno un petolino di acqua bollente che mantenga l'ambiente umido e caldo e lasciar lievitare con la lucina accesa fino a quando l'impasto raggiungerà il bordo dello stampo meno qualche millimetro.
MOLTO DELICATAMENTE togliere la teglia col panettone dal forno e lasciar prendere aria per 45 minuti.
Con una lametta fare un taglio a croce e mettere al centro una noce di burro.
Intanto avremo portato il forno a 190°. Infornare per 7-8 minuti aprendo un paio di volte lo sportello.
Quindi abbassare a 180° e cuocere per 40 minuti controllando ogni tanto e se la superficie prende troppo colore, coprire con un pezzetto di carta stagnola.
A cottura avvenuta, infilzare con 2 ferri per maglia la base del panettone e mettere a raffreddare a testa in giù tra due sedi o in un tegame alto. Lasciare per almeno 12 ore.





Il panettone Si è un po' afflosciato al centro ma...nessuno è perfetto! E poi è la prima volta.......

TUTTO QUESTO AVVENIVA L'ANNO SCORSO. NON HO MAI POSTATO LA RICETTA PERCHE' AL MOMENTO DELL'ASSAGGIO ERANO TRASCORSI 2 GIORNI DALLA PREPARAZIONE E NON AVENDOLO PROTETTO BENE IL PANETTONE DI OTTIMO GUSTO ERA UN PO' ASCIUTTO. L'HO CONSUMATO FINO ALL'ULTIMA FETTA COMUNQUE. GRAZIE ALL'AIUTO DI TANTI A CUI HO CHIESTO PARERE HO CAPITO CHE SE SI PREPARA CON IL LIEVITO DI BIRRA VA FATTO IL GIORNO PRIMA DEL CONSUMO E PER QUESTO QUEST'ANNO HO DECISO DI PROVARE L'AVVENTURA DEL PANETTONE CON IL LIEVITO MADRE........INCROCIAMO LE DITA.
MA QUESTO E' UN ALTRO LUNGHISSIMO POST DI UN'ENNESIMA AVVENTURA IN UN MONDO CHE NON CI APPARTIENE MA CHE VOGLIAMO COMUNQUE NONOSTANTE I FIASCHI CONDIVIDERE.
LASCIO UN PICCOLO ANTEFATTO: QUESTO QUI ERA ASCIUTTO MA PROFUMATISSIMO E GUSTOSO..L'ALTRO INVECE E' STATO MORBIDO MA POCO PROFUMATO QUINDI....ALTRA RICETTA E ALTRA PROVA!


giovedì 13 dicembre 2012

FILETTO DI MAIALE AI PORCINI SECCHI E PEPE VERDE

Siete pronti alla foto più brutta del web?? eccola







E' che decisamente il filetto di maiale (come il petto di pollo) non è fotogenico!!


Ingredienti

8 fettine spesse di filetto di maiale
10 gr. di porcini secchi ammollati
2 cucchiaini di grani di pepe verde in salamoia
40 gr. di olio
sale q.b.
qualche cucchiaio di acqua calda
1/2 cucchiaino  di maizena

Metto a bagno in acqua tiepida i funghi secchi.

Lego intorno con uno spago da cucina le fette di carne.




Prendo il pepe verde in salamoia e con il coltello con la lama di piatto li schiaccio. Quindi presso le fette sul pepe da ambo i lati.
Scaldo l'olio in una padella e faccio dorare le fette di carne tutto intorno, quindi unisco i funghi con un po' della loro acqua debitamente filtrata . Lascio cuocere per 15 minuti rigirando un paio di volte. Sistemo il tutto di sale e sciolgo la maizena in qualche cucchiaio di acqua . Unisco al tutto lasciando addensare il sughetto. Fatto!!
Il filetto di maiale costa la metà di quello di vitello, ma non si può mangiare al sangue (così mi hanno insegnato e così faccio) per questo un sughetto intingoloso ci vuole a differenza del filetto di vitello che esige invece una cottura più breve!

mercoledì 12 dicembre 2012

PASTICCINI DI MANDORLE.....OVVERO "PASTE DI MANDORLE" COME LI CHIAMIAMO NOI


Da noi si chiamano "pasta di mandorle" anche se so bene che per questo termine si intendono i favolosi dolci siciliani. Ma qui nel mio territorio gli alberi di mandorlo e di ulivo spadroneggiano e nella cultura gastronomica della tradizione i frutti di questi due alberi la fanno da padrone!!!
Cosa che accade soprattutto nel periodo natalizio quando i frutti del mandorlo vengono venduti a chili dai fruttivendoli e sono ingrediente principe di molti dei dolci tipici di Natale . Come i torroncini e come questi deliziosi dolcetti che sto per mostrare!!





Ingredienti per 12 pastine

150 gr. di mandorle
100 gr di zucchero
1 albume di uovo
una grattugiata di scorza di limone



Si comincia col pelare le mandorle immergendole per qualche minuto in acqua bollente e scolandole;una volta calde  (non devono raffreddarsi altrimenti non si pelano con facilità) incidere una punta del frutto e sgusciarle liberandole della pellicina marrone....oppure compratele già spellate ^_^.
Farle asciugare benissimo anche per un giorno. Quando non avevo il bimby le tritavo a cucchiaiate miste allo zucchero nel macinacaffè, avete presente quel piccolo elettrodomestico che completava il vecchio frullatore? be' si certo parlo di preistoria ma sono sicura che qualcuna delle amiche che mi legge saprà perfettamente di cosa parlo!
Per anni i dolcetti li abbiamo preparati così oppure qualche fortunato che aveva tra gli amici un pasticcere correva a farsi preparare la farina di mandorle mista a zucchero necessaria per questa preparazione.
Si ottengono ottimi risultati anche con la farina di mandorle che si trova nei supermercati.
Io ho frullato il tutto (cioè mandorle spellate e zucchero) nel bimby portando la velocità a turbo e lavorando per 1 minuto spatolando.
ho raccolto la polvere di mandorle e zucchero in una ciotola, ho aromatizzato l'albume con una grattata di buccia di limone e ho cominciato ad aggiungere l'albume a cucchiaiate. la quantità di albume necessaria è variabile e quindi va aggiunto poco per volta. Per un buon risultato è meglio sporcarsi le mani e procedere ad impastare nella ciotola come si fa per le polpette!! Una volta raggiunta una consistenza nè dura nè molle diciamo come una plastilina ben lavorata, con un sac a poche e un beccuccio dentellato fare delle rosette su una placca rivestita di carta forno. Per chi non ha dimestichezza con siringhe per dolci o sac a poche si possono ottenere delle palline con le mani inumidite. Che poi è la forma classica dei dolcetti preparati dalle nostre nonne che non conoscevano molti attrezzi per decorazioni. Le palline si possono anche passare nello zucchero semolato prima di porle su carta forno per ottenere un effetto più decorativo. Decorare con ciliegine candite o chicchi di caffè o mandorle con la pellicina e lasciar riposare la teglia in frigo per un paio d'ore o, meglio, a temperatura ambiente per 8-10 ore. Questo è un passaggio importante che consentirà alle pastarelle di mantenere la forma in cottura pena..... avere dei dolci che si appiattiranno appena cominceranno a cuocere!!!.
Cuocere in forno a 180° per circa 8-10 minuti, devono appena prendere colore e non cuocere troppo altrimenti diventano asciutti e duri!





lunedì 10 dicembre 2012

E' PRONTO.........ho rifatto il lievito madre

Giro e rigiro sul web.....quando mi frulla in mente qualche idea a volte mi abbandono all'estro personale (e a volte fa cilecca ma altre fa centro) e poi quando proprio voglio fare qualcosa di insolito cerco e cerco....così è stato per il lievito madre....che tanti dicono basta conservare un pezzo di pasta lievitata, ma io , pensavo, magari poi i fermenti che si moltiplicano sono sempre di quelli derivanti dal cubetto o no? Però ho tentato di farmelo da sola con lo yogurt....ma la sua acidità stenta troppo a scomparire e quindi ho abbandonato questo esperimento dopo svariati giorni di spugnette impicciate di pasta collosa e palette altrettanto imbrattate!!!
Poi spinta dalla voglia di non demordere ho ottenuto risultati più che buoni da quello avuto dal mio panettiere!.....ma non era una mia creatura!!!!!
E allora giro che ti rigiro approdo qui........e mi si apre un universo nuovo!!!!
Ora dopo due settimane e mentre scrivo il primo pane (integrale....per la dieta) è in forno!!! e il profumo fragrante arriva fino qui alla mia postazione.....non sarà sicuramente il massimo essendo il primo dalla sua creazione (sua del lievito intendo)...ma il raddoppio è sopraggiunto dopo 4 ore e quindi credo proprio di essere sulla buona strada. Deve migliorare sempre più perchè voglio impegnarlo per il panettone!!!!
E' la seconda volta che lo "creo" e ci sono tornata fiduciosa, perchè il primo è quello che mi ha accompagnata vittoriosa in quasi tutte le mie ricette con L.M....poi quando ho cominciato la dieta presa da spirito distruttivo di ogni carboidrato mi girasse intorno ho cercato di regalarlo a chi volesse autoprodursi lievitati ma non avendo nessuna risposta positiva  l'ho buttato ( e me ne sono pentita subito dopo ma ormai tra caldo e chili persi.....).
Ora sono tornata da lui e a costo di rinfrescare e buttare via il superfluo spero di resistere e farlo durare il più a lungo possibile!!!




Ingredienti

200 gr. di farina 0 (possibilmente biologica)
100 gr. di acqua leggermente tiepida
1 cucchiaino di miele

mescolare acqua farina e miele  fino ad ottenere un panetto liscio. Riporre in una ciotola di vetro coperta con un panno umido a riposare per 48 ore nel forno spento, sulla leccarda. Lasciare la lucina accesa fino a quando noteremo che introducendo la mano nella "camera di lievitazione " creata nel forno si sarà creato un ambiente tiepido (in genere la lucina del forno genera un ambiente a 25-26 C°).

Dopo 48 ore:
200 gr. di questo blob che si sarà creato
100 gr. di acqua tiepida
200 gr. di farina 0
Noteremo ben poca trasformazione specialmente se iniziamo il processo di questa stagione (la prima volta l'ho autoprodotto in primavera e la temperatura aiuta molto).
Stemperare il blob nell'acqua tiepida, aggiungere la farina e lavorare fino ad ottenere una palla liscia e poco appiccicosa. Porre nuovamente nella ciotola e lasciar riposare ancora 48 ore.
Ripetere questa operazione per minimo 2 settimane. Io ho ripetuto l'operazione per 20 giorni
Dopo 2 rinfreschi  ho diminuito la quantità di acqua portandola a 90 gr. per avere un panetto più consistente dopo le 48 ore.  
Il blob sarà pronto quando raddoppierà in massimo 3-4  ore.
A questo punto una volta rinfrescato , attendere trenta minuti e conservare in frigo fino al prossimo utilizzo, ricordandosi di toglierlo e portalo a temperatura ambiente ( basteranno trenta minuti) prima del nuovo rinfresco.
nel corso delle 48 ore si liquefa un pochino, perchè i lieviti molto giovani avranno finito gli zuccheri presenti nella farina e perderanno forza . Questo avviene ogni qualvolta il lievito rinfrescato collasserà indicando così che il processo di lievitazione è terminato e ha bisogno di nuovo rinfresco.








Il pane è pronto e credo sia andata bene, Panettone aspettamiiiiiii







giovedì 6 dicembre 2012

MUFFIN AL CACAO CON CUORE DI RICOTTA




Questi muffin sono riusciti buonissimi, umidi e cioccolatosi con un cuore cremoso. E nascono dalla combinazione di : leggi di qua , chiedi di là, vedi hai tutto l'occorrente , adatta a quello che hai....insomma come si fa tra noi donne in cucina tante volte!! Ho combinato la ricetta classica dei muffin fatti con il bimby con il desiderio di avere un dolcino che non fosse troppo solo da colazione ma che andasse bene anche come fine pasto visto che l'ho preparato domenica!
devo dire che ultimamente io e le cupolette non ci incontriamo, lievitano, lievitano e si alzano, ma la classica cupoletta con conseguenti crepe che fa tanto "dolcino perfetto" non mi è dato di vederla!!!!!
Ok passiamo alla ricetta come sempre semplice e veloce per questo tipo di delizia.
Un'altra precisazione: ho usato due tipi di stampo in silicone: il primo proprio da muffin che ho quindi farcito come si leggerà e l'altro a forma di ciambelline ,col foro centrale....probabilmente questo è il motivo per cui la resa è stata maggiore ( di solito con una dose ricavo 9 muffin) insieme al fatto di averli fatti con il ripieno e quindi volume in più rispetto al solo impasto. Ho fatto confusione? Spero di no ^__^ 






Ingredienti per 12 muffin

260 gr. di farina 00
30 gr. di cacao amaro
10 gr. di gocce di cioccolato fondente
120 gr. di burro
120 gr.di zucchero
100 gr. di latte
2 uova
i semi di mezza bacca di vaniglia
1 pizzico di sale
1 bustina di lievito per dolci

ripieno per 6 muffin

130 gr. di ricotta
30 gr. di zucchero a velo

Il procedimento è lo stesso sia con il bimby che con un semplice robot da cucina o fruste.
Per prima cosa ho mescolato la ricotta con lo zucchero a velo e tenuta da parte.
Riscaldare il latte a 40° per 3 minuti a velocità 1.
Unire il burro a pezzetti ( se si lavorano con fruste o robot scioglierlo e aggiungerlo tiepido), lo zucchero, e le uova e lavorare per 20 secondi a velocità 4. Ora unire all'impasto la farina, i semi di vaniglia il cacao e le gocce di cioccolato, il pizzico di sale e il lievito per dolci. Andare 15 secondi a velocità cinque.

mettere i pirottini nello stampo in silicone , un cucchiaio colmo di impasto, uno colmo di ricotta e coprire con un altro bel cucchiaio di composto.







Con il composto rimasto ho riempito lo stampo a ciambelline dove ho aggiunto piccoli pezzi di cioccolato bianco ( che non si sono sciolti ma hanno dato croccantezza ai dolcini)



Infornare in forno caldo a 180° per 20 minuti.
Per i dolcini cotti senza pirottini direttamente negli stampi in silicone vale sempre la regola di aspettare che il dolce sia completamente freddo prima di sformarlo, mentre quello con i pirottini è meglio sformare subito altrimenti si inumidiscono sul fondo.








Indovinare chi ha gradito di più:

 




Considerazioni:
usare la ricotta del supermercato o se quella del caseificio acquistarla il giorno prima! La seconda volta fatti con ricotta acquistata il giorno stesso direttamente al caseificio e in fase di lievitazione il ripieno di ricotta è uscito un po' dal guscio di cioccolato non pregiudicando comunque il gusto ma solo la presentazione





martedì 4 dicembre 2012

YOGURT...... QUELLO CON IL BIMBY

Ho trovato sul web anche la versione dello yogurt fatto con il bimby e non mi sono lasciata  scappare l'opportunità di provarlo!
Il risultato da un prodotto leggermente più compatto di quello di partenza il procedimento è praticamente lo stesso ma forse per il fatto che il latte viene messo a bollire nel bimby quindi sottoposto per tutto il tempo al movimento delle lame gli da una sorta di sofficità che poi influisce positivamente sul risultato finale. Comunque devo anche sottolineare che ho allungato i tempi di riposo e aumentato leggermente la quantità dello yogurt starter che era  quello prodotto così perchè temevo fosse meno in forma di quello industriale.
Invece questa volta si che il cucchiaino si manteneva bello in equilibrio ^___^ anche se solo per pochi secondi :((
Ma la cremosità e la bontà anche questa volta mi hanno lasciata di stucco!!








E' rimasto meravigliato anche lui quell'omino rosso nella foto scappato momentaneamente alla mia collezione per ammirare la mia nuova creatura!!!





Ingredienti
1/2 litro  di latte ( io uso quello parzialmente scremato e fresco)
2 cucchiai belli colmi di yogurt (io quello homemade)

Bollire il latte per 8   minuti a 100°velocità 2 . Preciso che il mio bimby è il modello tm21. Togliere quindi il boccale dal corpo motore e attendere che il latte scenda a 37° (io sempre prova dito!)...non sono riuscita a trovare un termometro per liquidi e mi chiedo se un banale termometro per temperatura corporea possa andare bene anche se ho paura che possa esplodere!!! 😊accetto come sempre consigli in merito anche su dove potrei acquistare quello adatto all'uso!.
In attesa che il latte scenda di temperatura ho riempito la caraffa termos di acqua calda per creare la giusta casetta confortevole ai fermenti
Una volta abbassata la temperatura unire lo yogurt e lavorare 20 secondi a velocità 5.
Quindi versare il latte +yogurt nella caraffa svuotata dell'acqua calda messa in precedenza e riporre sempre in un luogo sicuro dove non verrà toccato o sottoposto a movimenti o vibrazioni per 12 o 13 ore.




Trascorso il tempo ho travasato gli yogurt in vasetti da 150 gr. e riposto in frigo:si conservano per 4 o  5 giorni .

Una considerazione precisazione:
io come ho ben specificato faccio uso di latte parzialmente scremato e fresco. Ho letto che usando latte intero e a lunga conservazione si possono ottenere risultati migliori con tempo di riposo inferiore (6-8 ore).

sabato 1 dicembre 2012

LO YOGURT SENZA LA YOGURTIERA

Lo yogurt è da sempre uno dei derivati del latte che preferisco.
E' entrato a far parte della mia vita sin da quando ero bambina e di questo alimento dalle mie parti ben poche persone erano a conoscenza.
Il mio incontro con lui è avvenuto grazie ai miei meravigliosi zio Damiano e zia Rosa . Con loro ho trascorso gran parte della mia infanzia. La mia scuola era vicina a casa loro e praticamente ogni giorno era a pranzo da loro....ed è in momenti come questi che venivo a conoscenza di quegli strani vasetti di vetro con quella cremina bianca....assaggiata....bleeeeee...ma è bruttaaaa....allora lei amorevolmente e nella sua semplicità me lo addolciva con dello zucchero e così giorno dopo giorno diventò il mio dolcino dopo pasto. E zio andava con più felicità in quella latteria in centro del paese sulla via che porta alla villa comunale ad acquistare questa magia del latte che giornalmente il lattaio preparava e vendeva in quegli indimenticabili vasetti di vetro. E pensate io ne conservo ancora uno gelosamente ed eccolo qui...





che mai manco lui se vivesse di pensiero proprio si sarebbe  immaginato di finire in una foto sul pc....credo che abbia come minimo 50 anni!!!!
Poi con la commercializzazione e la filiera distributiva lo yogurt è diventato uno degli alimenti più cimportanti della colazione italiana ed io sono riuscita a farlo apprezzare anche ai miei ragazzi ma, purtroppo, solo nella versione addolcita da vari purè di frutta (io sono invece per la versione nature, arricchita da pezzi di frutta freschi e senza zucchero ovviamente).
Poi, ancora, con l'avvento della dieta Dukan nella mia vita lo yogurt ha preso prepotentemente il sopravvento ed è diventato in assoluto il mio spezzafame!!!
E ne consumo in quantità (qualche giorno anche 1/2 kg!!!!)
Ricordo di un tempo (vent'anni fa forse) in cui ci prese la mania di farcelo in casa scambiandoci i lactobacilli che sapientemente mescolavamo al latte e filtravamo per creare lo yogurt.....'na fatica!!!!
Poi ,oggi, decido di rifarmelo ancora in casa....sono in procinto di comprarmi la yogurtiera ma nel frattempo ho girovagato nel web ed ho trovato questa versione senza yogurtiera e , mentre scrivo, è lì al caldo a fermentare.....vedremo!


Ingredienti

1/2 litro di latte intero ( io, causa dieta ho usato quello parzialmente scremato e fresco)
1 cucchiaio bello colmo di yogurt naturale (io causa come sopra ho usato lo 0,1%) circa 50-60 gr.

Bollire il latte , quando raggiunge l'orlo del pentolino spegnere e togliere la panna che si forma in cima. Immergere il pentolino in un altro pieno a metà di acqua fredda per farlo intiepidire più velocemente. Dopo circa 20 minuti ciò sarà accaduto e lo verificheremo immergendo il dito nel latte senza toccare il fondo del pentolino. Se riusciamo a contare fino a dieci senza bruciarci la temperatura sarà giusta, non avendo il termometro ho optato per questo modo empirico. La temperatura esatta da misurare con un termometro per liquidi è di 38°.
A questo punto in una caraffa o ciotola sciogliere il cucchiaio di yogurt con 4 cucchiai di latte e una volta sciolto per bene unire il restante latte. Mescolare benissimo per almeno un minuto, quindi versare il tutto in un thermos, tappare e mettere al sicuro da parte in un luogo da dove non andrà agitato o mosso per nessun motivo per almeno 8 ore. 



Trascorso il tempo trasferire il contenuto del thermos in un recipiente in vetro o plastica, riporre in frigo dove lo lasceremo per altre  8 ore prima di gustarlo ricordandosi di lasciare una quantità pari a circa 60 gr.  per produrre altro yogurt con la quantità di latte indicata in questo post.




nota: è bene ricorrere ogni 4 o 5 "produzioni" a yogurt industriale come starter.


Mi piacerebbe sapere, magari da qualche amica che mi legge, da chi ha la yogurtiera se il risultato è uno yogurt compatto e cremoso o uno yogurt fluido tipo da bere!! Grazie anticipate a chi mi verrà in soccorso!!



Una considerata precisazione:
io come ho ben specificato faccio uso di latte parzialmente scremato e fresco. Ho letto che usando latte intero e a lunga conservazione si possono ottenere risultati migliori.