martedì 24 gennaio 2023

BACCALA' INSALATA CON CECI RICETTA PORTOGHESE ( MEIA-DESFEITADE BACALHAU COM GRAO)

 Tra miei trascorsi viaggi nella nostra bella Europa c'è una vacanza che è rimasta nel cuore più delle altre. La mia vacanza in Portogallo a Lisbona. In questo diario virtuale  ho raccontato qui  e qui e ancora e ancora , se ne avete voglia vi invito a leggere i miei diari di viaggio.

In Portogallo c'è la cultura del baccalà, una leggenda narra che ce ne siano 365 ricette, una per ogni giorno dell'anno. Nel nostro soggiorno abbiamo avuto modo di degustarne alcune davvero spettacolari e tra queste una semplicissima e appagante, almeno per i miei gusti, è l'insalata di baccalà con i ceci; viene di solito servita come antipasto (tapas) ma può anche essere un piatto unico vista l'abbondanza delle loro porzioni.

Anni di distanza l'ho replicata nella mia cucina  avvalendomi di alcune ricerche su internet, della mia memoria e delle foto scattate , sì sono una foodblogger fotografa ossessiva del cibo che consumo 😎.

Vi racconto la mia versione 



Ingredienti

500 g di baccalà ammollato e con la pelle

200 g di ceci secchi

2 carote 🥕

1 gambo di sedano 🌿 

1 foglia di alloro

4 uova 🥚 sode 

4 piccole patate 

limone 🍋

olio evo

prezzemolo

sale q b 


Mettere a bagno la sera prima i ceci in acqua con un cucchiaino di bicarbonato e un cucchiaio di sale grosso. Al mattino sciacquarli e lessarli. Io li cuocio in pentola a pressione coprendo di acqua due dita sopra il loro livello e per 15 minuti dal fischio. Sale a fine cottura. Tenere da parte. Ovviamente per chi non è avvezzo a cuocere legumi si possono usare quelli in barattolo secondo me.

Lessare patate e carote, cuocere uova sode e tenere tutto da parte.

Tagliare il baccalà in tranci e asciugarlo tra fogli di carta casa  per eliminare eccesso di acqua. mettere acqua in una pentola che non tocchi il cestello per cuocere a vapore oppure se avete la vaporiera sapete come fare. Insaporire acqua di cottura a vapore con una foglia di alloro, una piccola carota e un gambo di sedano, posizionare il cestello e adagiarvi il baccalà, coprire, la pentola, portare a bollore dolce e cuocere per venti minuti. Tenere al caldo

Assemblaggio superfacile

in un barattolo versare olio e succo di limone, chiudere e agitare bene a formare l'emulsione. Disporre nel piatto i ceci scolati della loro acqua, il baccalà, le verdure e l'uovo intero o diviso come meglio si preferisce, cospargere di prezzemolo tritato e generosa emulsione al limone.


Gustandolo a occhi chiusi mi son sentita ancora seduta al ristorante "anunciada" di Lisbona dove per ben due volte l'ho assaporato.




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martedì 17 gennaio 2023

PANNI, VIAGGIO TRA I BORGHI DEI MONTI DAUNI

Chi mi legge sa bene che le mie passioni sono due: la cucina che vanta grande spazio tra queste pagine virtuali e i viaggi che mi portano alla scoperti di luoghi meravigliosi noti e meno noti. 

 L'anno è cominciato girovagando tra le terre poco conosciute della mia Puglia. Famosa per tante attrazioni rinomate e apprezzate lungo la costa adriatica e ionica. Ma ci sono luoghi incontaminati che conservano tradizioni e paesaggi che meritano di essere raccontati perchè in questi borghi la storia della cultura e l'amore per le proprie radici sta riportando in auge le loro bellezze grazie al lavoro di chi crede nelle potenzialità turistiche di questi gioielli dimenticati.

Tra questi vi racconto brevemente di PANNI, borgo in provincia di Foggia ( come tutte le piccole realtà che popolano in subappenino dauno).

Vi lascio alcuni cenni storici e le poche foto che ho potuto scattare per il poco tempo a disposizione.

Il subappennino dauno o più esattamente i Monti Dauni sono una propaggine appenninica che si estende nella parte nord della Puglia e abbraccia alcuni rilievi e numerosi deliziosi borghi che hanno conservato le caratteristiche antiche cedendo raramente alla espansione urbanistica che ne cancellerebbe la caratteristica che spesso li vede inseriti tra i borghi più belli del territorio pugliese.


A causa o meglio per merito della poca antropizzazione, in questi territori vengono salvaguardate numerose biodiversità e sono presenti varie zone di protezione della fauna e della flora. Tra i numerosi borghi che lo popolano c'è un piccolo paese sdraiato sul crinale di un colle detto Sario a 800 metri sul livello del mare che conta poco più di 700 abitanti. Panni, un piccolo gioiello che si sviluppa tra il monte Crispignano e la valle del Cervaro. In vetta al colle che accoglie il borgo svetta una torre denominata castello intorno alla quale circola la leggenda che narra dell'antica rivalità tra i borghi di Panni e Montaguto.

In realtà, secondo gli storici, la costruzione risalirebbe al cinquecento e rappresenta i resti di una torre di guardia costruita sotto la denominazione spagnola.

E' stata la coincidenza con il nostro insolito capodanno che abbiamo deciso di trascorrere in un paesino lì vicino alla ricerca di un po' di tranquillità che mi ha fatto ritornare a Panni dopo quasi trent'anni. E il paese di origine di zio Franco, marito di zia Teresa sorella di mamma. Quando lungo la strada del rientro ho scorto l'indicazione per Panni non abbiamo resistito e lo abbiamo raggiunto. Appena arrivati la più grande sorpresa è stato il "rumore" del silenzio, rotto solo a tratti dal trascorrere del vento tra le fronde degli alberi e lo stridere di qualche falco di passaggio mentre un deltaplano scivolava dolcemente sospinto dal vento favorevole che si forma nella vallata. Siamo stati accolti come parte di famiglia e portati a conoscere luoghi bellissimi naturali e punti di valore enogastronomico, storico e paesaggistico superlativi. Ringrazio per tutte le informazioni e raccomandazioni che mi hanno permesso di immergermi nuovamente in questi paesaggi pugliesi da togliere il fiato. E  ringrazio il signor Tonino che  ci ha fatto da cicerone facendoci ammirare Panni dall'alto avvicinandoci al monte Crispignano e osservare da lontano i percorsi che portano alla Madonna del Bosco risalente al XVII secolo.  

Senza dimenticare di come ci abbia fatto apprezzare le bontà gastronomiche del posto, dai salumi, alla carne, al pane, alla focaccia con i ciccioli!! Bontà superlative!!




























Dopo questa breve visita ben raccontata dal nostro improvvisato cicerone siamo stati accolti nella" locanda di Pan "con una vista mozzafiato sulla vallata e coccolati con le prelibatezze tipiche del luogo. In questo periodo invernale apre nei week-end ma con un giorno di anticipo non saprà dirvi di no neanche nei giorni feriali. Da provare, la simpatia dei gestori, il vino eccellente e le pietanze preparate con  il rispetto delle tradizioni locali non vi deluderanno. Il mio consiglio alla fine di questo breve racconto è di potenziare la nostra attenzione verso tutti i borghi a noi vicini e apprezzare le bellezze dei nostri territori.






















 Per le mie ricette vi aspetto sulla pagina facebook legata al blog.








giovedì 12 gennaio 2023

RAVIOLI RICOTTA E SPINACI

 Un classico in casa mia, quando è tempo di spinaci, ovvero tutto l'inverno, ne preparo scorte che surgelo e uso al momento con sughi quasi sempre a base di funghi e carne.

Ho una predilezione particolare per i formati di pasta ripiena e più volte su queste pagine ho proposto diverse varianti di bontà nascosta in uno scrigno di pasta fresca.

La versione che propongo questa volta è il classico dei classici che merita di essere narrato.

Questo lavoro mi accompagna solitamente nelle giornate grigie e uggiose come questa che mi fa compagnia in questo momento. E' in queste giornate che il piacere di restare rintanata in cucina ha il sopravvento sulla mia voglia di aria aperta e quindi srotolo la fantasia a preparare porzioni succulente che accompagneranno la convivialità dei giorni di festa. Sì perchè da quando ho scoperto che il freezer è mio amico anche con la pasta fresca, questa spesso staziona nei cassetti del congelatore in attesa di essere tuffata in acqua bollente salata e condita a piacimento.






Ingredienti

per la sfoglia:

300 g di semola rimacinata

3 uova  ( 60 g  ciascuno)

per il ripieno:

300 g di spinaci (peso netto)

300 g di ricotta vaccina ben asciutta

1 albume d'uovo

un pizzico di noce moscata

3 cucchiai rasi di parmigiano grattugiato

sale e pepe qb



Lessare gli spinaci e lasciarli raffreddare. Strizzarli tra le mani oppure lasciarli asciugare a fuoco basso in una pentola antiaderente. Una volta freddi tritarli ( anche in un mixer) e mescolarli con la ricotta setacciata, l'albume, la noce moscata, il parmigiano, il sale e il pepe.

Prepariamo la sfoglia fresca: io per comodità impasto tutto nel bimby o nella planetaria ma anche nella macchina del pane unendo tutti gli ingredienti e impastando fino a giusta consistenza ma ovviamente si può fare a mano formando una fontana sulla spianatoia e unendo le uova leggermente  sbattute.

dopo aver formato una palla con l'impasto, avvolgere in pellicola e lasciarlo riposare per quindici minuti almeno per far sì che il glutine si distenda e renda facile la stesura della sfoglia.




Con la macchinetta della pasta stendere la sfoglia e ricavare delle strisce su cui, con un sac a poche o un cucchiaino distribuiremo mucchietti del ripieno. Ricoprire con altra sfoglia e ritagliare i 🥟 ravioli adagiandoli su un piano infarinato. terminato il lavoro si può aspettare il momento di cuocere oppure, se ci saremo anticipato il lavoro, distribuire su un vassoio ricoperto di carta forno, chiudere in una busta e surgelare. Quando andremo a cuocere verseremo in acqua bollente salata direttamente dal freezer.

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