venerdì 26 febbraio 2010

POLPO LESSO ALL'OLIO PROFUMATO

In questi giorni frenetici di nuove esperienze, mi manca tanto il tempo per dedicarmi alla cucina .
Per non parlare poi del tempo da dedicare ai vostri post...rubo gli attimi e i momenti di intervallo tra una corsa e l'altra ...una telefonata e un acchiappaquellochepuoi!!!
In questo momento ,per esempio, mi sono presa un secondo di tranquillità e, mentre sorseggio una tazza di tè (si lo so che non è orario ma tra meno di un'ora devo scappare via e quindi acchiappoquellocheposso),ho deciso di postare una ricetta che avevo messo un po' da parte perchè mi sembrava troppo breve e quindi visto il poco tempo a disposizione mi sembra l'ideale.



INGREDIENTI

1 polpo lesso di circa 800 gr.
50 g di olio evo
un mazzetto aromatico( 4 foglie di basilico,1spicchio d'aglio,1 rametto di rosmarino,1 pizzico di origano e 1 rametto di prezzemolo)
zeste di limone

In una casseruola mettere il mazzetto di erbe aromatiche e versarvi l'olio.
Mettere a fuoco moderato per 2 minuti, togliere dal fuoco e lasciare a riposo per almeno un'ora.
Tagliare il polpo in piccoli pezzi e condire con l'olio filtrato e ancora prezzemolo tritato e zeste di limone.




Volendo si possono unire olive nere  e 1 pomodoro ciliegino a cubetti (questa volta io no)

giovedì 25 febbraio 2010

SILENZIO MONDO..FERMATI E ASCOLTA (LA COSA MERAVIGLIOSA)

Mi sono assentata per un po' di giorni e ogni tanto pensavo alle parole che avrei scritto su questo post....
mi venivano in mente, le cancellavo, le dimenticavo....il tutto sommerso da una valanga di emozioni che non si possono scrivere ...e non si possono descrivere...bisogna provarle.

Gran parte dei blog che seguo sono "creature" messe su da giovani mamme ed io, nei mesi trascorsi, con curiosità e divertimento, ho spulciato i loro post e cercato di cogliere le loro sensazioni nell'affrontare questa esperienza che tocca noi donne  e che ci cambia la vita!!
Ho sorriso e a volte mi sono commossa nel seguire i passaggi della loro conoscenza a questo nuovo ruolo e , non lo nascondo, a volte ho fatto il confronto con me tanti anni fa!!

Ora: le sensazioni di una mamma sono qualcosa di meraviglioso e sconvolgente insieme che ti portano a cambiare le tue priorità e anche le tue necessità che ,improvvisamente, diventano vaghe, quasi effimere.

In questi mesi avrei tanto voluto scrivere qualcosa in proposito,e raccontare le sensazioni che in questo periodo hanno ,invece, soggiornato nel mio animo,scavando in esso un solco che ha diviso per sempre le mie affettività .
Ma questo periodo ho deciso di viverlo senza condividerlo con il blog,così,per scaramanzia!
 Ho sempre sentito in me,come ogni mamma, la necessità di proteggere i miei figli e desiderato che loro vivessero una vita piena di sole e solo primavere ...poi qualcosa di bello è avvenuto...
uno di loro sceglie di incamminarsi lungo la strada dell'unione nuova e di creare un nido tutto suo.
Spesso ho detto "il mio uccellino ha preso il volo"....e già questo, l'ho vissuto all'inizio come una violenza ai miei sentimenti...perchè tu, mamma, i figli li consideri sempre una tua appendice...e non sei mai pronta a staccarti da loro...  e non vorresti mai dimenticare quando sul tuo seno dormivano o piangevano...ma la vita è così, ti trasforma e ti costringe a modificare la tua mente , i tuoi pensieri e adeguarti a quello che accade di nuovo...(ubi maior, minor cessat!).
E i mesi passano e le trasformazioni avvengono.
Poi un giorno qualcuno ti chiama e incondizionatamente, come un automa interpreti il tuo ruolo e, per poco ,cancelli le emozioni e guardi solo avanti...e ti fai forza per dare forza.
Quel qualcuno è mia figlia e la guardo e la tocco e nella mente tante esplosioni...ma le scaccio fino a quando un vagito mi riempie mente e cuore....ora tutto è cambiato...ho chiuso gli occhi e ho riso e ho pianto...
E' NATA VIOLA,LA MIA NIPOTINA!....ORA SONO NONNA!!!!!

Grazie a chi è passato di qua ed ha avuto la pazienza di ascoltarmi!














martedì 23 febbraio 2010

DEVO "GIRARE" IL PREMIO

Sempre perchè ho avuto una settimana da raccontare, mi trovo in ritardo nel girare il premio che ho ricevuto dalla simpaticissima Sabrina di architettando in cucina ad altri dieci autori di blog....non sono sicura di saperlo fare ma ci provo:




1.anna the nice

2.il criceto goloso

3.kat di cuochi di carta

4.la cucina di nonna sole  


5.american pie e dintorni

6.cosa ti preparo per cena?

7.l'antro dell'alchimista 

8.la buona cucina di Katty 

9.  sfizi e pasticci

10.il paradiso in cucina

Credo di dover ricordare, come unica regola a chi ha ricevuto questo premio, di elencare le dieci cose che la rendono felice!!!

Ora .....devo precisare che vorrei mandare a tutte il premio... ed estendo a tutta la blogsfera!!!!! 

domenica 21 febbraio 2010

PREMIOOOOO!!!!!!!

Non ho tempo oggi per raccontarvi tutto quello che mi è accaduto in questi giorni....ma non posso esimermi dal  fermarmi una attimo e  scrivervi che ho ricevuto dalla supermeravigliosamentesimpatica Sabrina di architettando in cucina  il mio primo premio...mi viene da piangere dalla gioia!!!










Ora come unica regola elenco le 10 cose che mi rendono felice

1 l'amore per i miei figli

2 l'amore per il mio amore

3 l'amore per la mia nipotina

4 l'amore per il prossimo

5 l'amore per la cucina

 6 l'amore per la natura

7  la passione per il mio blog

8 cucinare per chi mi vuol bene

9 viaggiare alla scoperta di natura e cultura

10 fare belle chiacchierate con le amiche del cuore


Spero di trovare al più presto un po' di tempo per raccontarvi la cosa meravigliosa che mi è accaduta questa settimana....a presto

mercoledì 17 febbraio 2010

FACCIAMOLO

Ho ricevuto questa mail da Marisa, la mia adorata cugina di Roma, e non posso disobbedirle.......

 


TORTA COCCO E CACAO (ANCHE DETTA BOUNTY)


Ho trovato nella dispensa della farina di cocco ,residuo di Natale, e mi dispiaceva un po' buttarla via ...e così cerca e ricerca tra i mille foglietti conservati in tanti anni di "ignoranza web" ,ecco una torta buonissima e mai provata.
Gli ingredienti ci sono..allora all'opera!
C'è stato un periodo ,anni fa, in cui andava di moda un tipo di cioccolato chiamato bounty,che aveva come ripieno del cocco..da qui il nome della torta.








INGREDIENTI
per la parte al cacao
250 GR. DI FARINA
165 GR DI BURRO
165 GR, DI ZUCCHERO
3 UOVA E 1 TUORLO
50 GR. DI LATTE
40 GR. DI CACAO AMARO

per la parte al cocco

130 gr. di farina di cocco(cocco disidratato)
130 gr di zucchero
1 albume
2 cucchiai di maizena o fecola di patate
100 gr. di panna per cucina


Montare gli albumi a neve.
Lavorare i tuorli con il burro fuso e lo zucchero.
Unire la farina mischiata con il cacao  e poco per volta gli albumi montati a neve.
Aggiungere il latte e il lievito.

A parte preparare il "ripieno"
Montare l'albume e unirlo alla farina di cocco,allo zucchero e alla maizena.
Completare con la panna e mescolare il tutto.
Foderare una teglia da forno del diametro i cm.24 con della carta da forno bagnata e strizzata e versarvi metà del composto al cacao.
"Farcire" con la parte  di composto al cocco e ricoprire con l'altra metà di composto al cacao
Infornare a 180° per 45 minuti o come stecchino comanda.
Sfornare e spargere di cacao zuccherato e zucchero a velo


Ma quanti tipi di carattere ho usato????
va be' ...non  mi va di riscrivere il post..accettatelo così.....
Cercando conferma sul web,ho trovato la ricetta praticamente identica ,salvo poche variazioni,sul sito "al femminile" .

lunedì 15 febbraio 2010

ROMBO AL FORNO AL LIMONE


Il rombo è un pesce dal sapore molto delicato con carni bianche e sode, povere di lische, attributi questi che fanno della varietà un pesce pregiato. 
Ha corpo piatto e privo di squame, appartiene alla famiglia dei botidi e di questi è sicuramente la varietà più apprezzata.
Vive su fondali sabbiosi dove si mimetizza perfettamente con il suo mantello superiore scuro che cambia spesso colore a seconda del fondale dove poggia.
E' presente in maniera discreta nel mediterraneo ma la sua presenza più massiccia è lungo le coste atlantiche dell'Europa.
Al giorno d'oggi sono diffusi gli allevamenti del tipo "chiodato" in modo tale che è facile da trovare in pescheria a prezzi ragionevoli e alla portata di tutti.
Vi propongo una realizzazione semplice ma molto saporita per gustare le sue splendide carni bianche e umide.




Ingredienti
1 rombo del peso di circa kg.1,200 (peso lordo)
1 spicchio d'aglio
1 ciuffo di prezzemolo
poco aneto  (o barbetta finocchio)
1 limone fresco non trattato
2 piccole patate
1/2 bicchiere di vino bianco
olio evo q.b.
sale e pepe.


Eviscerare e sciacquare per bene il pesce, asciugarlo con carta da cucina.
Massaggiarlo con sale fino.
Affettare sottilmente le patate e sbollentarle per 5 minuti in acqua salata.
Scolarle e metterle ad asciugare su un canovaccio. 
In una teglia da forno posizionare olio ,pepe, vino bianco ,prezzemolo e aneto  tritati insieme.
Fare un letto con le patate tagliate sottili e sbollentate in acqua .
In un angolo della teglia mettere lo spicchio d'aglio con la camicia.
Posizionare il pesce, coprirlo con fettine di limone tagliate sottili , prezzemolo e aneto tritati olio ,sale e pepe.






Infornare  a 240°  modalità statico per 40 minuti.




Controllare  la cottura aprendo sul dorso il pesce, se la carne si stacca dalla spina il pesce e pronto.
Dividere il pesce in tranci e servire.



domenica 14 febbraio 2010

venerdì 12 febbraio 2010

CHE SUGGESTIONE


 Io adoro questa città..mi pare sia trasparso da più di uno dei miei post.
l'amo per la sua arte per il suo clima per le sue persone ma più di tutto perchè accoglie la mia amatissima cuginotta Marisa a cui voglio un gran bene.
Lei lo sa  e sa anche che, quando vuole rallegrarmi la giornata, le basta mandarmi una mail con foto da lei scattate alla città eterna, perchè,si ci sono tante immagini sul web che riguardano Roma, ma se so che dietro al click c'è lei è tutta un'altra cosa .
E allora gurda un po' cosa ho trovato stamattina nella mia posta elettronica.....E' un evento la neve a Roma , perchè bisogna dirlo niente può rendere più suggestiva questa coltre bianca che i monumenti e le strade di Roma!

giovedì 11 febbraio 2010

HO FATTO IL PANE!!!!



Leggo di continuo gli aggiornamenti dei blog delle mie  foodbloggers amiche e spesso leggo : "mdp" (non ce l'ho),lievito madre (non lo uso da anni) e mi è venuta la voglia di tornare a fare il pane  in casa.
Nella mia famiglia acquisita ( quella del mio "lui", per capirsi), c'è stato un periodo, diversi anni fa ,che ci era presa la mania di fare il pane in casa e mandarlo a cuocere al forno a legna della nostra città.
E così ,praticamente, un giorno si e uno no si faceva(7 figli tutti sposati!) tutte il pane e si utilizzava il "riciclo" del panetto lievitante (  che noi abbiamo sempre chiamato crescente).Abbiamo deciso di smettere quando della sua troppa bontà si è accorta la bilancia! (eeeeeessssssi).
Rimembrando quindi quei tempi mi era venuta proprio voglia di provarlo nel mio forno.
"Ma non ho il lievito madre"...e allora?
Allora di buon ora ho impastato in una ciotola circa 5 gr. di lievito di birra con 100 gr di farina,la punta di un cucchiaino di zucchero e acqua q.b. per ottenere un pastella molle ma non fluida ,ho coperto, avvolto la ciotola in una busta del supermercato e avvolto il tutto in una coperta.
"Proviamo un po'..più che buttare il tutto non posso.Vuoi vedere che  chi non ha il lievito madre  e la mdp non può fare il pane?".
Trascorse due ore ho aggiunto la pasta lievitata a 500 gr di farina, 1/2 cucchiaio di sale fino e acqua tiepida, il tutto nel mio vetusto e ormai prossimo alla pensione robot da cucina.
Ottenuta la consistenza giusta ho dato alla pasta la forma classica a treccia del "nostro" pane diciamo così "locale" e, posta la pagnottella su carta da forno e leccarda , ho messo a lievitare coperto con un canovaccio e la solita calda copertina in luogo lontano da correnti d'aria.
Parentesi: mi raccontava la nonna che loro addirittura mettevano a crescere il pane sotto le coperte del letto.
Chiusa parentesi.
dopo due ore ho portato il forno a 220° e cotto il pane per circa 50 minuti.
E' stato graditissimo
P.S.
Non ho niente di personale contro la mdp e,in generale, contro qualunque arnese può aiutare in cucina, anzi mi piacerebbe averla questa mdp.
Non ho niente contro il lievito madre,anzi mi sto attivando per farlo;
Però quando mi viene la voglia di provare qualcosa , mi industrio a trovare strade alternative!!!
 

Gran parte del pane è andato via accompagnato dalle zucchine grigliate..una squisitezza!

mercoledì 10 febbraio 2010

QUICHE SEMPLICE MA BUONA(QUI NON SI BUTTA VIA NIENTE!)

Questo è uno di quegli esperimenti per far fuori un po' di quello e un po' di quest'altro che è rimasto nel frigo e che è meglio  usare prima che si guasti!
Avevo un un rotolo di pasta sfoglia , qualche fettina di prosciutto cotto,
uno spicchio di scamorza di capra, mezza formella di ricotta.
Ho srotolato la pasta sfoglia e compresa la carta da forno in cui è contenuta l'ho messa in una teglia da forno sollevando i bordi lungo i lati del tegame.
Ho preparato una besciamella fluida con 250 gr. di latte , una noce di burro e un cucchiaio colmo di farina.
L'ho insaporita con parmigiano e sale.
In una ciotola ho mescolato : ricotta, prosciutto, scamorza, besciamella , 2 uova (ne ho tenuto un pochino per spennellare il cornicione della pasta sfoglia)  3 o 4 filini di erba cipollina fresca tagliuzzati, ed ho versato il composto nel "fodero" di pasta. Ho ripiegato sul ripieno i bordi della pasta, li ho spennellati ed ho infornato per circa 35 minuti a 220°



Oggi è il compleanno di Nicoletta e così le dedico questa quiche, perchè a lei piacciono tanto queste cosine con tante cremine.
Auguri!!

martedì 9 febbraio 2010

SOUTE' DI COZZE NERE

Stamattina ci è venuta voglia di un buon soutè di cozze nere.Mi è andata bene perchè temevo di trovarle vuote e poco saporite come mi è capitato di recente,invece il tempo speso ad aprirle è stato ben ripagato dai bei frutti delle cozze.
Questa è una ricetta classica che preparava la mia mamma quando avevamo a casa ospiti a pranzo i nostri parenti che venivano da altri paesi,in particolare da Prato in Toscana.
C'era un cugino,Nicola, che appena arrivato diceva :"zia(con la z sottile) che tu mi fai la pasta con le cozze come la fai te?" ( mi perdoni qualunque toscano stia leggendo) e mamma non sapeva dirgli di no!
Poi io ho carpito da lei i pochi segreti di questa semplice quanto gustosa ricetta.
E così è diventato il piatto preferito di mio marito, quando si parla di "pasta con le cozze".
Qui si chiama soutè, distorsione della parola francese sautè che significa saltato (in padella). E come da tradizione decennale continuo a chiamarlo soutè! pronunciato sutè.






Ingredienti 
1 kg e  1/2 di cozze nere
1 bel ciuffo di prezzemolo
2 foglie di basilico
1 spicchio d'aglio
60 gr. circa di olio evo
pepe macinato al momento


Prima di tutto bisogna togliere il bisso alle cozze, quindi lavarle ripetutamente sotto l'acqua corrente.
Procedere quindi all'apertura delle cozze. Io le apro a mano perchè da buona abitante di un paese sul mare, sono praticamente nata che già lo sapevo fare.





Per i neofiti consiglio di pulire alla perfezione(magari con una retina per le pentole di quelle a trama grossa) i gusci ed aprire le cozze sul fuoco in una padella senza però farle cuocere troppo ma solo giusto il tempo che le valve si aprano. Raccogliete filtrandola l'acqua che si sarà formata sul fondo della padella.



In una padella mettere l'olio (senza parsimonia) e tritarvi il prezzemolo, il basilico e l'aglio.
Far rosolare leggermente, quindi unire l'acqua delle cozze filtrata in un colino a maglie strette e i frutti delle cozze.






Ancora qualche minuto sul fuoco e spegnere.
Cuocere gli spaghetti per tre minuti in meno del tempo indicato sulla confezione e finire di cuocerle nel soutè unendo eventualmente un po' di acqua di cottura della pasta 
una generosa macinata di pepe e una spolverata di prezzemolo crudo.







lunedì 8 febbraio 2010

MELA AL LIMONE

Questa non è una ricetta ma un modo piacevole di concedersi qualcosa di dolce senza dover faticare e sporcare tanto quando non se ne ha voglia.
lavare una o più mele e ancora bagnate passarle abbondantemente nello zucchero metterle in una pirofila e cospargere ancora un po' di zucchero.Mettere a cuocere in forno e quando saranno cotte e caramellate spuzzare generosamente con succo di limone ,quindi mettere ancora in forno per cinque minuti. Sono deliziose sia calde che fredde

SPAGHETTI CON LE MAZZANCOLLE


Questa volta sono davvero contenta di quello che il mio "utilizzatore finale del pesce da me cucinato" ha comprato: questi bellissimi gamberi che a me piacciono tanto. Un po' li abbiamo mangiati così "in purezza"
passati in padella con solo un filo d'olio e una spolverata di sale. Invece questi nella foto li ho preparati con un sugo con cui ho condito gli spaghetti.





INGREDIENTI X 4
1/2 kg. di mazzancolle
1 scatola di pomodori pelati da 400 g.
1 spicchio d'aglio
1 pezzetto di cipolla rossa
prezzemolo
60 g di olio evo
1/2 bicchiere di vino bianco
sale e pepe

Io per 4 persone calcolo sempre 20 gamberi .
Sciacquare i crostacei e privarli degli occhi e delle lunghe antenne.
Tagliarli lungo il dorso e con un coltellino a punta togliere il filo nero delle interiora.
In una larga padella che li contenga senza sovrapporli mettere l'olio il prezzemolo tritato e aglio e cipolla interi.
Lasciar rosolare senza far prendere colore altrimenti il profumo cambia,




unire i gamberi e farli rosolare un po'. Sfumare con il vino




A questo punto togliere i gamberi ed unire  pomodoro, sale e pepe.





Lasciarlo .cuocere per dieci minuti circa, togliere aglio e cipolla ed unire i gamberi.




Cuocere ancora dieci minuti. Spegnere e unire ancora un po' di prezzemolo tritato.
Mettere i gamberi in un piatto al caldo e nel condimento versare gli spaghetti cotti al dente e un filo d'olio crudo.
Insaporire qualche minuto affinchè la bontà del sughetto si sposi con la pasta e impiattare.





Nei miei piatti a base di pesce non abbondano i pomodori perchè ritengo che quest'ultimo, pur nella sua bontà, copra il profumo dei pesci; preferisco abbondare un po' di più con l'olio
e lasciare i pomodori come accompagnamento e no come condimento: questo ruolo lo lascio ai protagonisti delle ricette!!! 

domenica 7 febbraio 2010

LA FAVETTA CON LE CICORIE


Siamo a domenica sera...piove ...dopo un giro, giusto per prendere un po' d'aria ( anzi d'acqua),
oziando come da comandamento e girovagando qua e là ....prima di abbandonare tutto e tuffarmi anticipatamente sul divano, meglio postare qualche idea magari per domani .
Questa ricettina rustica ancorchè contadina, è uno dei piatti tipici della mia regione, ma credo un po' di tutto il centro sud ,dove questo legume, ghiottissimo consumato fresco, è entrato prepotentemente anche nel consumo invernale poichè la sua resa nella coltivazione è talmente alta da permetterne anche la conservazione sotto forma di legume secco.
Sto parlando delle fave secche , che nel linguaggio allegorico hanno un ben preciso significato, ma che in cucina una volta decorticate, e sapientemente cucinate danno origine ad una crema vellutata e saporita che regalmente accompagna le verdure di campo  o le cicorie .
Sto scrivendo troppo e forse divago anche troppo e potrei annoiare non poco quindi passiamo agli ingredienti e alla preparazione prima che abbandoniate il campo per la noia.





INGREDIENTI 

300 g. di fave secche decorticate
1 cipolla
1 ciuffo di prezzemolo
olio evo
sale e pepe

Ci sono varie versioni su questa preparazione ( con carota ,sedano, pomodoro) ma io prediligo questa molto semplice che esalta il sapore delle fave.
Sciacquare le fave con acqua tiepida e metterle in una pentola coprendole d'acqua per almeno due dita al di sopra. Metterle sul fuoco e aspettare che cominci a bollire; quindi con la schiumarola togliere la "schiumetta" che si formerà a galla, abbassare la fiamma quasi a minimo e versarvi sopra il prezzemolo tritato e la cipolla affettata. Cuocere così a fuoco dolce senza mai girare per almeno un'ora. Dico "senza mai girare" perchè in questo modo non si attaccherà sul fondo della pentola. Assaggiate le fave e se sono praticamente cotte, salare e pepare. Continuare la cottura finchè si saranno disfatte e se vi piace proprio liscia cremosa basteranno due "colpetti" di frullatore ad immersione. A noi piace che rimangano anche alcuni pezzi di fava. A fine cottura condire con olio crudo.




Accompagnare con verdura bollita e crostini di pane.
E' una bontà!!!

BUCATINI ALLA PIZZAIOLA



Aahhhh! (esclamazione di constatazione) allora si dorme!!!.....apro  blogger per leggere i post delle mie care amiche e trovo  per fortuna almeno la nuova amica di sfiziepasticci.blogspot.com che mi rallegra con un post. Ma certo devo fare la considerazione che la maggior parte di voi care amiche  di rete ha mooolti anni meno di me  e taaante faccenduole da fare con i propri piccoli. Allora vi posto ancora una ricettina veloce ed appetitosa per scaldare questa domenica uggiosa (uffa!!! Ma quando arriva  il bel tempo?!?)

INGREDIENTI
400 g. di bucatini
1/2 chilo di pomodorini ( anche in barattolo da 400 g. di pezzettoni va bene)
4 cucchiai di formaggio pecorino romano grattugiato
1 mozzarella
1 cucchiaio di capperi
2 foglie di basilico
1 pizzico di origano
1 spicchio di aglio intero
olio evo
sale e pepe

Preparare il condimento.
 Allora...c'è una precisazione da fare:
quando preparo questo piatto in estate con i pomodori freschi coltivati a cielo aperto (che è tutta un'altra cosa!) li taglio a pezzetti piccoli e condisco con olio, aglio intero ( che tolgo prima di versare  il condimento sulla pasta), sale, pepe, capperi, mozzarella a dadini, basilico sminuzzato e metà del formaggio e lascio così coperto per 3 o 4 ore ( tutto a crudo).
Per la verità, preparo la mattina , e me ne vado al mare 🌊.
In questa stagione che i pomodori, come dico io, danno di erba, cucino un po' i pomodori con olio sale e aglio. Togliere quindi l'aglio e lasciare intiepidire.
Mettere al fuoco la pentola per la pasta.
quando il sugo è un po' tiepido versarvi dentro gli altri ingredienti e mescolare.
Cuocere la pasta  al dente, quasi cotta insomma.
Nella teglia da forno oliata versare la pasta e condire con il sugo e i  condimenti mescolati.
Amalgamare il tutto, spolverare col restante formaggio, un po' d'olio e infornare a 240° per 1/2 ora.
A metà del tempo indicato dare una mescolata alla pasta in teglia e completare la cottura.

venerdì 5 febbraio 2010

DISINTOSSICHIAMOCI: PATATE E BROCCOLETTI SICILIANI



Una ricettina semplice con tutte le buone qualità dell'olio crudo e dei broccoletti siciliani
INGREDIENTI
3 broccoletti siciliani
4 patate novelle
olio evo
sale
Pulire i broccoletti ricavandone tutte le cimette.
Pulire le patate e tagliarle a fette piuttosto spesse.
Lavare separatamente le verdure.
Mettere sul fuoco una capace pentola d'acqua e quando bolle salare e versare le patate.
Dopo circa 5 o 6 minuti unire le cime di broccoletti e portare a cottura.
Scolare e condire con olio evo



Questo piatto così salutista ma così saporito è una delle mie cene preferite .

giovedì 4 febbraio 2010

PASTA ALLA PEPERLIZIA

Beh!! Fatemelo dire....è un anno che aspetto e finalmente sto cominciando davvero a sentirmi soddisfatta di questo blog che per tanti mesi mi ha lasciata a bocca asciutta....Poi all'improvviso ho ricevuto, qualche mese fa, il saluto del mio primo sostenitore; Anna, che non finirò mai di ringraziare e a cui voglio tanto bene . Grazie ai suoi consigli ho imparato a gestire meglio il mio blog e poi sono venuti i consigli  di Rossella e ancora di Micaela, insomma mi sono sentita importante , perchè queste persone capivano quali sono le mie difficoltà nel gestire il blog ( sono autodidatta e poco "informatica") e  mi hanno dedicato un po' del loro tempo; sto cominciando (mooooolto lentamente) a migliorare .GRAZIE AMICHE MIE!!!
Ora  credo sia meglio smettere con le smancerie e le gongolature con annessa coda di pavone.....
e passare a trattare l'argomento che ha dato il titolo al post.
Resto ancora in tema "ricette di pesce" e vi posto questo primo piatto che per i miei gusti è un po' troppo arzigogolato ma che piace tanto a mio figlio Nicola.





INGREDIENTI
100 g. di gamberi sgusciati (anche surgelati)
1 peperone piccolo verde arrosto , spellato e frullato
1 peperone piccolo rosso arrosto, spellato e frullato
3 cucchiai di panna per cucina
olio evo
sale e pepe
una noce di burro
parmigiano per condire se gradito ( io non lo uso)


Cerco di usare sempre peperoni di diverso colore per rendere più cromatico il piatto.
In una padella mettere olio, burro, crema di peperoni, sale e pepe e lasciare andare sul fuoco per qualche minuto.
Aggiungere i gamberetti ( se sono surgelati sbollentarli 1 minuto in acqua salata)
Dopo  2 minuti unire la panna ed il gioco è fatto!
Cuocere la pasta e a cottura ultimata mantecare pochi secondi nella padella della peperlizia pronta.

mercoledì 3 febbraio 2010

POLPO ALLA MARINARA

Siamo ad una nuova puntata sul polpo.
Questa volta si tratta di una ricetta tanto praticata da mia suocera e passata quindi nel mio ricettario come una preparazione pressocchè normale per questo octopussy (come confidenzialmente lo chiamo tanto è così di casa  nel mo freezer!!!).La ricetta è semplicissima  e si presta sia ad essere usata con il solo "puccino"( e qui si abuserà all'inverosimile di tutto il pane che ci capiterà a tiro!)  o se si vuole a condirci un buon piatto di spaghetti o pasta al cucchiaio.







Ingredienti
1 polpo
pomodori a pezzi
1 cipolla ( io preferisco cipollotto fresco)
prezzemolo
olio evo
sale e pepe

Torno a ripetere che i polpi che uso  sono surgelati da me nella bella stagione quando  e quindi gli riservo il solito trattamento descritto nel post polpo al forno con patate ma se voi avete la fortuna di usare un polpo fresco e trattato a dovere ,cioè battuto e "arricciato" come si dice da noi sugli scogli( eeeeee.....seeeee .......un po' difficile di questi tempi!!) tanto meglio. Oppure se utilizzate un polpo acquistato surgelato il trattamento speciale non è necessario. Se preferite al posto dei pomodori a pezzi vanno bene anche i pezzettoni di pomodoro pelato ( io ho usato i miei vasetti fatti quest'estate )
A questo punto non rimane che mettere tutti gli ingredienti nella pentola e passare a cuocere  finchè il sughetto si è addensato ma non troppo
 e il polpo tenero a dovere.
Voilà  il piatto è pronto per essere pucciato!!