Dopo il primo racconto del mio viaggio eccomi con un nuovo appuntamento con questo articolo su un altro scorcio della capitale francese; seguitemi!
Quando si hanno pochi giorni a disposizione da trascorrere in una grande città un aiuto irrinunciabile per muoversi è la metropolitana.
La "métro de Paris" vide la luce per la prima volta ( manco a dirlo) in occasione dell'esposizione universale del 1900, le insegne delle stazioni più antiche e artistiche in Art Nouveau furono opera dell'artista Hector Guimard e sono ancora oggi presenti costituendo loro stesse delle attrazioni da fotografare e ovviamente non ho potuto esimermi dal farlo 😊
insegna Art Nouveau e sullo sfondo il cabaret più famoso del mondo |
Parigi conta ben 16 linee di metropolitana, le stazioni sono contrassegnate con i cartelli mètro, motropolitain, a volte anche soltanto una M . Come estensione è seconda soltanto a quella di Londra e Madrid
se non si opta per la navigo decouverte i singoli biglietti possono essere emessi dalle macchinette presenti in ogni stazione della metropolitana.
Per i nostri spostamenti è stata utilissima ad accorciare i tempi di percorrenza visto che abbiamo avuto a nostra disposizione pochi giorni, ogni attrazione da noi scelta nella visita alla città non era distante mai più di 500 m dalla stazione scelta per raggiungerla.
secondo giorno
oggi destinazione 1° arrondissement il quartiere fulcro della città che ospita il museo più famoso del mondo.
Scarpe comode e uscita mattutina, alle 9 siamo già pronti di tutto punto. Il biglietto costa 15 euro, noi abbiamo fatto biglietto per ingresso prioritario da casa per evitare file lunghissime.
Metropolitana GRANDS BOULEVARD vicino hotel prendiamo la linea 8 direzione BALARD dopo due fermate OPERA scendiamo per cambio linea la 7 direzione Mairie D'ivry; due fermate ed eccoci alla fermata PALAIS ROYAL MUSEE DU LOUVRE, ci troviamo praticamente nel grande centro commerciale CARROUSEL DU LOUVRE che si trova a ridosso del museo. Abbiamo ingresso prioritario e quindi ci dirigiamo verso la piramide di vetro ( orribile secondo me) che accoglie i visitatori.
Inutile dire che la maestosità del tutto è spettacolare!!
All'interno della piramide si hanno tre possibili scelte di itinerario: a destra l'ala DENON che si affaccia sulla Senna, di fronte l'ala SULLY che si sviluppa sui quattro lati della corte quadrata del museo e a sinistra l'ala RICHELIEU che si affaccia su Rue de Rivoli. Ogni ala comprende ben 4 piani ed ogni ala ha ben 8 dipartimenti che accolgono le opere in base a 8 categorie.
Non è semplice decidere, così come non è possibile visitare tutto il museo in un solo giorno, anzi in poche ore, prima di tutto per l'immensità delle opere contenute, per le innumerevoli sale e chilometri e chilometri da percorrere, quindi decidiamo di procedere per l'ala DENON perchè in questa sezione del museo troveremo la Gioconda, che troveremo nella sala 6 del primo piano dell'ala DENON.
Entriamo nelle sale delle sculture e all'improvviso lei, la mia preferita per cui vale la pena fare un viaggio al Louvre, no, non è la Gioconda! è AMORE E PSICHE la straordinaria scultura di Antonio Canova!!! ( sala 4, primo piano ala DENON) Emozionatissima la fotografo da ogni angolazione girandole intorno!!
Proseguiamo il percorso fino a raggiungere un crocevia affollatissimo e in cima alla scala DARU ( primo piano ala DENON) una vista superba sulla NIKE DI SAMOTRACIA , altre foto all'infinito ma qui con più difficoltà causa ressa di turisti tutti intenti ad immortalare la sua imponenza e maestosità
La superiamo con non poca difficoltà per raggiungere la sala dove troveremo lei, piccola, piccola quanto non te la aspetti rispetto alle altre tele immense che la circondano ma che attira milioni di visitatori ogni anno
le nozze di Cana dell'artista Veronese |
particolare della tela di David |
Lasciato il museo ci dirigiamo verso ARC DU CARROUSEL e quindi nei giardini de LE TUILERIES e ci riposiamo un po' all'ombra dei bellissimi alberi; ovviamente è una idea che hanno avuto tutti coloro che hanno scarpinato ore e ore e quindi ci restiamo giusto lo stretto necessario;
lasciamo alle nostre spalle i giardini per andare alla ricerca di qualcosa da mangiare prima di tornare in hotel, troviamo Paul una paninoteca che fa ottimi panini e ovviamente non possiamo fare a meno di approfittarne memori dell'ottima esperienza avuta a Londra.
Ci accorgiamo di essere vicini alla stazione metro OPERA incredibilmente tutto è così vicino! Ne approfittiamo sebbene la nostra destinazione non sia lontana, ma siamo stanchi e sappiamo che ci aspetta un pomeriggio nuovamente intenso.
Arrivati ci fermiamo nella hall per un caffè perchè non vi ho detto che in questa catena fantastica di hotel è possibile prendere te, caffè o tisane e succhi accompagnati da dolcini al di fuori dell'orario di colazione; viene tutto messo a disposizione della clientela oltre ad un pass che ti permette di approfittare di questa gentilezza in ogni hotel della catena presente a Parigi. In stanza nel frigo bar sono a disposizione bibite non alcooliche con rifornimento quotidiano. Fantastico direi!!
Ci diamo appuntamento per le ore diciassette destinazione MONTMARTRE.
Raggiungiamo la meta con la metropolitana da NOTRE DAME DE LORETTE metro n°12 ( sempre vicinissima a hotel) tre fermate e siamo alla fermata ABESSES a ridosso del famosissimo MURO DEL JE T'AIME;
foto di rito irrinunciabile ovviamente, poi per raggiungere la cima della collina optiamo per i quintordicimila scalini comprensivi di fiatone e battiti a mille.
Eccoci a place du Tertre cuore pulsante del quartiere e nelle viuzze che portano alla basilica che è visibile praticamente da ogni dove con i suoi scorci bianchissimi.
Che non sia conosciuta non si può proprio dire! Che sia una meta obbligata per chi va per la prima volta a Parigi è superfluo ricordarlo. Soprattutto al tramonto la scalinata davanti al SACRE COEUR e le viuzze del quartiere si popolano di ragazzi, turisti, e artisti di strada con gli immancabili vignettisti che si mettono a disposizione per ritratti o caricature. I locali si susseguono uno accanto all'altro, tra bistrot, ristorantini e negozietti di souvenir. La calca è inevitabile ma la vista della bianchissima basilica con le sue cupole e lo stile romanico- bizantino la fa quasi dimenticare .
Costruita a cavallo tra XIX e XX secolo come voto di espiazione per le vittime contate durante la guerra franco-prussiana con un tipo di travertino che rilascia carbonato di calcio e non trattiene polvere e smog anzi diventa sempre più bianca ogni volta che piove.
Se si ha tempo ( e noi non ne abbiamo) con 6 euro è possibile salire sulla cupola e ammirare ancora di più Parigi dall'alto. Il campanile della basilica conserva la “ Savoyarde” la campana più grande di tutta la Francia con le su 19 tonnellate.
Il quartiere, un tempo villaggio rurale disseminato di mulini che rifornivano di farina la città, è un dedalo di stradine con case ammantate d'edera e ancora oggi conserva la sua aureola fiabesca che attirò come una calamita ai primi del novecento artisti, scrittori, pittori prostitute e protettori, e qui si insediarono menti eccelse come Manet, Degan, Va Gogh fino a Picasso, Modigliani e Dalì, incantanti dal luogo e dai prezzi modici degli affitti .
Dopo aver visitato l'interno della basilica, che conserva la sua infinita bellezza solo all'esterno, ci soffermiamo brevemente ad ammirare Parigi in lontananza
e poi passeggiamo senza meta per le stradine. Io mi soffermo ad osservare i volti delle innumerevoli persone che incrocio, scruto le loro espressioni e ascolto con simpatia le fragorose e numerose risate; scruto i vignettisti e i loro soggetti che abbassano lo sguardo quando si accorgono che li sto osservando con curiosità e un po' mi vergogno di averli messo a disagio; è una mia caratteristica quella di unire alla bramosia per l'arte dei luoghi che visito la curiosità di osservare le espressioni e i modi di fare di chi mi circonda, turisti o del luogo che siano.
Si avvicina ora di cena e dopo un veloce consulto tra le menti della compagnia si decide per una cena in un bistrot, visto che siamo qui; non sarà una cena da gourmet ma almeno sarà caratteristica.
Decidiamo una sosta rigenerante presso un bistrot sulla via principale a base di insalata nizzarda, zuppa di cipolle, manzo bourguignon e crepes suzette; menù a 16 euro e birra un litro 18 euro!!
Il tempo tiranno ci impedisce la visita allo storico cimitero; ci sono troppi luoghi trascurati, un motivo in più per ritornare qui appena possibile non credete?
Scendiamo le stradine della collina per un chilometro o poco più lasciando uno sguardo anche alla storica vigna del quartiere ( chissà perchè viene nominata in numerose guide) ed eccoci al MOULIN ROUGE, siamo nel quartiere PIGALLE, proprio sul confine con il "nostro" IX arrondissement.
Il famoso quartiere a luci rosse dei tempi andati con il suo emblema, il cabaret più famoso al mondo. Vale la pena fermarsi a fotografare.
E sono le 22 e anche oggi giornata lunghissima e chilometrica 😁, Al volo prendiamo il tram numero 30 che fa capolinea a TROCADERO e così, nonostante la stanchezza ci fermiamo ad ammirare la torre Eiffel con vista notturna 😍. Wow wow wow, ci fermiamo una mezz'ora tra orde di turisti e artisti di strada
Quindi di nuovo come il giorno prima alla metro 9 alla fermata ALMA-MARCEAU direzione Mairie de Montreuil otto fermate ed eccoci a GRANDS BOULEVARDS nei pressi del nostro hotel.
Domani altra giornata entusiasmante verso NOTRE DAME
to be continued ..
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