giovedì 29 novembre 2012

MARMALADE OR JAM....LA MIA MARMELLATA DI ARANCE NEL BIMBY

Non so se a voi capita ma a me si....molto spesso ho dei flash, dei deja vu sui miei preistorici trascorsi scolastici: e mi tornano in mente lezioni particolari o autori particolari.
Bene è il caso della marmellata di arance. Una delle cose che ricordo delle mie lezioni di inglese al liceo (forse già cercava di farsi strada la mia passione per la cucina??) è la distinzione che la docente ci sottolineò a proposito di marmellate e confetture.
Illuminandoci, appunto che in Inghilterra dicesi marmellata espressamente quella fatta con agrumi e confettura qualunque altro composto di frutta cotto con lo zucchero. E ricordo che addirittura diceva esserci una legge che regolamentava questa distinzione avendo poi un occhio di riguardo per quanto riguarda la marmellata di arance scozzesi.......che poi oggi mi chiedo se in Scozia si coltivino le arance....boh...ma non hanno bisogno di sole e caldo ?
comunque mi è venuta in mente nel momento in cui, avendo raccolto belle arance dall'albero in campagna ho deciso di farne della marmellata. Che poi è quella mia preferita....mannaggia,  e che poi non ho resistito alla fine dell'invasamento a "pulirmi" il cucchiaino!!!!!!
Quest'anno ho deciso di fare alcuni pensierini per Natale di cosine gustose fatte da me...magari saranno anche più gradite delle solite inutili cianfrusaglie di cui si va alla ricerca .....








In questo lavoro mi viene d'aiuto il bimby che per queste preparazioni è fantastico!!!!

Anzi se proprio devo dirla tutta io lo uso per marmellate, crema e besciamella e qualche risotto....difficilmente per altre preparazioni per le quali mi affido o alla macchina del pane o al mio tapino keenwood pro...un elettrodomestico che non costa poi tanto ma che ha il bicchiere trasparente perchè io se non vedo quello che impasto non mi accontento....cosa che non riesco a fare come vorrei con il bimby!
Ma senza nulla togliere alla forza del bimby eh era solo giusto per dirvi di una mia scelta personale!
Insomma ho fatto questa buonissima marmellata ed ecco alcuni mini vasetti che ho acquistato e riempito di questa bontà!
trattandosi di arance senza trattamenti chimici le bucce sono ora in parte nell'alcool al buio per un ottimo liquore e in parte voglio provare a candirle e passarle nel cioccolato....se ci riesco!
Se mi vengono bene saranno un altro piccolo cadeaux

Ingredienti


1 kg. di polpa di arance ( poco più di 1 kg. e 1/2 di arance)

la buccia (solo parte gialla) di 2 arance
2 carote medie
400 gr. di zucchero

Lavare le arance anche aiutandosi con una spugnetta.
Comincio col recuperare la parte gialla della buccia di due arance che taglio poi a julienne con un coltello ben affilato. Raccolgo le bucce e le metto a bollire per 10 minuti. Le scolo e tengo da parte.
Pelo al vivo le arance, elimino la parte centrale bianca e taglio ogni arancia in otto pezzi raccogliendo anche il succo.
Peso nel boccale  le arance che devono essere 1 kg, aggiungo lo zucchero e le carote pelate e fatte a tocchetti piccoli.
Apro una piccola parentesi a proposito delle carote nella ricetta:queste sono, tra gli ortaggi,i  più ricchi di pectina e quindi fungeranno da addensante. Non ho voluto aggiungere le mele, che anche hanno questa proprietà , in quanto le carote sono a mio parere più neutre nel gusto e poi con il loro colore aiuteranno no?
 Porto la velocità da 1 a turbo per pochi secondi. imposto il timer a 30 minuti , la temperatura a 100° velocità 2 e lascio andare senza tappo ma con il cestello capovolto sul coperchio (chi ha il bimby sa di cosa parlo).
Trascorso il tempo, aggiungo le bucce precedentemente bollite e porto la temperatura a varoma per altri 30 minuti.
Invasare appena finito e capovolgere i vasetti per creare il sottovuoto (ovviamente per i vasetti nella foto non ho potuto farlo).









metodo tradizionale:

procedere nella prima parte della preparazione. Mettere in una pentola non di alluminio le arance e il loro succo, le carote a piccoli pezzi e lo zucchero. Portare ad ebollizione e cuocere finchè le carote saranno cotte senza schiumare. Togliere dal fuoco e passare tutto al passaverdure o frullare con un frullatore ad immersione. Rimettere sul fuoco , unire le bucce e cuocere la marmellata finchè avrà raggiunto la consistenza del miele. Invasare bollente e capovolgere avvolgendo i vasetti in un panno finchè saranno freddi.

I vasetti vanno sterilizzati insieme ai loro tappi messi in acqua fredda e portata ad ebollizione per dieci minuti. Asciugare su panno pulito mettendoli capovolti.
Per i vasetti in foto: lavati con acqua bollente. La marmellata è stata preparata pochi giorni prima del cadeaux.







mercoledì 28 novembre 2012

POLPETTE DI PESCE......per la dieta e non

Il capitano è partito per qualche giorno, per lavoro, e mi ha lasciata qui a scribacchiare sul pc e gironzolare per una casa ormai troppo grande per due persone. E mi ha anche lasciato il bottino della pescata a bolentino fatta nel week-end: una marea di pagelli che saranno si pesci bianchi, saranno si pesci freschissimi, ma la loro carne non è tra le mie preferite.
Stamattina nella mia consueta camminata di allenamento chiacchiero con un'amica che ha condiviso con me l'esperienza della stessa dieta e che ora condivide la salutare abitudine delle camminate spensierate e rigeneratrici. Mi parla delle polpette di pesce e la lampadina si accende!!
Arrivata a casa mi armo di coltelli e tagliere, prendo i pesci e me li sfiletto e spello per benino.
Naturalmente me li sfiletto perchè ho imparato abbastanza bene a farlo e anche abbastanza velocemente e perchè quei pesci avevo da smaltire!! Altrimenti si fa fare dal pescivendolo dove si acquistano o si comprano direttamente i filetti di pesce.
Qualche parola la voglio spendere per questa ricetta: impieghiamo pesci non pregiati per favore!!
Vanno bene , a male estremo, anche i filetti surgelati, ma lasciamo perdere i pesci pregiati, impieghiamoli in modo più naturale e semplice in cotture che che esaltino la loro bontà!






Ingredienti
250 g. di filetti di pesce (erano 6 pesci che pesavano circa 400 gr.)
3-4 code di gamberi (facoltativi)
1/2 cucchiaino di formaggio romano grattugiato
1 cucchiaio di ricotta scremata
1 uovo
1 cucchiaio di pangrattato (io di crusca di avena)
1 trito di prezzemolo
sale q.b.
pepe nero q.b.

per il court-bouillon:
scarti di due pesci
1 pomodoro
1 rametto di sedano
1 pezzetto di cipolla
sale q.b.
500 g. di acqua
1 cucchiaino di maizena

Come ho scritto ho sfilettato i pesci e tolta anche la pelle ho raccolto la polpa in una ciotola. ho sciacquato i filetti per eliminare eventuali residui di spine e squame e li ho messi a scolare.
Avevo delle code di mazzancolle surgelate , le ho scongelate e unite alla polpa di pesce per dare un po' più di sapore ma a conti fatti se ne può benissimo fare a meno, non se ne sente la presenza a piatto finito!!
Con gli scarti di due dei pesci e una coda di gambero ho preparato il brodo per insaporire le polpette e l'ho lasciato bollire finchè ha ridotto il suo volume di 2/3, quindi ho filtrato per benino e raccolto il brodo in un tegamino.
Ho messo tutti gli ingredienti per le polpette nel mixer e frullato per avere l'impasto per le polpette.
Aiutandomi con le mani umide ho fatto le polpettine e posizionate su una leccarda coperta di carta forno Le ho cotte per dieci minuti nel forno caldo a 240°
Mentre cuocevano ho sciolto la maizena nel brodo filtrato in precedenza e ho messo ad addensare sul fuoco. Ci ho sistemato le polpettine e rigirate qualche secondo per farle insaporire...delicatamente!
Sono state per me pranzo e cena.
E' una carina idea per far mangiare del pesce anche a chi di solito non lo gradisce, scegliendo la cottura che si preferisce: credo che impanate e fritte sarebbero divorate dai bambini!! 😃
E perchè non gustarsele con 70 g. di couscous?



venerdì 23 novembre 2012

FELICITA' E'........work in progress...........





Felicità è.......cominciare a "preparare" la casa ad accogliere la festa più bella dell'anno ed avere come aiutante-sostenitrice la principessa della famiglia!!!!














Felicità è........sfogliare le foto della festa più bella dell'anno dell'anno scorso e......... work in progress













chissà se sta venendo qui col suo carrellino.....la "principessa" ha già "scritto" la sua letterina.......oggi per esempio ha detto "nonna ho chiesto a Babbo Natale di portarmi una lumaca graaaaande graaaande"......?????????????????

giovedì 22 novembre 2012

I CAVATELLI




La ricetta per preparare i cavatelli, con dosi precise non ce l'ho! Sostanzialmente per la pasta si procede come per le orecchiette.
La sostanziale differenza per la "confezione" di questi deliziosi gnocchetti sono: il diametro del cilindretto di pasta e i movimenti delle dita.
Quindi per le dosi rimando alla descrizione sulle orecchiette. Il cilindretto va fatto del diametro non maggiore di mezzo centimetro e il tocchetto va pressato e trascinato con il coltello premuto aiutandosi con le dita della mano sinistra...ok è più difficile spiegarlo che farlo ....ecco la foto


Si trascina il pezzetto di pasta pigiando con il dito e si lascia così, arrotolato


gli ingredienti per la pasta sono gli stessi delle orecchiette di cui ho lasciato il link a inizio post.


mercoledì 21 novembre 2012

FILETTO DI BACCALA' AL FORNO CON LA ZUCCA

Io l'ho già detto che essere in regime alimentare controllato non significa che non devo prepararmi cose gustose. Certo il tempo va via , perchè se devi comunque preparare un pranzo "normale" per chi (beato lui) non ha bisogno di centellinare le calorie, di tempo per ritagliare uno spazio da dedicare alla TUA cucina ne rimane davvero poco. Però riesco, non sempre, ma riesco. E non mi viene ancora di "mangiare come gli altri" ho troppa fifa di riprendere peso e a dirla tutta mi sono così abituata  a questa mia cucina che mi dispiace quasi tornare alla "normalità".
Uno degli alimenti che mi piacciono in questa stagione è il baccalà, una tradizione quella di consumare questa deliziosa preparazione di merluzzo che non voglio certo abbandonare.
E poi abbiamo la zucca, colorata profumata, buonissima e che con il gusto saporito del baccalà va a nozze che è una meraviglia. Qui dalle mie parti una preparazione consueta per chi ama sia l'uno che l'altra è il "tegame con zucca cipolle baccalà e patate"...ed ecco la mia versione adattata alle mie esigenze.






Ingredienti
1 filetto di baccalà ammollato (400 g.)
300 g. di zucca (peso netto)
1 cipollotto fresco
1 rametto di prezzemolo
1/2 gambo di sedano
pepe
poco sale


Nella solita pirofila ricoperta di carta forno bagnata e strizzata ho fatto uno strato con la zucca tagliata sottile. Ho salato poco e insaporito con pepe nero macinato al momento. Intanto avevo tritato nel mixer il cipollotto, il sedano e il prezzemolo. Ne ho cosparso un generoso strato sulla zucca e ricoperto con i tranci di baccalà strizzati e senza pelle. Quindi ho coperto il pesce con cipolla sedano e prezzemolo tritati e le fettine di zucca. Ho chiuso i lembi di carta forno che uscivano dalla pirofila, a formare un cartoccio e ho infornato a 240° ventilato per 20 minuti poi ho scoperto e continuata la cottura per altri 10 minuti.
Be' fatemelo dire che mi è piaciuto...



venerdì 16 novembre 2012

FAGIOLI E FUNGHI CARDONCELLI AL COCCIO


Adesso è il momento di mettere in pentola i legumi, dono ricco di proprietà salutari, dono della terra amica e della natura prodiga. Facciamone largo uso: fave, lenticchie, fagioli, ceci, cicerchie son tutti di una bontà incredibile !!

Io li cucino qualche volta anche in estate, magari  le lenticchie che cuociono prima o provo il nuovo raccolto per provare  cottura e sapidità. Per fortuna qui da me si trovano ancora  produttori diretti di fave, ceci e fagioli e io ne approfitto in tempo per una scorta che mi "scalderà" tutto l'inverno!





Ingredienti

300 g. di fagioli piattellino secchi
500 g. di funghi cardoncelli
1 bel ciuffo prezzemolo
1 spicchio di aglio
1 cipollotto  fresco
4 pomodori ciliegino
1/2 peperoncino piccante
sale q.b.
50 g. di olio

Si comincia la sera mettendo a bagno i fagioli in acqua fredda con un pizzico di sale grosso.
Al mattino scolarli, sciacquarli e metterli a cuocere nel coccio coperti d'acqua per due dita sopra il loro livello, a fuoco dolce una volta raggiunto il bollore. Schiumare e condire con i pomodori tagliati a metà, lo spicchio d'aglio (in camicia) e due rametti  di prezzemolo interi così sarà più facile eliminarli..
Ci vorranno da 1 a 2 ore, quindi è una minestra da preparare un giorno che si decide di restare a casa a coccolare il pranzo per i propri cari. Cuocere i legumi al coccio significa proprio , secondo, me dare amore a chi si ama. Si confesso che il più delle volte uso la pentola a pressione che, santa invenzione, ci aiuta tantissimo!!!!
Ma questa volta no, ho fatto anche la pasta a mano, i gustosissimi cavatelli.
Quando i fagioli saranno cotti, aggiungo il sale e il pepe, tolgo gli aromi (aglio pomodori e prezzemolo), prelevo un paio di mestoli di legumi cotti e li frullo con il frullatore ad immersione. Li unisco al resto dei fagioli.
In una padella rosolo cipolla e prezzemolo tritati. Unisco il peperoncino tagliato a metà e privato dei semini, quindi i funghi precedentemente lavati strizzati e tagliati a fettine. Lascio cuocere per 10 minuti quindi unisco i funghi ai fagioli e lascio insaporire a fuoco lento per 10 minuti,
 il tempo di cuocere la pasta e mescolare il tutto portando in tavola un piatto fumante e gustoso! A piacere si aggiunge altro olio, anche piccante!!







giovedì 15 novembre 2012

UN DOLCE:GOLOSO MA LIGHT...CLAFOUTIS MELA E MIRTILLI

Non faccio follie per i dolci e questo si sarà capito dai miei post. Ma dicono pure che con la vecchiaia sia inevitabile apprezzarli di più...e questa cosa comincia a darmi fastidio e preoccuparmi!! ^_^...... all'inizio dell'estate in pieno regime strettissimo, per paura di un attacco da crisi zuccherina mi ero comperata una piccola vaschetta (200 gr.) di gelato dietetico di una famosa marca di cibi ipocalorici....e lì sta ancora!!!!!
Però oggi pomeriggio forse per tirami su dal trauma degli operai in casa venuti in soccorso del mio lavandino che aveva deciso di versare lacrime infinite e supplicarmi di farlo riposare insieme a tutta la cucina, insomma fatto sta che mi è venuta voglia di dolce. E nell'attesa che loro finissero lasciandomi in un mare di polvere, mi sono messa a sfogliare qualche numero di cucina moderna (pensa un po' del 2004) che ancora conservo e ti trovo questo dolcino tiepido e light che sostituendo con i dovuti frutti di stagione (mela, la ricetta prevedeva albicocche) e ricorrendo alla mia immancabile scorta di frutti di bosco surgelati, mi ha consentito di sfornare qualcosa di coccoloso!!
  





Ingredienti per una persona



100 gr. di mela (1/2 mela)

30 gr. di mirtilli
25 gr. di latte scremato
1 tuorlo
15 gr. di crusca di avena (nella ricetta originale di farina 00 )
7 gocce di dolcificante tic
un velo, ma proprio un velo di zucchero a...velo appunto


Ho tagliato a cubetti piccolissimi la mela e messa in una pirofilina del diametro di 14 cm.
Ci ho unito i mirtilli surgelati.
In una terrina ho mescolato la crusca di avena con il tuorlo e il dolcificante aggiungendo a filo il latte. Ho mescolato per bene e versato la pastella sulla frutta nella pirofilina.
Ho messo a cuocere in forno preriscaldato a 200°
per 20 minuti . Ho cosparso leggermente di zucchero a velo e gustato tiepido.


E' pronto...l'ho lasciato intiepidire:la mela è rimasta un po' croccante ed è delizioso con il succo dei mirtilli e il gusto della pastella!! La prossima volta lo preparo con la pera! calorie 130 a porzione penso si possa fare per concedersi una coccola!!!

martedì 13 novembre 2012

TARTARA DI TONNO ROSSO...INSOLITA



Di solito quando è a disposizione la preparo così. Ultimamente il capitano me ne ha portato uno che ho sfilettato e cucinato in vari modi ma la destinazione preferita è stata questa:

semplice facilissima se si ha tonno già sezionato!!

Ingredienti


una fetta di tonno rosso

1 mela granny smith
1/2 limone
sale
pepe
qualche foglia di lattughino

E' buona regola che il pesce da consumare crudo sia "passato" per almeno 96 ore nell'abbattitore che lo congela a -18° riducendo il rischi dei parassiti nocivi alla nostra salute. Ne parlo qui
E in genere nelle pescherie si trova già trattato.
Devo dire che qui da me la cultura del pesce crudo ( non solo a casa mia ma proprio in Puglia e nel barese in particolare) è una tradizione atavica e difficilmente estirpabile: ci piace troppo!!!!
Io non so proprio rinunciarci e dedico una cura maniacale alla preparazione  dei pesci destinati a quest'uso e fino ad ora mi è andata bene (incrocio le dita?)
Comunque torniamo a noi e a questa favolosa proposta profumatissima di mele.
Tagliare metà  mela sbucciata a cubetti piccolissimi e spruzzarli di limone. Passare l'altra metà alla centrifuga e raccoglierne il succo.
Tagliare la fetta di tonno a piccoli cubetti e raccoglierli in una ciotola. Condire con olio, sale, pepe e succo di mela.
In ogni piatto adagiare qualche foglia di lattughino e con un coppapasta formare una torretta con i cubetti di tonno. Cospargere i piatti con la bronoise di mela e servire.


lunedì 12 novembre 2012

ZUCCA STUFATA CON POLPO ROSOLATO


Sabato scorso a grande richiesta ho preparato il polpo in umido con riso pilaf che piace tanto. Ma per me ho tenuto 2 tentacoli ( il polpo era grande e permetteva) e me li sono preparati così:




Ingredienti per una persona
200 g. di zucca
200 g. di polpo lesso
1/2 scalogno
1/2 cipollotto fresco
1/2 bicchiere di brodo vegetale
1 cucchiaino di olio di oliva
1 pizzico di peperoncino
1 cucchiaino di olio
sale e pepe  q.b.
qualche foglia di rosmarino
qualche foglia di prezzemolo


I tentacoli erano già precotti come qui. Ho lavato la zucca e tagliata a cubetti. Dopo aver sbucciato  e tritato scalogno e cipollotto li ho messi a stufare con la zucca, il peperoncino e il rosmarino  aiutandomi con un cucchiaio di acqua.Ho coperto con il brodo e cotto per mezz'ora finchè la zucca è risultata morbida e un po' spappolata.Ho aggiustato di sale .
Ho tagliato a piccoli pezzi il polpo e messo a rosolare per pochi minuti in una padella antiaderente con il cucchiaino di olio , il prezzemolo e un po' di rosmarino, poco sale e pepe.
Ho versato la zuppa di zucca in un piatto e cosparso con il polpo.




sabato 10 novembre 2012

MEZZA LUNA FROLLA RIPIENA DI CREMA GIANDUIA




La piccola è sempre più presente nei miei pomeriggi di questa stagione strana che non sa decidersi a prendere una linea a lei consona sulle temperature. E ogni giorno di più la piccola associa la presenza nei miei pomeriggi con la produzione di dolci e biscotti, La mia cucina ora profuma essenzialmente di vaniglia e pasta dolce cotta al forno!! Il forno appena lo apri ti avvolge di queste morbide essenze e sempre più mi ricorda che tra più o  meno un mese sarà messo a dura prova per le continue infornate delle golosità per la festa più bella dell'anno!
Allora per tenerla contenta ci mettiamo all'opera con dosi minime di farina che, una volta trasformata per magia in quegli impasti deliziosi che sappiamo fare noi appassionate di cucina, diventano quasi sempre biscotti con ripieno della famosa crema gianduia.
Io ho il compito di dosare gli ingredienti, lei di miscelarli volta per volta. 
Io ho il compito di stendere la sfoglia, lei quello di spolverare di farine il piano di lavoro (vi lascio immaginare!). 
Io ho il compito di posizionare le formine sulla sfoglia, lei il compito di pressare con le sue manine paffute per creare la sagoma da cuocere.
Io ho il compito di sistemare le sagome sulla teglia, lei di assemblare i ritagli per  stenderli di nuovo
Lei ha il compito di chiedere "posso mangiarne un po' nonna?" io quello di dire inesorabilmente "si va bene ma poco poco"..."ssssi ho capito..grazie nonna" ( è ho il compito di ricevere un bacio sulla manica della maglia!!!! ^_^
Io ho il compito di soffiare su un biscotto appena sfornato, lei di gustarselo ancora tiepido pucciato in una tazzina di latte!
Ecco ho descritto la maggior parte dei miei pomeriggi che ne dite?
ahhh e dimenticavo di dire che mi sto facendo una cultura da critico televisivo sui cartoni animati!!!!














Ingredienti

250 gr. di farina per dolci
100 g. di zucchero zefiro
1 bustina di vanillina
4 g. di lievito per dolci
4 g. di cremor tartaro
50 g. di burro
1 pizzico di sale
1 uovo e 1 tuorlo
qualche cucchiaio di acqua se necessario

Mescolare in una ciotola la farina, lo zucchero la bustina di vanillina il lievito il cremor tartaro e il sale. Fare un foro al centro, versare il burro fuso ma freddo , l'uovo e il tuorlo e inglobare alla farina aiutandosi con una forchetta. Versare il tutto sul piano di lavoro, lavorare velocemente la pasta e se risultasse troppo dura ( a seconda della grandezza delle uova) unire all'impasto qualche cucchiaio di acqua. Avvolgere in pellicola il panetto ottenuto e ,mettere a riposo in frigo almeno per 1 ora.....e qui andiamo ad acculturarci di cartoni animati 😊.
Trascorso il tempo del riposo riprendere il panetto e stenderlo in una sfoglia dello spessore ci 1/2 cm e anche un po' meno. Con un dischetto del diametro di cm 8 ho stampato tanti dischetti ...ops.....volevo dire ha stampato tanti dischetti, poi ha messo un cucchiaino di crema gianduia su ogni dischetto, ha spennellato con poca acqua, poi la nonna ha preso tra le mani ogni dischetto richiudendolo a mezza luna pizzicando tutto il bordo mentre lei ripuliva per benino il cucchiaino!!!!!
 Accendere il forno a 180° e infornare fino a doratura. Far raffreddare su gratella e coprire di zucchero a velo.





giovedì 8 novembre 2012

RISO BASMATI SU CREMA DI RICOTTA E CAROTE CON FUNGHI CARDONCELLI

Per me è ormai diventato quasi un gioco se non una sfida: leggere i post delle mie fantastiche amiche blogger che propongono ricette golose curiose succulente e cercare di trasformarle ed adattarle alla mia dieta. Mi è riuscito perfettamente qui e anche qui. E stamattina che ti leggo? Lei che posta un risotto ..proprio oggi che è quello che ho in mente di fare al capitano con i nostri deliziosi funghi cardoncelli. Ma io sono ancora in regime particolare e non voglio comunque rinunciare ai funghi comprati domenica a Corato, città vicinissima alla mia Trani e in territorio murgiano.
E quindi superfluo scrivere che sono rimasta folgorata dall'idea golosissima della cara amica  e mi sono messa in moto.
Ma....vi capita mai di andare sicure in frigo certe di avere quello che vi serve per la ricetta e restare di stucco???
E' capitato a me che ho esclamato NOOOO quando ho aperto lo yogurt che mi serviva per  la cremina e mi accorgo di aver comprato erroneamente uno yogurt si 0,1% di grassi ma....alla fragola grrrrrrrrrrrrr!!!!!!
Per fortuna non mi faccio mancare quasi mai la ricotta ed ecco fatto creata l'alternativa!!!! 😋







Ingredienti per una persona

per la crema alla ricotta:
1/2 carota
1 pezzetto di sedano
1/2 cipollotto fresco
1 cucchiaio di ricotta scremata
sale q.b.

per i funghi trifolati:
100 g. di funghi cardoncelli
1 cucchiaino di olio
1/2 cipollotto fresco
prezzemolo
sale e pepe

Per il riso al vapore:
50 g. di riso basmati
700 g. di acqua
1 cucchiaio di dado vegetale homemade

Ho pulito e lavato velocemente i funghi, strizzati, tagliati e messi a cuocere con cipolla tritata e prezzemolo, il cucchiaino di olio, il sale e il pepe.
Ho tagliato a piccoli pezzi sedano carota e cipolla e li ho messi a stufare in poca acqua e sale q.b.. Una volta cotte le verdure (devono rimanere umide non completamente asciutte)  e lasciate intiepidire le ho passate al minipinner  con la ricotta e ridotto tutto a crema.
Il riso al vapore io l'ho cotto nel bimby ma credo che  l'apposito cestello in acciaio lo sostituisca degnamente.
Apro una piccola parentesi: ho il bimby ma devo confessare che lo uso davvero molto poco e ogni volta che lo faccio lo specifico nei post.
Ho messo l'acqua e il dado homemade  nel boccale, il riso nel cestello, e ho cotto per 20 minuti a temperatura varoma  velocità 1.
Quando il tutto è stato fatto ho messo la cremina a specchio sul fondo del piatto, il riso e condito con i funghi.
Una variazione sul tema perfettamente riuscita!! Grazie cara!!!!


mercoledì 7 novembre 2012

LE OLIVE IN SALAMOIA



Qualche tempo fa, da lei ho riletto la ricetta di queste olive buonissime e già mi era venuta un po' la voglia di rifarle, poi è capitato che  mi hanno regalato una gran quantità di olive cultivar "Spagna" belle sane e verdi . Erano anni che non preparavo più le olive con la soda come si faceva tanto tempo fa una volta raccolte dall'albero della nostra campagna!!
Certo se avessi dovuto comprarmele per cimentarmi non lo avrei fatto ma erano così belle che non ho resistito a rispolverare la tecnica.
Che poi non ci vuole una maestria particolare:basta avere pazienza e riconoscere il punto di "cottura" diciamo così dell'oliva messa nella sostanza. Si tratta di soda caustica. Questa ha il compito di "cucinare" le olive per facilitarne la perdita dell'amaro e renderle commestibili presto. Un tempo la ricetta si svolgeva adoperando la cenere raccolta nei camini....ma questa è un'altra bellissima storia che purtroppo non potrò mai mettere  su carta...anzi tastiera !
Però devo dire che mai avrei creduto di poter postare questa quindi......



olive di "Spagna" in salamoia






Ingredienti
olive verdi sode e sane
30 gr. di soda per ogni chilo di olive 
acqua q.b.

inoltre:
un secchio 
un lungo cucchiaio di legno
un coperchio a misura


per la salamoia
30 grammi di sale grosso ogni litro di acqua
finocchietto selvatico secondo i gusti


Nel mio caso : avevo 5 chili di olive. Sono andata in un negozio per prodotti agricoli (ma anche in qualche ferramenta). gli ho detto quanti chili di olive dovevo trattare e mi ha dato la quantità necessaria. L'ho pesata ed erano 150 gr.
Ho sciolto le scaglie nel secchio  con qualche litro di acqua aiutandomi con un cucchiaio di legno e tenendo lontana la testa perchè avevo paura di eventuali esalazioni, ho versato le olive, coperte di acqua e mescolato per bene. Ogni tanto davo una mescolata. Ho fatto questa operazione alla sera. La mattina ho controllato l'oliva, tagliandola rasente il nocciolo. La polpa deve essere diventata chiara fino a 1-2 millimetri dal nocciolo. Così non era.. Tutto dipende dalla grandezza delle olive. A 24 ore le olive erano pronte. Ho scolato tutto il liquido dal secchio aiutandomi con il coperchio. ho riempito di acqua fresca e ripetuta l'operazione per 2 volte. Quindi rimessa acqua fresca fino a coprirle e lasciate fino a sera. Ho ripetuto per 2 volte al giorno questa operazione fino a quando l'acqua che toglievo non è risultata limpida. Ci son voluti 5 giorni.
A questo punto ho messo a scaldare 5 litri di acqua con 150 gr. di sale grosso. Quando ha cominciato a bollire ci ho tuffato i rami e le infiorescenze di finocchietto selvatico,pressandole per immergerle nella salamoia. Ho spento e coperto , aspettando che raggiungesse temperatura ambiente. Ho scolato le olive e aiutandomi con un grosso cucchiaio ho versato nei vasi ben puliti. Mi hanno insegnato che le mani non devono mai toccare le olive non chiedetemi perchè. Quindi ho coperto le olive con la salamoia filtrata e privata del finocchio e chiuso i vasetti.
Sono pronte dopo qualche giorno, il tempo di prendere il profumo del finocchietto e la sapidità della salamoia.

nota:
questo procedimento chimico casalingo non permette di conservare a lungo le olive. Per prolungare la durata mettere i vasetti in frigorifero ricordandosi comunque che vanno consumate in poco tempo. quelli che ho tenuto per me li ho messi in frigo tranne uno grande da consumare subito e ho avuto l'accortezza dopo dieci giorni di rifare e cambiare la salamoia.

martedì 6 novembre 2012

I TORRONCINI DI NATALE A CASA MIA

Eh eh eh...anche se sono a dieta non sono capace di non pensare che tra 48 giorni è Natale!!!
E già leggo e sfoglio e rispolvero le idee per quello che sarà il mio luuungo elenco di dolci. A tale proposito mi sono riattivata con il lievito madre trascurato e abbandonato causa dieta (che insieme a lui ero lievitata anche a io a dismisura causa la mia dipendenza cronica dai lievitati), riattivata in vista del panettone.
Intanto ecco la ricetta per questi biscotti che riscuotono sempre grande successo tra quanti legati ai gusti antichi di quando le ricette erano semplici e portate al consumo di quello che la coltivazione del posto dava!!
Qui abbondano mandorle e olive e uva e quindi la maggior parte dei dolci legati all'antica tradizione sono a base di mandorle olio di oliva e mosto cotto d'uva nonchè marmellata della stessa (che noi qui chiamiamo "mostarda").
Questa ricetta , in particolare, si è arricchita di cioccolato fondente che naturalmente si può omettere.





Ingredienti
250 g. di farina
250 g. di mandorle 
200 g. di zucchero semolato
1 cubotto di cioccolato fondente ca 50 g. (facoltativo)
1 pizzico di cannella in polvere
una grattata di scorza di agrume 
caffè amaro a temperatura ambiente q.b.
6 g. di lievito per dolci ( facoltativo)

Per prima cosa preparo una moka da tre tazze, verso il caffè in un contenitore per farlo raffreddare.
Metto le mandorle con la pellicina in una leccarda e le inforno a 190° per farle tostare leggermente.
tenere d'occhio perchè in un attimo bruciano.
Fatta questa operazione, le passo al mixer per tritarle ma non ridurle in farina.
A questo punto in una scodella mescolo la farina con zucchero , mandorle , spezie e cioccolato tritato al coltello. Impasto con il caffè fino ad ottenere un composto omogeneo. Si attaccherà alle mani ma non importa, mi aiuterò con la farina.
Spolvero appunto con la farina il piano di lavoro e trasferisco l'impasto, ci faccio dei cilindretti del diametro di circa 3 cm. li taglio diagonali in porzioni regolari da circa 6 cm l'una. Poi posso lasciarli così a rombi o con le mani dare loro una forma ovale. Li posiziono su cartaforno  e li lascio riposare per un paio di ore. Quindi li metto in forno a 180° per circa 20 minuti. Se li voglio proprio duri li lascio ancora in forno spento per 10 minuti.
A dire il vero ultimamente metto nell'impasto una punta di lievito paneangeli per renderli più morbidi che mi piacciono di più, ma la ricetta originale li vuole proprio duri solo che io dal dentista non ci voglio proprio andare !! 😂





lunedì 5 novembre 2012

FUSILLI INTEGRALI CON RICOTTA ZUCCHINE E GAMBERI

In tutto il periodo della mia dieta ho cercato, quando possibile, di prepararmi un piatto con gli stessi ingredienti principe della ricetta preparata per gli altri fortunati famelici golosi!!
E devo dire che a volte ho prodotto "ciofeche" che neanche son degne di essere ricordate, ma spesso il palato ha gradito e per questo ho proposto nel blog ,perchè se la mia preparazione non incontra la mia approvazione (in questo caso) o del capitano io non la posto, visto che questo spazio è il MIO ricettario aperto a tutti!!
Questo piatto mi è piaciuto in particolare ed eccolo qui.
Premesso che i piatti dietetici sono SEMPRE una cosa diversa dal cucinare quotidiano, tradizionale, dai gusti avvolgenti fatti di soffritti e olio di oliva.
Ma se è vero che "anche l'occhio vuole la sua parte" con una presentazione carina anche un poco "avvolgente" piatto può appagare stomaco e vista!
Soprattutto perchè non si può vivere il periodo dedicato alla dieta che dovrà essere la tua regola a tavola con asettiche insalate scondite e diafani petti di pollo al vapore!!
Credo che sarebbe per chi ama cucinare una punizione da girone dantesco!!!






Ingredienti

70 g. di fusilli integrali
1 cucchiaio di ricotta
1 zucchina
1 cucchiaio di vino bianco
2 cucchiai di acqua
qualche goccia di olio
2 gamberoni
1 cucchiaio di brodo di pesce che ho usato qui
sale e pepe

Ho tagliato a fettine sottilissime le zucchine e le ho messe a stufare-cuocere in un padellino antiaderente con i due cucchiai di acqua e quello di vino bianco, il sale e il pepe a fuoco dolce fino a renderle morbide.
In un altro padellino ho messo due o tre gocce di olio e con le dita le ho distribuite sul fondo della padella. Ci ho scottato i gamberoni.
In una ciotolina ho diluito il cucchiaio di ricotta con poca acqua di cottura della pasta.
Quando la pasta è cotta l'ho scolata e mescolata alle zucchine con il cucchiaio di brodo di pesce e la ricotta.
Ho messo nel piatto e guarnito con i gamberoni.




domenica 4 novembre 2012

FETTUCCINE ALL'UOVO CON GAMBERI E ZUCCHINE

Questa stagione non vuole decidersi ad arrivare. Ieri un timido affaccio di autunno con annessa pioggerellina serale, oggi esco in tuta e mi accorgo che fa caldo!!!
qualche giorno fa sono tornati a farmi visita i gamberoni!! Buonissimi e saporiti, freschi appena pescati. Avevo delle zucchine e sono andata a ruota libera per una ricetta che è gettonatissima ma che io non avevo mai provato.
Questa è la mia versione


Fettuccine con mazzancolle e zucchine


Ingredienti

250 gr. di fettuccine all'uovo (cottura 6 minuti)

12 gamberi (io mazzancolle)
4 zucchine  (circa 200 gr.)
70 gr. di olio
1 spicchietto d'aglio
1 ciuffo di prezzemolo
1 mestolo di brodo di pesce (teste e carapaci di 6 gamberi, un pezzetto di carota una rondella di porro una punta di alloro un rametto di prezzemolo,4 o 5 grani di pepe verde, vino bianco, sale q.b.,300 gr. di acqua).

Comincio col pulire i gamberi da occhi, antenne e zampette conservando la testa. Li taglio lungo il dorso e con uno spelucchino incido la carne lungo il dorso ed estraggo il filo nero. Ne sbuccio la metà lasciando la coda, raccolgo teste e gusci e ne faccio un brodo veloce.
Affetto a rondelle le zucchine e le cuocio in padella con un trito di aglio e prezzemolo.
A parte rosolo velocemente i gamberi con poco olio e li sfumo con il vino bianco. Non devono cuocere ma solo scottarsi.
Li unisco alle zucchine quando sono cotte con qualche cucchiaio del brodo preparato e filtrato schiacciando le teste per bene.
Tuffo la pasta nell'acqua bollente e a 5 minuti la scolo e verso nell'intingolo mantecando per un minuto con cucchiai di brodo.






E io mica potevo non mangiarmi un bel piatto di pasta il giorno concesso!!!

Ecco qui sotto......... fusilli integrali con zucchine lesse,ricotta e gamberi sbollentati 2 minuti.








sabato 3 novembre 2012

PAN DI SPAGNA AL CACAO

C'è stata una persona speciale che mi ha chiesto consigli sul mio pan di spagna al cacao e mi sono accorta di averlo in bozza e non averlo ancora postato nell'etichetta preparazioni base ma solo in una torta specifica tra l'altro buonissima e allora dopo aver verificato per l'ennesima volta la sua validità me lo inserisco nel blog con la giusta etichetta così me lo trovo subito all'occorrenza.
Specifico che si tratta di un disco da farcire un po' più sodo di quello bianco ma comunque umido e abbastanza soffice con uno spiccato gusto di cioccolato.












Ingredienti per una tortiera da 22 ccm

3 uova pesate con il guscio
stesso peso di zucchero zefiro
30 gr. di cacao amaro
20 gr. di fecola di patate o maizena
farina il peso restante per arrivare a quello delle uova ( io 140 gr.)
1 bustina di lievito per dolci


Lavoro le uova con lo zucchero fino a rendere il composto bianco e spumoso.
unisco cacao, fecola e farina mescolati tra loro . Lavoro 1 minuto e alla fine unisco il lievito.
Verso in uno stampo perfettamente e abbondantemente imburrato e infarinato o coperto da carta forno.
Inforno a 170°  per 30 minuti quindi faccio prova stecchino velocemente ed eventualmente prolungo di 10 minuti la cottura

dose minima (quella nella foto) tortiera cm 16
2 uova pesate con il guscio
stesso peso di zucchero zefiro
20 gr. cacao amaro
20 gr. fecola o maizena
farina a raggiungere il peso delle uova
1/2 bustina di lievito

e dopo aver fatto la verifica me ne sono andata al cinema a rilassarmi e godermi il film di uno dei miei generi preferiti : 007 SKYFALL











bellissima canzone e se piace il genere bellissimo film!!!

venerdì 2 novembre 2012

FUNGHI CARDONCELLI AL FORNO CON PATATE # versione con cipolla


Le foto relative a questo post sono andata a recuperarle in un archivio vecchissimo, perchè la stessa pietanza preparata oggi non ho davvero avuto il tempo di fotografarla!!
Fortuna che ho l'abitudine di conservarmi tutte le foto anche se quando mi servono e devo cercarle, rimpiango di non aver fotografato il piatto al momento!!!!!
Questa è una teglia che preparava spesso la mia mamma, soprattutto di sera ma con i funghi quelli veraci che mio papà andava a cercare sulla "nostra" Murgia! Lui appassionato di caccia, intervallava le sue lunghe domeniche dedicate al suo hobby, tra caccia e ricerca di verdure e funghi che la mamma poi sapientemente trasformava in piatti prelibati pur nella loro semplicità!
e proprio oggi mi sentivo di ricordarli mamma e papà con questa deliziosa preparazione perchè , vedete, è proprio nei gesti e nei ricordi che loro vivono per sempre...scusate lo sfogo!








Ingredienti
500 gr. di funghi "cardoncello"
500 gr. di patate
4 cucchiai di formaggio pecorino grattugiato
2 cucchiai di pangrattato
prezzemolo
1/2 cipolla*
olio q.b.
sale e pepe q.b.











Pulire i gambi e le lamette di funghi, sciacquarli velocemente  e strizzarli per bene. Pulire e affettare sottilmente le patate lasciandole 10 minuti in acqua fredda.
Preparare un miscuglio fatto di :cipolla tritata, prezzemolo, formaggio sale e pepe.
Scolare le patate, rimetterle nella ciotola e condirle con un filo d'olio e qualche cucchiaio di miscuglio aromatico. Mescolare per  bene.
versare un giro d'olio sul fondo della teglia da forno e 1 o 2 cucchiai di acqua (non di più perchè i funghi ne rilasceranno in cottura).
Fare uno strato di patate, spolverare di miscuglio, quindi coprire con uno strato di funghi. Condire anche i funghi con il miscuglio aromatico quindi coprire con le restanti patate, condire ancora,una spolverata di pangrattato per favorire la saporita crosticina, un ultimo giro di olio e via in forno per 40 minuti o giù di li alla massima temperatura. 
Non vi racconto la bontà del puccino che si forma sotto!!!!
e quando si diventa vecchie non si ricorda di aver già postato la ricetta!!