La marmellata che ho ottenuto dalle arance 🍊 varietà sanguinelle è davvero una delle più buone mai fatte
e voi sapete quante ne faccio e quanto io ami prepararle in casa.
Qualche giorno fa chi mi segue su facebook e instagram avrà sicuramente avuto modo di vedere il bel regalo da parte di un amico: un bellissimo cesto di agrumi appena raccolti dal suo agrumeto e naturalmente senza nessun tipo di additivi chimici
Con i mandarini , sempre su instagram vi ho fatto vedere il colore del sole dei due vasetti di marmellata seguendo questa procedura riducendo a metà la quantità di scorzette essendo il mandarino più pungente.
Per quanto riguarda le arance ho dovuto furtivamente sottrarne poco più di un chilo per poter preparare la più buona delle marmellate di arance che abbia mai fatto, perchè le altre erano talmente dolci e succose che son finite in premute mattutine.
L'arancia varietà sanguinella è un frutto tardivo, matura in questo periodo ed ha la caratteristica essere di piccole dimensioni, di avere una buccia sottile e liscia e di una giallo molto intenso ma l'interno offre la sorpresa di un frutto dal colore rosso vermiglio intenso oltre ad essere ricchissimo di succo e praticamente privo di semi o quasi.
Quando arrivano sulla mia tavola è inevitabile fare un tuffo nei ricordi della mia adolescenza ; zio Damiano adorava questa varietà e in questo periodo, visto che io ero solita frequentare la sua casa quasi quotidianamente zia Rosa mi premeva il loro succo rosso vermiglio da frutti piccolissimi perchè lui parsimonioso come era cercava i carretti che le vendevano a poco prezzo, parliamo di tre chili 1000 lire o poco più 😅 e io bevevo lunghi sorsi da quel bicchiere che alla fine mi lasciava un segno rosso vermiglio lungo le labbra simile a buffi baffi 😁. Zia Rosa preparava anche lei una marmellata con grossi pezzi di scorza che conservava in una 🥣 scodella da dove veniva attinta a cucchiaiate e quasi sempre finiva in una crostata 🍰dalla frolla sottilissima che solo lei sapeva fare. A dire il vero all'epoca quel dolce non mi piaceva tantissimo proprio a causa dei grandi pezzi di scorza presenti e racchiusi in uno strato di frolla davvero troppo sottile, ma adesso ho imparato ad apprezzarli debitamente tagliati julienne sottilissime . Ma basta raccontare di vecchi dolcissimi ricordi e andiamo in cucina che vi racconto invece come fare questa marmellata fantastica 🤩
Qui scrivevo tanto tempo fa di versione con bimby e tradizionale; oggi invece parlo della marmellata avendo a disposizione un termometro digitale da cucina.
Nel corso del tempo si acquisiscono nuove consapevolezze e si arricchisce la conoscenza del proprio sapere , l'esperienza e la pratica portano per fortuna a perfezionamenti del proprio fare.
Il metodo della confettura in generale portata a 105° lo applico ormai a tutte le confetture ma all'arancia non avevo ancora provveduto.
Nel corso del tempo si acquisiscono nuove consapevolezze e si arricchisce la conoscenza del proprio sapere , l'esperienza e la pratica portano per fortuna a perfezionamenti del proprio fare.
Il metodo della confettura in generale portata a 105° lo applico ormai a tutte le confetture ma all'arancia non avevo ancora provveduto.
Ho attinto questo metodo seguendo amiche blogger che mi hanno portato a conoscere il metodo di Christine Ferber e in particolare da lei la mia Lalla del 💕. Quando le ho scritto su ig che lei è stata la mia usa ispiratrice non ci credeva, ora se mai dovesse leggere questo post chilometrico se ne ravvedrà 😀
Ovviamente non amando l'uso eccessivo di zucchero nelle confetture in genere ho fatto di testa mia, anche se chi seguendo alla lettera il metodo Ferber che utilizza pari peso frutta zucchero, assicura che il bilanciamento del gusto sia perfetto.
Non è la prima volta che faccio di testa mia sia ben chiaro! Non vi sottopongo ad un esperimento, ma faccio così ormai da due o tre anni e le confetture sono un successo sempre, quindi fatela e fidatevi
Ingredienti
1 kg di polpa di arance non trattate 🍊 ( peso netto)
la scorza ( solo parte gialla) di tre arance 🍊🍊🍊
500 g di zucchero semolato
Ingredienti
1 kg di polpa di arance non trattate 🍊 ( peso netto)
la scorza ( solo parte gialla) di tre arance 🍊🍊🍊
500 g di zucchero semolato
il succo di mezzo limone
Cominciamo lavando e spazzolando per bene le arance a cui sottrarremo la buccia, le altre riservate alla marmellata sarà sufficiente lavarle per qualche secondo; con un pelapatate a prelevare la sola parte gialla di tre arance 🍊🍊🍊 e tagliarle finemente a julienne
ora metterle in un pentolino, coprile d'acqua e portare ad ebollizione facendo bollire per dieci minuti. Scartare l'acqua già usata, ricoprire le scorzette con acqua fresca e riportare a bollore per altri dieci minuti; scolare e metter da parte.
Pelare al vivo le arance , tagliarle a piccoli pezzi e dopo aver tolto in nervo centrale che si trova quando si aprono a metà, lasciamo pure la pellicina ed eventualmente scartiamo qualche semino presente.
Raccogliere i pezzi di frutta e il loro succo in una 🥣scodella, dovremo raccoglierne 1 chilo ( escluse le scorzette che pesano davvero pochissimi grammi).
Metter il tutto in una pentola che non sia di alluminio, bassa e larga, unire lo zucchero ( 50% rispetto al peso della frutta, in modo che possiate farne quanta ne desiderate ricordando questa proporzione). e il succo di mezzo limone 🍋 .
Comprese le scorzette se volete frullarle a quasi cottura, se invece desiderate che restino integre nella marmellata tenetele da parte perchè andranno aggiunte dopo aver frullato come vi sto per raccontare e metter sul fornello.
Mescolare per bene con un cucchiaio di legno , lasciare che le prime bollicine compaiano lungo i bordi della pentola; appena vedremo sobbollire togliamo dal fuoco, versiamo in una scodella 🥣 di vetro e copriamo con carta forno.
Sterilizzare vasetti e tappi (nuovi) e metterli ad asciugare capovolti su un panno pulito fino al momento dell'utilizzo
Conserviamo per una notte in luogo fresco, va bene anche il frigo una volta raffreddata a temperatura ambiente, al mattino si presenterà cosi
Versare nella pentola larga e bassa e a fuoco moderato portare a cottura schiumando eventualmente nel caso fosse necessario ( a me non è servito),
Portare il termometro a 105° e inserire la sonda nella pentola, quando avrà raggiunto 100° togliere dal fuoco e con un frullatore ad immersione passare nella pentola per ridurre in purea la marmellata, frullare fino a raggiungere la consistenza a voi congeniale, se volete conservare integre le scorzette aggiungetele a questo punto e riportare sul 🔥 fuoco
riportare al fuoco fino a raggiungere i 105° mescolando spesso, a questo punto la confettura sarà pronta per essere invasata. Non preoccupatevi se vi sembrerà piuttosto liquida perchè in fase di raffreddamento raggiungerà la consistenza ottimale.
Invasare immediatamente fino all'orlo, tappare e capovolgere per permettere il sottovuoto, coprire i vasetti ed aspettare che raffreddino.
Se per vostra sicurezza volete sottoporre a sterilizzazione basterà immergere i vasetti freddi in pentola protetti da stracci , coprire di acqua e portare a bollore per 15 minuti, raffreddare in acqua quindi riporre in dispensa, si conserva per un anno, anche l'altra senza sterilizzazione a me non ha creato problemi ma capisco che in molti preferiscono procedere alla sterilizzazione e quindi vi indico come faccio io con pesca fragola e albicocca più delicate
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