sabato 25 maggio 2013

CIPOLLE FARCITE


Il ginocchio reclama la sua età :/ il ginocchio da un mese mi ha costretta a sospendere le mie camminate quotidiane che tanto mi piacevano, ma non dispero di riprendere! Sono corsa ai ripari, fatte alcune applicazioni riparatrici e per fortuna va meglio.
Ho frequentato un luogo per me magico, legato ad un personaggio carismatico che a giusta ragione è stato dichiarato Santo. Sono stata a S. Giovanni Rotondo, che con il suo convento e la chiesa dedicata a S. Pio è  luogo di pellegrinaggio religioso oltre che luogo di accoglienza e sollievo nel suo grande ospedale "Casa Sollievo della sofferenza". Non mi sono risparmiata di andare nella nuova superdorata cappella che accoglie le spoglie del Santo e ricalcare i luoghi del monastero dove lui ha vissuto. Ho scattato alcune foto e ora ve le mostro mescolando sacro e profano.






Era un luogo sperduto sul Gargano che grazie alla presenza del frate è ora conosciuto in ogni parte del mondo. La sua tenacia ha fatto si che vi sorgesse uno degli ospedali e centro di ricerche più attivi della nostra regione.






S. Giovanni Rotondo dista da casa mia poco più di 90 km.
Per raggiungerlo dopo un breve tratto di superstrada si attraversano Margherita di Savoia e Zapponeta due piccoli comuni l'uno famoso per le terme l'altro per le coltivazioni immense di campi bonificati dalla palude negli anni quaranta. Da allora il comune ha ancora oggi radicata la vocazione agricola e qui si coltiva la sua patata riconosciuta nel 1998 come prodotto agroalimentare tradizionale pugliese.

Zapponeta è famosa oltre che per le coltivazioni di patate ,anche per quella di carote e cipolle. Un gusto incredibile, forse dovuto al tipo di terreno.
Le patate in particolare producono due raccolti all'anno: in primavera inoltrata e in autunno inoltrato, la novella a Maggio e la tardiva a Novembre!!
E le cipolle dalla tipica forma leggermente schiacciata sono tenere e dolci e digeribili . Infine la carota profumatissima e dolce .
E quindi nel mio girovagare per il ginocchio mi son trovata a passare proprio nei giorni in cui nei campi a ridosso della strada era in corso la raccolta di patate e cipolle.Bene con la faccia tosta ho fatto fermare il cap sul ciglio e ho chiesto di poter acquistare direttamente ^___^
orbene torno a casa con 15 kg di patate e 9 di cipolle, raccolte con le mani proprio sotto i miei occhi....fantastico! Peccato non avessi la fotocamera per immortalare quelle mani grandi che affondavano nella sabbia per riemergere colme di pepite lucide e gialle proprio come oro.
Le patate una volta a casa sono andate selezionate per misura e conservate al buio mentre le cipolle quasi già finiscono....mi piacciono troppo.Tra le altre ricette ho fatto anche questa qui che mi sembra abbastanza completa anche come secondo oltre che come piatto di apertura , leggero ma nutriente. La ricetta era su uno di quei foglietti volanti che siamo solite strappare dalle riviste di turno e conservare per ogni evenienza .





Ingredienti

3 cipolle medie meglio di quelle fresche
1 zucchina media
1 patata
1 uovo
1 ciuffo di prezzemolo
qualche foglia di basilico
5 cucchiai di olio extravergine di oliva
3 cucchiai di parmigiano grattugiato
sale e pepe
un pizzico di pangrattato

Lessare la patata, privarla della buccia e schiacciarla quando è ancora calda.Sbucciare e dividere a metà nel senso della larghezza le cipolle. Sbollentarle per 7-8 minuti in acqua salata, scolarle , togliere la parte centrale ricavando delle scodelline. Tritare la parte tolta. Tritare anche la zucchina. Mettere in una padella tre cucchiai di olio e far appassire la cipolla senza lasciarla colorire;aggiungere la zucchina e rosolare il tutto mescolando con un cucchiaio di legno. Salare e pepare.
Togliere dal fuoco e mettere il composto in una terrina.Aggiungere la patata schiacciata, l'uovo, il prezzemolo, il basilico, il parmigiano e mescoliamo.Distribuire il composto nelle scodelline di cipolla, disporle in una pirofila spennellata di olio, spolverare le scodelline con pangrattato e cuocere a 200° per 30 minuti.


13 commenti:

  1. Io non ci son mai stata... eppure in Puglia son stata per ben 11 esatti! mica pochi... Ottime le tue cipolle sai che le amo.. e le tue hanno un ripieno insolito epr me.. buone proprio.. smack e buon w.e.
    Ps: tieni duro per il ginocchio!!!!

    RispondiElimina
  2. Bel tour ti sei fatta... peccato per il ginocchio! Sono stata in Puglia svariate volte ma mai a San Giovanni Rotondo. Vorrà dire che quando ti verrò a trovare ci andremo insieme!!!
    Bella mia questa di ricetta invece te la scippo spudoratamente. Mi piace veramente molto!!! E siccome non ho intenzione di dukanare a vita... prima o poi la provo! Bacione bella mia, a presto!

    RispondiElimina
  3. bottino fantastico ......
    Cura il ginocchio mi raccomando!
    farncesac

    RispondiElimina
  4. da bambina e da ragazzina ci venivo spesso con i miei genitori o con amici in gita ...ora e da tanto che non vengo ...se un giorno ci facessi il pensiero ti avviso cosi prendiamo un caffè insieme..
    in bocca al lupo per il ginocchio
    lia

    RispondiElimina
  5. Le cipolle son buonissime e le faccio spesso anch'io, sono buone e fanno pure bene!!
    A San Giovanni Rotondo ci sono stata qualche anno fa, è un posto che mi è rimasto nel cuore! Buon fine settimana!

    RispondiElimina
  6. Adoro la Puglia! Mi piace un sacchissimo.. mi spiace invece per il ginocchio.. le persone che hanno fatto tanto nella vita hanno sempre le ginocchia doloranti..
    Adoro pure le cipolle farcite, lo trovo un ortaggio delizioso:)
    :**

    RispondiElimina
  7. Son contenta sia rimasta soddisfatta. Non sono mai stata a San Giovanni Rotondo, ma in molti tornano un po' delusi...come se il posto avesse un po' perso la spiritualità originaria. Devo andare di persona e vedere che impressione mi fa.
    Ho le cipolle in frigo...proverò! un abbraccio e in bocca al lupo per il ginocchio cri

    RispondiElimina
  8. Sai Anna, nel mio paese si è aperto da poco un negozietto che ha prodotti di Margherita "originali", che bontà! Per la tua ricetta, la trovo molto rustica e salutare, come piace a me... Ora prenditi un attimo di riposo per il tuo ginocchio... auguri Rosa

    RispondiElimina
  9. ma che bel piatto! Povero, tradizionale o innovativo resta sempre un gustoso e salutare piatto da gustare . Mi ricorda molto il famoso patate, cipolla e zucchine al forno (magari quello a legna o il forno di campagna), comunque sia mi piace anche questa rielaborazione , brava Anna ad aver proposto questo meraviglioso piatto della nostra terra. Ti abbraccio,Peppe.

    RispondiElimina
  10. Non ci sono mai stata ma spero di poterci andare un giorno...molto carina la tua ricettina..mi raccomando, riguardati!!!

    RispondiElimina
  11. Non ci sono mai stata ed è un pellegrinaggio che farei molto volentieri..... Mi spiace molto per il tuo ginocchhio spero che migliori in fretta... Mi piacciono molto le cipolle fatte così....
    sicuramente da provare!!!

    Un abbraccio e buona settimana
    monica

    RispondiElimina
  12. mio marito adorerebbe questo piatto!
    un abbraccio e un mega in bocca al lupo per una velocissima guarigione :)
    Alice

    RispondiElimina
  13. Ma che belle queste cipolle Anna!!!! Lo sai che mia mamma era già devota di San P. Pio, ma dopo la mia malattia, durante la quale lei ha sentito molto la sua vicinanza, la sua fede in lui si è rafforzata molto e anche lei va giù spessissimo... dovrei farlo anche io! Un bascione!

    RispondiElimina

grazie per essere passati a farmi visita,qualunque sia il vostro commento ,è gradito.
I commenti anonimi non saranno pubblicati.