martedì 7 febbraio 2012

TAGLIATELLE DI FARINA DI CASTAGNE CON SUGO DI SELVAGGINA


Questo è un post che merita una  storia che ha ricordi molto lontani.
Ma come tutti i ricordi legati al cuore restano impressi nella memoria e riaffiorano puntuali appena un profumo, un oggetto , anche un semplice gesto riescono a farli riemergere .
Mio padre dedicava il suo tempo libero alla pesca, alla caccia e alle lunghe passeggiate sulla murgia barese.
Condivideva questa passione con molti suoi amici e spesso presi dalla passione per la caccia si spingevano fino oltre l'Adriatico in battute di caccia nelle riserve della ex Jugoslavia.
Al ritorno portava a casa il bottino preso in quei posti. Se la cosa accadesse adesso avrei molta difficoltà ad assecondare questa passione ma allora adolescente e poco presente nella cucina di mia madre mi limitavo a guardare mia nonna e zia Rosa che si adoperavano a preparare i pennuti al consumo (?!) e gustare i piatti finiti.
Per anni non ho più avuto a che fare con cacciagione di nessun genere, fino a quando il mio capitano non ha avuto il "bel regalo" da un amico che ancora va a caccia!!!!!
Ed ecco che torna a casa con un gran numero di volatili per fortuna già pronti alla cottura.
Ecco riemergere i ricordi e.....mi è toccato cucinare volatili ( e non solo quelli....ma questo è un altro post!).
Non so che qualità fossero per fortuna erano "ignudi"!
Non me ne vogliano le amiche contrarie alla caccia ma a pensarci bene in fin dei conti si vendono quaglie al supermercato..............e poi i polli non son volatili? ^____^












Ingredienti

volatili non molto grandi (quaglie o simili) i miei erano 12

pancetta tesa non affumicata (per avvolgere gli uccelli)
foglie di salvia
burro
sale
pepe

per la marinata

1 litro di vino rosso
2 foglie di alloro spezzate
1 gambo di sedano
1 peperoncino piccante
1 carota
1 cipolla tagliata in quattro
qualche bacca di ginepro

per il sugo

50 gr. di burro

20 gr. di funghi secchi
1 cipolla
poco peperoncino
1 bicchierino di brandy
2 bicchieri di vino usato per marinare
1/2 litro di salsa di pomodoro
sale q.b.

Ho lavato per bene e dove è possibile spellato gli uccelli.
Li ho messi a marinare nel vino con gli aromi e lasciati in marinatura per almeno 2 ore.
Ho tolto dalla marinata e asciugato con carta da cucina (ho tenuto da parte il vino aromatizzato).
Ho messo in ogni volatile un pezzetto di burro morbido lavorato con sale e pepe e un pezzetto di salvia.
Con la pancetta tesa ho avvolto e fermato con uno stuzzicadenti.
I funghi secchi li ho messi in ammollo come di consuetudine.
Apro parentesi: qui mentre scrivo nevica! e per Trani è un evento e chiudo parentesi.
In una pentola con un po' di burro ho rosolato gli uccelli






Ho unito funghi secchi strizzati e tritati, cipolla anch'essa tritata e peperoncino.
Dopo breve rosolatura ho bagnato con il brandy e una volta evaporato ho unito 2 bicchieri di liquido di marinatura debitamente filtrato.
Ho lasciato su fiamma vivace finchè il tutto è evaporato .





A questo punto ho messo giù foglie di salvia fresche (le avevo in freezer)  salsa di pomodoro e sale .
Portato a bollore, ho abbassato la fiamma e cotto per tre ore.










Non so se succede a tutti ma per me anche nella cucina ci sono le suggestioni che risvegliano ricordi lontani.
Questa ricetta ha riportato ancora una volta il mio indimenticato papà



Il mio papà a caccia in un momento di relax sulle gambe di uno dei suoi migliori amici


La ricetta è stata apprezzatissima e il sughetto gradito dopo la pasta pucciando con questo pane





..............e il coniglio sul pane non è un caso! (ma questo è un altro post................






Allora Claudia..........aspetto conferma ^_____________________^



12 commenti:

  1. Embèèèèè ma come fai a pensare che non mi sarebbe piaciuta!!!! Io adoro la cacciagione.. lo so.. lo so.. è vero.. da una parte son contraria alla caccia.. dall'altra non disdegno questi volatili.. poi io le quaglie le adoro!!! hai fatto proprio un succo ricco.. mi piace tanto Anna!!! e che belli i ricordi del tuo papà.. grazie anche della condivisione della sua foto1 baci e buona giornata :-)

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  2. Un sughetto meraviglioso! Baciotti! :)

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  3. Oh cara!! Vedo che le tue tagliatelle hanno avuto proprio una degnissima fine!!! Beh! che dire un piatto strepitoso, una scarpetta perfetta e un bellissmio ricordo del tuo papà!! Bravissima!!! Un bacione.

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  4. Alla fine nevico`...
    Tagliatelle di farina di castagne mio maririto le adora ed e` una vita che non le facciamo.....Il sugo con i piccoli volatili non potrei mangiarlo anche se mio nonno era cacciatore e mio padre lo e` tuttora......
    per cui i ricordi affiorano.
    ciao farncesca

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  5. Contraria contrarissima alla caccia, ma il tuo post parla dell'amore per un padre e il tuo piatto è veramente succulento, un bacio ;)

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  6. sapori e ricordi di un tempo, che appunto perché avvolti dalla nostalgia hanno un sapore speciale.

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  7. Le tagliatelle con farina di castagne devono essere speciali! Io non amo la selvaggina ma quel piatto bello ricco sembra squisito!!
    E che bello il tuo post ricco di tenerezza e di amore...
    Ciao Anna!

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  8. che bello il tuo papà! io a parte il pollo o tacchino non mi pare di aver mai cucinato altro :D mi fanno un pò impressione anche se mio nonno andava a caccia e quando ero piccola mia mamma cucinava questi piccoli uccellini :) ad ogni modo la ricetta sembra ottima, ricca di sapori e ricordi, ciao cara!

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  9. davvero un post speciale Anna!!!!un abbraccio!

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  10. meravigliosi e delicatissimi un assaggino lo fareiiiii

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  11. Troppo bella la ricetta, troppo bello il Post.
    Meraviglioso
    A presto

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